La Morandina Passito di Moscato e Riesling...
“Ed è lì, nella Terra, dove tufo e calcare si uniscono,
ed è lì, nei suoi solchi, dove è custodito il ricordo:
ecco che la storia, la tradizione, la qualità de La Morandina si rinnovano”
Cinque secoli di storia. I nostri ricordi risalgono al 1600 circa, periodo in cui il cognome Morando era già presente nella zona di Castiglione Tinella.
Un legame con la Terra che ha portato a chiamare “Collina Morandini” questo lembo di Langa dove la nostra famiglia è sempre stata presente.
E io, che mi chiamo Giulio, con mio fratello Paolo, dal 1988 abbiamo guardato alla terra dei Morandini con occhio nuovo: il legame con la famiglia ha dato vita a “La Morandina”, ed il nostro lavoro si è concentrato sempre di più sul vigneto, espressione di un territorio ricco di tufo e calcare che, come in poche altre zone, sa conferire ai grappoli dorati del moscato profumi ed aromi di grande eleganza e raffinatezza. Abbiamo voluto che il nostro Moscato diventasse lo “specchio” di questa terra, vera espressione di un territorio capace di regalare grande qualità. Un vino fresco e raffinato, schietto e senza compromessi. Lo stesso valore lo abbiamo anche applicato a tutti i vigneti che nel corso degli anni sono entrati a far parte della Tenuta La Morandina. Natura, storia, qualità: tutto torna e si rinnova nella Terra.
Costa del Sole 2007 - 14%vol. - 20€
UVE: Moscato 70% e Riesling 30%
ZONA DI PRODUZIONE: Castiglione Tinella a 400 m slm esposizione sud/ovest.Con terreno molto calcareo.
VIGNETI: Forma di allevamento tradizionale guyot,età 65-80 anni ,resa per ettaro 10 ql di uva.
APPASSIMENTO: Effettuata la potatura delle piante nei primi giorni di settembre i grappoli vengono lasciati appassire sui tralci fino alla raccolta che avviene nel mese di novembre. E’ una forma di appassimento che segue le regole della natura e si spera che il clima non subisca dei bruschi cambiamenti, tali da compromettere l’annata in corso, come spesso avviene in molte annate, basti pensare che dal 1990 al 2000 sono state imbottigliate solo 4 annate.
VINIFICAZIONE: Dopo una lunga pressatura il nettare ottenuto fermenta per circa 1 anno in piccole botti.
COLORE: Giallo intenso con riflessi dorati.
PROFUMO: Intenso,caldo,con sensazioni di albicocche pesche sciroppate e rosmarino, confettura di fichi .
SAPORE: Rotondo con seducenti sentori aromatici ed un finale fresco con un discreto residuo zuccherino.
GRADAZIONE: 14% Alcool e un residuo in zuccheri di 170 gr/l.
ABBINAMENTI: Da meditazione, con formaggi di langa.
L'Armangia da Canelli...
E' difficile per un tecnico come me mostrarvi la parte poetica e affettiva di quanto vi sto per illustrare, riesco più a farlo con i miei vini che con le mie parole, consapevole di ciò non vorrei comunque delegarle ad altri in nome della bella forma.
Vi pregherei dunque di accettarle così come escono realmente dal mio cuore considerando invece l'enologia come mio vero strumento di espressione.
La mia famiglia si trovava a Canelli già alla fine del 17° secolo (Ignazio Giovine nel 1653 possedeva carro e buoi) e, circa 100 anni dopo, possedeva alcuni vigneti sulle colline di Sant'Antonio a Canelli, da sempre considerata come il miglior areale per la produzione del Moscato d'Asti. Dal 1850 iniziava a vinificare direttamente le proprie uve vendendo il vino principalmente in Italia, ma grazie agli emigranti piemontesi, anche in Brasile e Argentina.
Negli anni l'azienda assunse la struttura mista agricola e commerciale, mantenendo i vigneti di famiglia e acquistando uve, ed in questa condizione la trovai nel 1988 al termine dei miei studi enologici ad Alba.
Mio padre, Giuseppe Giovine, da un paio d'anni mi stava indirizzando verso un ritorno ad una dimensione veramente agricola e così feci, proprio il giorno 8 maggio 1988, creando la mia nuova azienda viticola, basata all'inizio sugli antichi vigneti di famiglia e sulla secolare esperienza enologica: L'armangia.
