Dalla Valle Isarco #kerner & #sylvaner Sabiona
Cantina Valle Isarco - Monastero Sabiona...
Qualità senza compromessi
In Valle Isarco, lì dove i ghiacciai incontrano i dolci paesaggi collinari del Mediterraneo, maturano uve di straordinaria qualità. I preziosi minerali e le sostanze nutritive presenti in questi terreni conferiscono ai vini un sapore e un aroma davvero caratteristici. Il rispetto di severi standard qualitativi e il costante miglioramento delle tecniche di vinificazione, con l’obiettivo di sottolineare ulteriormente il carattere di queste uve, garantiscono la produzione di eccellenti vini...
Alto Adige Valle Isarco Kerner Sabiona 2011 14,5%vol. - 24.00€
I vitigni Kerner trovano condizioni di sviluppo assolutamente ideali nelle aree prossime al limite delle colture. Il terreno magro e il clima più rigido, con notti fredde ma con abbondanza di sole durante il giorno, danno origine a un vino dal gusto intenso e speziato.
VITIGNO: Kerner 100%
SISTEMA DI ALLEVAMENTO Guyot
RESA MEDIA 65 hl/ha
PRIMA ANNATA DI PRODUZIONE 2008
TENUTA ALL’INVECCHIAMENTO 6-8 anni
ZONA DI PRODUZIONE Chiusa, Monastero di Sabiona.
ALTIMETRIA 750 m
VENDEMMIA metà ottobre, a mano.
CARATTERISTICHE vino bianco aromatico, generoso, con elevato potenziale d’invecchiamento.
COLORE giallo chiaro
PROFUMO intenso, aromatico, con sentori di albicocca e pesca.
SAPORE aromatico, speziato, intenso, acidità vivace.
SERVIRE A 10–12 °C
ABBINAMENTI antipasti, piatti di pesce, asparagi, risotto, piatti a base di uova o funghi, ottimo come aperitivo.
Alto Adige Valle Isarco Sylvaner Sabiona 2011 14%vol. - 24.00€
I vitigni Sylvaner vengono coltivati già da oltre un secolo in Valle Isarco e rappresentano la più caratteristica fra le varietà di uve di questa valle. Le condizioni climatiche ottimali, il terreno sciolto e ghiaioso e i vigneti ariosi e soleggiati rendono possibile la coltivazione di questa varietà di uve, che dà il meglio di sé proprio nel segmento qualitativo più alto.
VITIGNO: Sylvaner 100%
SISTEMA DI ALLEVAMENTO Guyot
RESA MEDIA 65 hl/ha
PRIMA ANNATA DI PRODUZIONE 2008
TENUTA ALL’INVECCHIAMENTO 6-8 anni
ZONA DI PRODUZIONE Chiusa, Monastero di Sabiona.
ALTIMETRIA 650 m
VENDEMMIA inizio ottobre, a mano.
CARATTERISTICHE vino bianco ben strutturato, morbido e di lunga vita.
COLORE da verde a giallo pallido
PROFUMO fruttato, con sentori di mela, pera e banana.
SAPORE pieno, corposo, acidità piacevole, retrogusto persistente.
SERVIRE A 10–12 °C
ABBINAMENTI pesce bollito e fritto, antipasti, carni bianche, primi piatti alle verdure, ideale come aperitivo.
Pinot nero Tenuta Kranzel...
"Per me è ovvio che dedicarsi all'arte, gustare vini selezionati o farsi ispirare dalla natura sono piaceri sensuali. Il vino è vivo, nasce da un mutamento e agisce trasformante. Lavoriamo nei vigneti per faar crescere uve eccellenti che mi danno la possibilità di creare dei vini capolavoro. Durante la vinificazione mi sento accompagnatore a far nascere ciò che si manifesta."
Pinot Nero 2011 - 13% vol. 32.00€
Rosso rubino brillante con riflessi granato. Al naso è complesso, con sentori di frutta rossa, cioccolato, sandalo e spezie. In bocca armonico, elegante e giustamente tannico.
Vinificazione: Fermentazione a contatto con le bucce. Invecchiamento in botti di legno nuovo, da 500 litri.
Pinot Nero Riserva 2010 - 13% vol. 41.00€
Granato brillante, al naso complesso. Ricorda frutti maturi a bacca rossa, humus, pelle e resina. Al palato elegante e fresco, con tannini vellutati. Si sentono prugne, ciliegie e ribes. Retrogusto speziato.
