Ritorna il #Verdicchio di #Sartarelli

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Gli Inizi La nostra attività di vignaioli inizia verso la metà degli anni '60. In un primo momento l’intera produzione era ceduta ad altre cantine, ma con il passare degli anni crebbero in noi l'attaccamento e la passione per questa magnifica zona a tal punto, che nel 1972 decidemmo di trasformare direttamente le uve prodotte. La nostra Storia Non potrebbe essere diversamente, dato che, dovunque io vada, lo porto sempre dentro di me. È un sentimento forte, di grande riconoscenza per chi mi è stato accanto in tutti questi anni, ha scaldato le mie giornate e ha materializzato i miei sogni con dei figli, facendo sbocciare questa azienda come un fiore e scalzando la tristezza degli anni bui e dolorosi, che mi rattristavano il cuore, con la forza della serenità. La Filosofia Agricoltura a basso impatto ambientale è la nostra scelta per la difesa delle piante e da sempre seguiamo questa filosofia nel rispetto del contesto territoriale. Prima di effettuare un trattamento, ne valutiamo l’effettiva necessità sulla base dei dati climatici e delle costanti osservazioni in campo, in modo da diminuirne il numero, scegliendo prodotti a basso dosaggio ed a basso impatto ambientale. Negli ultimi anni abbiamo ridotto drasticamente l'utilizzo del rame (metallo pesante), con lo scopo di mantenere sulle nostre preziose uve un residuo di fitofarmaci pari a zero. Il nostro principale obiettivo consiste nella valorizzazione del Verdicchio, utilizzando la “cultivar” Verdicchio al 100% in tutti i suoi vigneti e cercando così di esaltare le caratteristiche di questa pregevole e singolare varietà autoctona. Per distinguere ancora di più i nostri vini, stiamo selezionando da vecchi impianti dei cloni particolari di Verdicchio di origine antica, allo scopo di ottenere vini ancora più complessi, mantenendone la tipicità varietale, ma con sfumature aromatiche più accentuate.

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Questo vino nasce da uve rigorosamente selezionate e raccolte nei vigneti più vecchi, ove normalmente si esegue il diradamento dei grappoli per ridurre la produzione a 80-90 quintali di uva per ettaro. La raccolta in cassetta, la spremitura soffice ed il controllo della temperatura in fermentazione completano giustamente la cura e l'attenzione di antica tradizione. Cotore ancora vivace e presente, dove è caldo l'alcool e grandi sono le strutture. Profumo leggero, suadente ed un sapore in equilibrio tra sapidità e la nota dolce ed aromatica. Normalmente è un vino in evoluzione. La produzione annua di questa selezione si aggira intorno alle 90.000 bottiglie.

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Il vino nasce dalle uve provenienti dal nostro vigneto impiantato in Contrada Balciana. La bassa produzione per ceppo e la differente epoca di raccolta delle uve caratterizzano fortemente questo prodotto della natura. Il periodo di vendemmia oscilla secondo l’andamento di ogni annata, ma solitamente va da inizio novembre fino alla metà dello stesso mese. L'estrema cura in fase di raccolta (piccole cassette), per non danneggiare i grappoli che hanno raggiunto questo livello di maturazione, conclude il lavoro nel vigneto, per poi passare alle normali tecniche di cantina (con l’esclusivo utilizzo di vasche di acciaio), attente a non rovinare tutto il lavoro precedentemente svolto. La complessità di tutte queste fasi di lavorazione tende a limitarne naturalmente la produzione annua, circa 15.000 bottiglie. Nelle annate sfavorevoli, come nel 1996, 2002 e 2005, non viene imbottigliato. Dopo un prolungato affinamento in bottiglia il vino acquisisce delle sensazioni gustative di incomparabile finezza.

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