L'armangia vuol dire rivincita in dialetto piemontese e per me e la mia famiglia era fondamentale contribuire a riportare la fama di Canelli a livello delle altre grandi città del vino, scrostando l'immagine industriale sedimentata negli ultimi decenni.
Abbiamo negli anni successivi acquistato nuovi terreni, studiato, lavorato in vigneto e cantina, abbiamo sperimentato, aggiustato la mira e riprovato. Nel 1993 ci siamo sentiti pronti ed abbiamo esordito con due vini bianchi: lo Chardonnay Pratorotondo ed il Sauvignon blanc EnnEEnnE, due anni dopo é toccato al Barbera d'Asti Superiore Titon ed al Moscato d'Asti, nel 1999 al Barbera d'Asti Vignali e Sopra Berruti.
Mia moglie Giuliana ed io gestiamo direttamente i più di 10 ettari di vigneto nei comuni di Canelli, Moasca, San Marzano Oliveto e Castel Boglione, con l'aiuto dei nostri storici collaboratori Vangel e Dusko.
Accogliamo con piacere gli amici ed i clienti che ci onorano di una visita nella nostra sala degustazione e li conduciamo a visitare vigneti e cantina, insieme ci occupiamo di promuovere i nostri vini in Italia e all'estero e di aiutare i clienti già acquisiti.
Io, essendo enologo, mi occupo direttamente della cantina e dei vigneti, senza ricorrere a tecnici esterni, in modo da conferire ai miei vini il carattere esatto con il quale me li ero immaginati.
Ogni vino incarna l'essenza di una vigna, di un territorio, di un'idea, di una storia.
Abbiamo vini diversi perché coltiviamo un territorio nobile e variegato, perché abbiamo una storia antica e intricata, perché abbiamo tradizioni enogastronomiche ineguagliabili e perché abbiamo tante curiosità (enologiche) da soddisfare.
Se vi proponessimo un solo vino non vi racconteremmo che una piccola parte del nostro mondo.
Barbera d'Asti "Sopra Berruti" 2012 Alc. 14%vol. 6.00€
VIGNETO
E' un prodotto che si ispira alle tradizionali barbere astigiane, molto profumate, colorate, talvolta leggermente acidule in bocca, ma che si abbinano perfettamente alla cucina locale, ai salumi ed ai formaggi tipici.
Le uve Barbera provengono dalle più vocate colline del nostro territorio, con terreni variabili dal calcareo-argilloso alle stratificazioni sabbioso/marnose.
La provenienza in percentuale dai diversi vigneti varia ogni anno in funzione della composizione analitica delle rispettive uve al fine di rendere più costanti le caratteristiche organolettiche e qualitative del prodotto.
VENDEMMIA E VINIFICAZIONE
Le operazioni di vendemmia iniziano dal 10 Settembre al 6 Ottobre a seconda dell'andamento climatico della stagione.
La vinificazione classica in acciaio a 26° C è seguita immediatamente dalla sistemazione in fusti di rovere del 20-30% del prodotto e in acciaio per la restante parte, dopo circa 6 mesi si procede all'assemblaggio cui segue l'imbottigliamento.
NOTE GUSTATIVE
Può durare dai 4 ai 7 anni a seconda delle annate, in proporzione a struttura, colore, alcol ed acidità. Colore rosso rubino con riflessi violacei che virano al granata dopo alcuni anni di invecchiamento. Profumo intenso di frutti con nòcciolo (ciliegia in primis), fragola, viola, talvolta mandorla. In bocca sapido e pieno, con piacevole acidità e una lieve ma netta tannicità che si attenua negli anni. Si abbina a carni rosse e grigliate, salumi e formaggi, minestre e selvaggina; predilige cibi grassi e saporiti che ne esaltino la capacità di "pulire la bocca".
Temperatura di servizio: 18-20° C.
Alcool complessivo: 13,5-14% vol.
Barbera d'Asti Superiore "Titon" 2010 Alc. 14%vol. 10.00€
La Barbera d'Asti superiore Nizza proviene dalla migliore area di produzione del Barbera, nei 18 comuni che si affacciano sul bacino orografico del Rio Nizza, in vigneti con esposizione da Sud -Est a Sud-Ovest, una ridotta resa ad ettaro ed un invecchiamento minimo di 6 mesi in legno su un totale non inferiore ai 18 ( a partire dal 1° Gennaio successivo alla vendemmia).