Vinificazione: Fermentazione a contatto con le bucce. Invecchiamento in botti nuove di rovere.
Dal Carso… Skerk #vitovska & #malvasia
Sull'Altipiano Carsico, là dove la catena alpina degrada verso il Mediterraneo, tra pietra, mare, bora, in un paesaggio eterogeneo ed affascinante emergono ora qui, ora lì, dei piccoli apprezzamenti di terra, vigne disposte in maniera irregolare che raccontano della fatica e della cura dell'uomo.
Boris Skerk e la sua famiglia, nell'antica intesa tra l'uomo e la natura, si dedicano con un profondo senso d'appartenenza al territorio alla coltivazione dei vitigni ad alta densità e, prendendo spunto dalle antiche tecniche di viticoltura, si orientano verso la coltivazione di quelle varietà autoctone, quali Terrano, Vitovska e Malvasia, che hanno dimostrato nei secoli di essere in grado di assicurare i migliori risultati in tale terra e clima.
Vitovska 2011 - 13%vol. - 24.00€
Una varietà autoctona, strettamente legata al territorio ed alle tradizioni locali, pressoché sconosciuta nelle altre regioni del Mediterraneo. Resistente alla bora ed alla siccità, dà vita ad un vino fine ed elegante, moderatamente alcolico, dal colore paglierino, con un delicato profumo di fiori di campo carsico e fieno. Dal sapore asciutto, con retrogusto di mandorla, è molto usato come vino aperitivo e sposa bene tutti gli antipasti, primi piatti, delicati e pesce leggero.
Malvasia 2011 - 14%vol. - 29.00€
Un antico vitigno dalle origini elleniche, conosciuto nell'area mediterranea e presente sul Carso fin dall'antichità, che, fortemente grato al sole, produce un vino di colore paglierino, dai riflessi verdognoli, dal profumo aromatico e fruttato. Di sapore asciutto, sapido e fresco, si sposa bene col pesce e carni bianche.
#ramandolo e #verduzzo Anna Berra...
L'azienda agricola AnnaBerra ha una superficie di 4.5 ha ed è situata a Ramandolo, piccola frazione del comune di Nimis, in provincia di Udine, sui Colli Orientali del Friuli.
Ramandolo è ora pregiata dalla prima DOCG del Friuli Venezia Giulia per il suo vino rinomato da cui prende il nome.
I vigneti sono coltivati secondo le migliori tecniche agronomiche con forme di allevamento molto contenute quali il Guyot ed il cordone speronato, forme in cui le produzioni vanno dai 1.8-2.3 kg/ceppo, a seconda delle varietà.
I vitigni coltivati sono: il Verduzzo friulano, per la produzione del Ramandolo, il Refosco dal Peduncolo Rosso, il Merlot, il Cabernet Franc ed infine, una sobria quantità di Picolit.
La linea “Selezione Anna Berra”, la cui etichetta è caratterizzata dalla firma originale di Anna Berra.
I vini di questa linea sono ottenuti da riserve vinificate ed affinate in legno di rovere francese (barrique) per periodi lunghi (oltre 18 mesi).
In questa linea troviamo il Ramandolo che deriva da uve surmaturate in fruttaio dove le rese si aggirano sull'ordine del 36-40% e da cui si ricava un autentico nettare dove i profumi di confettura, la complessità aromatica della barrique e l'elevato contenuto di zuccheri residui s'intrecciano per garantire un prodotto dalle forti sensazioni.
Verduzzo 2012 - 12.50%vol. - 15.00€
prodotto sulle colline del comune di Nimis, Colli Orientali del Friuli,a 320 m.s.l.m.
Dal colore giallo oro carico con riflessi ambrati e profumi caratteristici, evoluti, tenui ma persistenti che ricordano la mandorla, il miele, i fichi, le confetture di albicocca; è un vino dolce e alcolico, dal sapore deciso ma al tempo stesso fine ed elegante, di grande struttura e buon equilibrio.
Ben si predispone ad un ulteriore affinamento in bottiglia.
Vino da conversazione e da meditazione che può bastare a se stesso ma che ben accompagna antipasti o dessert, formaggi saporiti e di lunga stagionatura in abbinamento a miele, marmellate e mostarde, pasticceria secca a base di mandorle, noci e similiari e foie gras.
