Le Grappe di Romano Levi
"Una buona vinaccia, un buon alambicco e un buon fuoco: ecco i segreti semplici per la grappa. Io ci metto la volontà, quella di tirarmi su tutte le mattine prima del sole e preparare la prima cottura".
La distillazione avviene a fuoco diretto ed è questo l'unico posto al mondo dove si fa ancora così. Vuol dire che la caldaia in cui si mette l'acqua per far bollire le vinacce e catturarne il vapore alcolico è a contatto diretto con le fiamme, a loro volta alimentate da "mattoni" compressi di vinacce seccate, conservate dall'anno precedente dopo la distillazione. Non si butta niente. Il vapore passa nell'alambicco di rame, "un gioiello, ha più di 80 anni e funziona come un orologio svizzero, di quelli buoni", e condensandosi attraverso le serpentine, si trasforma in gocce di grappa. Questa, attraverso un tubo e piccoli rubinetti, viene convogliata direttamente in quattro botti di legni diversi, dove resteranno per almeno un paio d'anni. Le botti di frassino... Le botti di frassino e castagno lasciano la grappa bianca. Le botti di acacia e rovere, cedendo le loro sostanze naturali, la colorano di giallo. "Io le mescolo, faccio solo un tipo di grappa", dice Levi, "tanto quel che conta è la qualità, la consistenza del vapore che riesci a creare". Poche bottiglie al giorno, che vanno via come un lampo, tutte acquistate direttamente nel piccolo ufficio dove si imbottiglia e si tappa a mano, si incollano etichette e fascette, alla luce di solitarie lampadine.
Ci sarebbe anche la luce della finestra, ma a velarla ci sono ragnatele ampie come lenzuola, a dir poco storiche. "Sono la miglior zanzariera che io conosco", afferma Levi. Si ma ci saranno ragni grossi così. "I ragni sono simpatici, fanno compagnia, e vanno in giro scavalcando i fossi e le zolle come veri montanari".
Le grappe sono in vendita a partire da 50.00€