VIGNETO
Le uve provengono dai vigneti aziendali siti nella parte occidentale dell'areale del Nizza, siti su esposizioni variabili da Sud-Est ad Ovest e con terreni che passano dal fortemente alcalino, povero di sostanza organica, drenante e ricco di scaglie tufacee, al alcalino-argilloso e profondo. L'altitudine varia da 200 a 260 m s.l.m. E la pendenza dal 5% al 15%.
La provenienza in percentuale dai diversi vigneti varia ogni anno in funzione della composizione analitica delle rispettive uve al fine di rendere più costanti le caratteristiche organolettiche e qualitative del prodotto.
VENDEMMIA E VINIFICAZIONE
Le operazioni di vendemmia iniziano dal 6 Settembre al 8 Ottobre a seconda dell'andamento climatico della stagione.
La vinificazione classica in acciaio è seguita immediatamente dalla sistemazione in fusti di rovere da 300, 2000 o 3.400 litri del 100% del prodotto, da un secondo travaso variabile a seconda dell'evoluzione del vino da novembre a febbraio ed un terzo a fine luglio dell'anno successivo; ogni volta si miscela tutta la massa e si preleva nuovamente un 50% da riporre in barrique. La fase terminale dell'affinamento avviene esclusivamente in botte grande.
NOTE GUSTATIVE
Può durare dai 6-7 ai 10-15 anni a seconda delle annate, in proporzione a alcol, estratto, colore ed acidità.
Colore rosso rubino con riflessi violacei che virano al granata dopo un lungo invecchiamento.
Profumo che ricorda frutti con nòcciolo, fragola, viola, vaniglia, mandorla, talvolta note di pietra focaia.
In bocca sapido e pieno, talvolta di buona acidità nelle fasi giovanili.
Nei primi anni si abbina a carni rosse e grigliate, successivamente a selvaggina, arrosti, formaggi e minestre.
Temperatura di servizio: 18-19° C.
Alcool complessivo: 13,5-14,5% vol.
Albarossa “Macchiaferro” 2010 Alc. 14,5%vol. 11.00€
VIGNETO
Le uve provengono dal vigneto aziendale ad una altitudine di 250 m s.l.m. esposto a Nord-Est, con pendenza del 10 %, terreno fortemente alcalino, povero di sostanza organica, drenante e poco profondo.
Sito caratterizzato da forte escursione termica giorno/notte, orizzonte orografico favorevole ad un prolungato soleggiamento, che determina precocità di maturazione.
Il vitigno impiantato è Albarossa, varietà ottenuta per incrocio fra Chatus e Barbera.
Le uve ottenute sono caratterizzate da estrema ricchezza in polifenoli e da profumi fruttati, acidità sostenuta e buona alcolicità.
VENDEMMIA E VINIFICAZIONE
Le operazioni di vendemmia iniziano dal 20 Settembre al 10 Ottobre a seconda dell'andamento climatico della stagione.
Le uve vengono vinificate con vinificazione classica in acciaio, seguita immediatamente dalla sistemazione in fusti di rovere da 2000 litri dove per un periodo di circa 14 mesi.
NOTE GUSTATIVE
Può durare dai 5-6 ai 8-9 anni a seconda delle annate, in proporzione ad alcol, estratto, colore ed acidità. Colore rosso porpora fitto con riflessi violacei che virano al granata solo dopo anni di invecchiamento. Profumo che ricorda frutti con ciliegia, prugna, ribes, mandorla e confettura di more.
In bocca sapido e pieno, di buona acidità, con una chiusa dolce grazie al tenore alcolico elevato. Nei primi anni si abbina a carni rosse e grigliate, successivamente a selvaggina, arrosti, formaggi.
Temperatura di servizio: 17-19° C.
Alcool complessivo: 13,8-14,5% vol.
Moscato d'Asti "Il Giai" 2013 Alc. 5.8%vol. 6.00€
Il Moscato d'Asti docg Canelli proviene dalle più vocate aree della denominazione "Moscato d'Asti" ricadenti nelle provincie di Asti e Cuneo, la peculiare zona di origine, unitamente ad una resa in vigneto più bassa e più restrittivi parametri qualitativi garantiscono un prodotto ricco e complesso ben distinto dalle massificate produzioni industriali.