Ramandolo 2008 - 13.00%vol. - 18.00€
prodotto sulle colline del comune di Nimis, Colli Orientali del Friuli,a 320 m.s.l.m.
Dal colore giallo dorato intenso, sentori delicati e caratteristici che ricordano l’acacia, il mandorlo e il pesco in fiore, col miele e la cera d’api; moderatamente dolce, fine, equilibrato e morbido ma di corpo, con sapore fruttato e leggermente tannico.
Vino da dessert e da meditazione da abbinare a torte secche a base di noci, mandorle o altra frutta simile, Gubana cividalese, formaggi stagionati ed erborinati, lardo e salumi d’oca
da Brunnenhof #gewurztraminer...
Almeno una volta dovete venire di persona. Meglio se in una luminosa giornata settembrina, una delle tante giornate di fine estate inondate di sole, qui così numerose come gli acini su un turgido grappolo d’uva. Il cielo d’un azzurro intenso, non ancora offuscato dalla luce autunnale, poche nubi vaporose sospese soltanto sopra il gruppo della Mendola.
Il terroir ovviamente lo conoscete: le colline di Mazzon, in assoluto la migliore zona per il vitigno Pinot Nero nel Tirolo meridionale. Un’isola di vigneti che si estende tra i 300 e i 450 metri d’altitudine, sul versante sinistro dell’Adige. Sopra di essa si erge protettiva la cresta di Prato del Re, che al mattino getta ombra su tutta l’area, sicché i raggi del sole ci mettano più tempo a dissipare la frescura notturna. In compenso, alla sera il sole splende ancora quando il fondovalle è già in ombra. Il repentino cambio di temperatura nelle ore serali crea un microclima particolarmente favorevole per i vigneti.
E ora un’occhiata ai terreni: paiono fatti apposta per la coltivazione della vite e, in particolare, per il vitigno Pinot Nero. Si tratta di terreni sabbiosi ricchi d’argilla e calcare. Questi sedimenti hanno visto la luce nel Triassico, ossia 200-250 milioni di anni fa. Gli esperti parlano di “elevata percentuale della frazione scheletrica”, di suolo “sabbioso-argilloso” e ricco di minerali. L’esperienza ci ha insegnato che questi terreni sono capaci di assorbire, ma anche di drenare, molta acqua e sostanze nutritive.
Proseguiamo la visita lasciando che una brezza rinfrescante ci accarezzi la pelle. La sentite? È l’Ora che soffia dal Lago di Garda, a cui dobbiamo un gradevole refrigerio soprattutto nei torridi pomeriggi estivi. Questo vento indubbiamente vigoroso è piacevole per l’uomo e ideale per le uve Pinot Nero dal caratteristico grappolo serrato.
Gewurztraminer 2012 - 15% vol. - 18.00€
Questo è il vino di cui sognava il Minnesänger.
Il Traminer aromatico è conosciuto dall’anno 1000, Oswald von Wolkenstein
lo ricordava spesso sul Lago di Costanza (...sovente il mio pensiero corre a Termeno). I nostri vitigni Traminer aromatico hanno 30 anni ed anno per anno otteniamo un vino degno della grande tradizione.
Degustatene un bicchiere.
Colore giallo dorato tendente all’ottone. Profumo di rose, con punte di lavanda e un sentore di marzapane e frutta secca. Sapore opulento, quasi pomposo nella sua costituzione, morbido e vellutato al palato, aromatico.
Pinot Nero Riserva 2010 - 14% vol. - 26.00€
In questo vino abbiamo messo tutta la nostra esperienza, energia e passione. In dosi concentrate. Dalla nascita di questa riserva (il termine sta per maggiori esigenze di qualità e una più lunga affinazione in botte e bottiglia). Uva di vitigni francesi dalla crescita lenta. Fermentato in inox, elevato in barrique. Maturato. Smussato.
Degustatene un bicchiere. Colore rosso rubino scuro. Profumo di lamponi e fragole, con una nota di more. Corpo complesso e tuttavia armonioso, perfetto equilibrio di asprezza e acidità, forte e concentrato. Sapore vellutato, lungamente persistente.
