Albarossa

Trattasi di un vitigno ottenuto nel 1938 dal Prof. G. Dalmasso incrociando Chatus (Nebbiolo di Dronero) x Barbera. Lo studio delle caratteristiche ampelografiche, produttive ed enologiche vennero approfondite solo negli anni ’60 e ’70. Il Centro Miglioramento genetico e Biologia della Vite-CNR di Torino (CVT) nel 1977 provvedeva ad iscrivere il vitigno nel Catalogo Nazionale delle Varietà di Vite. Ulteriori studi condotti negli anni ’90 da parte del CVT, in collaborazione con l’Azienda Sperimentale Regionale Tenuta Cannona, hanno consentito nel 2001 di inserire l'Albarossa nella lista dei vitigni idonei alla coltivazione per il Piemonte.

Da allora l’Albarossa è stata messa a dimora principalmente in provincia di Alessandria e Cuneo per un totale di una decina di ettari e la superficie è in espansione.

fonte: regione piemonte

L’Armangia - Albarossa Macchiaferro (2019)

Le uve provengono dal vigneto aziendale ad una altitudine di 250 m s.l.m. esposto a Nord-Est, con pendenza del 10 %, terreno fortemente alcalino, povero di sostanza organica, drenante e poco profondo...

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