VIGNETO
Uve provenienti da vigneti aziendali siti in Canelli, a circa 190 m s.l.m., esposti a Sud-Sud-Est, con una pendenza media del 15%, terreno fortemente alcalino con strati alterni di tufo e limo, ricco di scaglie di pietra calcarea. Le uve ottenute sono caratterizzate da una sanità sempre elevata, da un ottimo livello di aromi e di acidità che consentono di ritardare la vendemmia fino al raggiungimento del tenore zuccherino desiderato.
VENDEMMIA E VINIFICAZIONE
Le operazioni di vendemmia iniziano dal 1 al 15 di settembre.
La vinificazione con spremitura soffice, consta di una fase di conservazione a freddo ed una di fermentazione e presa di spuma in autoclave, che può durare fino a 30 giorni e si conclude con l'imbottigliamento.
NOTE GUSTATIVE
Caratterizzato da note floreali e fruttate: fiori d'acacia, pere, mela golden, agrumi, ananas, muschio e salvia. Con l'affinamento sviluppa sentori di miele e frutta candita.
Si abbina a pasticceria secca, torte di frutti, ma non disdegna di accompagnarsi a salumi freschi e formaggi fermentati.
Temperatura di servizio: 9 -10° C.
Alcool complessivo: 5,2 - 5,8 % vol
Chiusura estiva dal 14 Agosto al 6 Settembre...
Informiamo tutti in nostri clienti ed amici che l’Enoteca Parlapà rimarrà chiusa dal 14 Agosto,
riapriremo il giorno Lunedì 8 Settembre!
Buone Vacanze a tutti.
dalla #franciacorta #castelveder
La cantina Castelveder, scavata nella bianca maiolica, è situata in quel pezzo di Lombardia romantica, fatta di collinette e piccole valli, dove la terra è bella e giocosa. Il visitatore può effettuare bellissime passeggiate su antichi sentieri che portano al santuario Madonna della Rosa (XIV secolo) in un incantevole percorso di querce, castagni, eriche e ginepri. Può sostare nelle "tese" e nei "roccoli" a respirare il silenzio e può cercare nelle pietre bianche dei capanni abbandonati memorie contadine di caccia e di mistero.
A metà della strada, dove la collina si fa più tonda, la "Castelveder" apre ai visitatori la sua cantina e offre vendita diretta e assaggi di vino buono per rallegrare il cuore. Sottoterra, nella grande sala degli archi importanti il "Franciacorta Castelveder" permane a lungo sui lieviti, al buio, alla temperatura costante di 12-14 gradi. Cataste e pupitres, allineate in ordine austero, conferiscono all'ambiente una sorprendente atmosfera che sembra emanare qualcosa di magico.
Franciacorta Brut 13%vol. - 16€
Franciacorta Brut Magnum Astucciato (sbocctura 2012) 13%vol. - 44€
Fresco ed equilibrato, è ottenuto dalla fragranza e dalla delicatezza delle uve Chardonnay. Dal colore giallo paglierino lucido brillante. Perlage fine e persistente. Il profumo è intenso e caratteristico, ricorda la crosta del pane appena sfornato, fiori bianchi e vaniglia. Sapore ricco, morbido, persistente. Al gusto esprime al massimo la sua morbida, elegante finezza grazie a un buon finale fruttato. Abbinato a tutto pasto, va servito alla temperatura di 6-8 °.
Uve: Chardonnay
Alcool: 11,5-12,5
Acidità totale:6,8 g/l
Zuccheri riduttori: 8 g/l
Franciacorta Extra Brut 13%vol. - 18€
Prodotto in quantità limitata. Nasce dalla accurata selezione di uve Chardonnay. Colore giallo paglierino lucido brillante. Perlage fine e persistente. Profumo intenso e fresco, offre un bouquet di eleganti sentori agrumati con la decisa presenza di lieviti e mandorle. Sapore decisamente ampio, secco e austero. Ottimo come aperitivo, si abbina molto bene a piatti a base di pesce crudo e crostacei. Va servito alla temperatura di 6-8 °.
Uve: Chardonnay
Alcool: 11,5-12,5
Acidità totale: 6,5 g/l
Zuccheri riduttori: 3 g/l
Estratto secco: 20-22 g/
Franciacorta Brut Millesimato 2007 13%vol. - 24€
Il piccolo capolavoro dell'Azienda. Realizzato con uve Chardonnay accuratamente selezionate, dopo una permanenza sui lieviti di oltre 48 mesi, si presenta armonico, avvolgente, piacevolmente fresco. E' prodotto solo in annate vendemmiali di particolare pregio. Colore giallo paglierino con riflessi verdolini. Perlage fine, soffice e persistente. Profumo Tradizionale, classico, di rango, ricco e intenso con ampi sentori di lisato, lievito di pane e cialda al forno, frutta matura e vaniglia su un delicato sfondo minerale. Sapore ampio e vellutato, pieno e persistente, è dotato di gradevole acidità e allo stesso tempo di suadente eleganza. Si consiglia come aperitivo e a tutto pasto. Raffreddato in un secchiello con ghiaccio e acqua, servire a 8-10°.
Uve: Chardonnay
Alcool: 11,5-12,5
Acidità totale: 6,8 g/l
Zuccheri riduttori: 8 g/l
Estratto secco: 20-22 g/l
Franciacorta Brut Rosé 13%vol. - 19€
Esce dal coro il Franciacorta Brut Rosé Castelveder, selezione di uve 100% Pinot Nero, esprimendosi con diverse sfaccettature: dal tenue color salmone alla spuma ricca e continua, dal vigore dei profumi fruttati delle piccole bacche rosse (lampone, ribes, ciliegia), alla freschezza degli agrumi e delle piccole mele selvatiche Con la sua effervescenza esuberante risveglia i nostri sensi e stimola il gusto ad un abbinamento che spazia dagli antipasti (tartelettes salate, quiches, focaccine con verdure e piccole pizze ) agli sformati di verdura, ai funghi (fritti, trifolati, con salsa) a carni bianche delicate ma stuzzicanti.
Note di degustazione
Colore: rosa ramato con tenui riflessi salmone.
Profumo: al naso è intenso, fresco di fiori (rosa, glicine), con sentori di mela che introducono note di piccoli frutti rossi.
Sapore: in bocca è fresco, morbido e di buon equilibrio con retrogusto di minerali e di agrumi.
Uve: Pinot Nero
Alcool: 12
Acidità totale: 6 g/l
Zuccheri riduttori: 7 g/l
Estratto secco netto: 22,4 g/l
Bianchi dal friuli... i Clivi
i Clivi
La Storia
L’acquisto nel 1994 di una casa in collina con annessa vecchia vigna e sovrastante bosco nel paese natale della moglie a Brazzano di Cormons nel cuore del Collio ha mutato la lunga fedeltà al vino di un bevitore dilettante in impegno di produttore a tempo pieno. Poiché, suo malgrado, la vigna ha preso il sopravvento sulle speranze di quieto vivere, facendo irresistibilmente valere le sue esigenze.
Così, a quei primi due ettari di vigna se ne sono poi aggiunti altrettanti, anche questi in area doc Collio a Brazzano e con le stesse caratteristiche, ossia posizione in costa, esposizione privilegiata e viti molto vecchie. Poi, nel 1997, un’altra vecchia vigna, a poca distanza ma al di là dello Judrio in territorio Colli Orientali del Friuli, otto ettari sulla collina di Gramogliano in comune di Corno di Rosazzo. Anche qui con annesso bosco e casa colonica che, restaurata e completata di cantina interrata, è divenuta la sede dell’azienda. La prima annata messa in bottiglia è il 1996.
Il titolare e il figlio Mario si occupano personalmente della cura dei vigneti e del lavoro di cantina, in modo da garantire assoluta unità di indirizzo e rigoroso controllo qualitativo in ogni singola fase del ciclo produttivo del vino.
I Vigneti
I vigneti dei Clivi Sono composti da viti molto vecchie - la quasi totalità di età compresa tra i 40 e i 60 anni, ma in alcuni appezzamenti non lontane dal secolo di vita - di varietà in grande prevalenza autoctone, allevate secondo la tradizionale configurazione a doppio capovolto.
Malgrado le grandi difficoltà che pongono sotto l’aspetto sia operativo che economico per la necessità di eseguire la maggior parte dei lavori di campagna a mano, questi vigneti sono un lascito prezioso, non solo in considerazione dell’età delle piante, ma anche perché sono un reperto di antica sapienza, sia sotto il profilo della prevenzione dell’erosione dei pendii sia sotto quello della composizione varietale dei vigneti e, conseguentemente, del vino. Che in passato qui non era da monovitigno, ma solitamente ottenuto appunto mettendo insieme le partite di tutte le varietà coltivate. Una tradizione tuttora seguita ai Clivi.
Le tecniche di conduzione adottate puntano al più alto livello qualitativo possibile nel contesto dell’annata. Quindi, per citarne alcune: potature corte, cimature limitate, trattamenti a base di rame e zolfo, esclusione di concimi e irrigazioni, vendemmia differenziata (per passaggi successivi), raccolta a mano in cassette per evitare ossidazioni da prematuro schiacciamento.
La Cantina
Interamente interrata, la cantina consta di due celle di vinificazione ed è attrezzata con vasi vinari della capacità totale di 500 hl, una sala di lavorazione, e un locale di maturazione, per un totale di 270 metri quadrati.
Il vino ha bisogno di tempo. Anche in cantina, così come in vigna, l’attività è governata dai ritmi lenti dei processi naturali e dai tempi lunghi del lavoro manuale. Le uve sono sottoposte a cernita prima della lavorazione, la pressatura delle uve bianche è fatta in mini-presse che impediscono lo sfregamento delle bucce, le fermentazioni sono condotte sui lieviti propri dell’uva a bassa temperatura e durano a lungo, i vini maturano sui propri fondi, sono evitate le filtrature, le chiarifiche avvengono per sedimentazione, le bottiglia sono riempite per gravità evitando l’uso di macchine riempitrici a pressione, anche la tappatura è fatta a mano. E’ evitata la rapidità, propria delle macchine e della produzione industriale, che ha bisogno di grandi quantità e di operazioni meccanicamente ripetitive.
Galea Rosso 2006 Merlot - 20.00€
Brazan 2001 “140 Mesi” !Tocai Collio - 32.00€
!Tocai Friulano “San Pietro” 2013 - 14.00€
Ribolla Gialla 2013 - 14.00€
Verduzzo Secco 2013 - 16.00€
Malvasia Secca 2012 - 20.00€
#lagrein & goldmuskateller Weingut H. Lentsch
Già da oltre 120 anni produciamo vino nella nostra azienda. Una storia molto corta se si pensa che già i Romani tra gli imponenti pareti Porfiri sulle colline alluvionate dal rio aldino ci coltivavano. Scavi archeologici dimostravano che venivano coltivate viti e che veniva prodotto del Vino. Inizialmente la familia Lentsch si occupava solamente di estrarre e di commercializzare porfido. Nel 1786 Johann Wolfgang von Goethe, percorrendo la Valle dell'Adige nel suo viaggio in Italia, era rimasto impressionato dalle rosse pareti porfiriche che sovrastano Bronzolo. Anche Karl Zuchermayer nel suo romanzo "Die Magdalena von Bozen" scrive del luminoso e fiaccolante bagliore delle pareti rosse di Porfido dopo un rovente temporale. I fratelli Lentsch fecero del porfido un marchio a diffusione internazionale. Sui cubetti di porfido di Bronzolo, ricavati dai monti Göller e Francesco, corsero a lungo le carrozze a Sarajevo, i fiacre a Vienna e i cosacchi sulla Piazza Rossa di Mosca.
Nel 1882 i Fratelli Lentsch acquistarono L'azienda "Adlerhof" e l'albergo "Zum schwarzen Adler". Di lì a poco uno dei Fratelli, Hartmann il più giovane iniziò a produrre Vino per la Propria Osteria e non solo. Da questo momento iniziò un continuo miglioramento nel produrre prodotti agricoli. Un successo che aveva alle spalle un duro lavoro. I vigneti di Schiava, Lagrein e Merlot, che fra cipressi e gelsi prosperavano sulle alture sotto le pareti di porfido, ma anche quelli di Riesling e di Schiava bianca nel clima più mite della piana dell'Adige, furono sottoposti per anni e anni a un processo di selezione migliorativa. Con grandi risultati.
La passione per la coltivazione del vino e della frutta si è trasmessa ai suoi tre figli: Hartmann, spirito d''artista, pittore e archeologo, vi ha riversato la sua raffinata cultura; Norbert ha trasformato l''azienda in una moderna impresa, mentre Rupert, mecenate dell'arte, divenne un rinomato medico. Tre fratelli, un'unica passione. Una passione che rivive nella terza generazione. Da dieci anni Hartmann Lentsch ha introdotto il nipote Klaus ai segreti del vino di qualità. Con il "Palestina", un vino rosso porpora di sua creazione, nato dalla simbiosi di Cabernet e Merlot, Klaus ha già varcato con successo la soglia del XXI secolo.