#aglianico del #vulture Madonna delle Grazie…
I nostri vini vengono preparati e progettati a partire dalle nostre vigne. La qualità di un vino, infatti non si ottiene solo in cantina ma innanzitutto in vigna. Le nostre nuove cantine, ubicate in prossimità del complesso monastico francescano della Madonna delle Grazie (XVI secolo), ci permettono di valorizzare ed esprimere al meglio, con una studiata tecnica enologica, il valore e la qualità delle nostre uve selezionate. La tecnica, maturata nella migliore scuola enologica italiana e francese, si basa su una profonda conoscenza e ricerca scientifica dei sistemi di vinificazione e delle caratteristiche dell’Aglianico del Vulture. Avere a disposizione come materia prima uve di un grande vitigno come l’Aglianico, é un certo vantaggio e garanzia di qualità per i nostri vini. Già insigni personalità come il lucano Michele Carlucci, ed il Prof. Giovanni Dalmasso, maestro dell’enologia e viticoltura Italiana, in un convegno dell’Accademia italiana della Vite e del Vino, tenutosi proprio nell’Abazzia di San Michele in Monticchio nel 1957, hanno dichiarato l’Aglianico del Vulture, come uno tra i migliori vitigni ad attitudine enologica nel panorama ampelografico internazionale, identificando il vino omonimo prodotto nell’area come il Barolo del Sud. Tali considerazioni sono supportate dalle recenti acquisizioni in campo scientifico.Alla nostra gamma vini appartengono al momento quattro tipologie di rosso a denominazione di origine controllata, un rosè 100% Aglianico del Vulture, e un bianco ottenuto da una piccola parcella di Malvasia. Tutti i nostri vini nascono come fiero ed orgoglioso omaggio al nostro lavoro, alla nostra storia e al nostro territorio.
descrizione ampelografica
Si riporta la descrizione elaborata da Michele Carlucci, sommo ampolografo, fondatore della scuola enologica di Avellino, presidente onorario dell’Accademia italiana della vite e del vino. “Il vitigno Aglianico ha i tralci di color nocciola, duri con internodi corti o medi. I germogli sono cotonosi con ricco tomento biancastro sulle foglioline terminali con l’apice del germoglio leggermente sfumato in rosa. Le foglie medie sono pentagonali, ordinariamente trilobate, talvolta quadrilobate con seni laterali mediamente profondi, chiusi o quasi sovente con dente sul fondo. Altre caratteristiche sono il seno peziolare quasi chiuso, i denti larghi ottusi, il picciolo leggermente rosso alla base. I grappoli sono medi (il peso è circa 100 g.), più o meno serrati, conici e piramidali, frequentemente alati; il peduncolo è medio o medio-corto, giallo verdastro a perfetta maturazione, i pedicelli corti e rossi. Gli acini sono medi sferici, la buccia è spessa, coriacea di color violetto carico e pruinosa. La maturazione è piuttosto tardiva nell’area del Vulture, si determina tra il 15 ottobre e il 10 novembre”.
storia dell'aglianico del vulture
L’Aglianico, secondo le tesi più accreditate sarebbe stato introdotto in Italia dai coloni greci della Calcide ( eubea) ( oggi negroponte) all’epoca della fondazione di Cuma ( 750 a. C.). Ma alcune recenti teorie in corso di definizione, ipotizzano la coltivazione della vite e la presenza del vitigno ancestrale nell’antica Lucania anteriori all’arrivo dei coloni greci. Anche l’origine etimologica del suo nome è incerta. L’appellativo ancestrale sarebbe stato secondo alcuni Eleanico, dal nome dell’antica città di Elea, sulla spiaggia lucana del Tirreno. Secondo i più il suo nome iniziale era Ellhnika. La corruzione linguistica di questo in Ellanica , Ellenico (sinonimie riportate nella letteratura ampelografica) quindi in Aglianico si è completata alla fine del XV secolo, al tempo del dominazione aragonese nel regno di Napoli. Infatti la doppia L in spagnolo ha lo stesso suono del gruppo GL. Se il Barolo è stato definito come il vino dei re, l’Aglianico nella sua più lunga storia non gli è stato certamente da meno stato costantemente presente sulle mense di sovrani e condottieri. Innanzitutto l’Aglianico rientrava nell’uvaggio del Falerno, il più celebrato vino dell’Impero Romano. Lo hanno quindi bevuto imperatori tra cui sicuramente sicuramente Augusto, i cui momenti di convivio, sono stati magnificati dai versi Quinto Orazio Flacco, poeta maximus, dell’impero ma anche noto come poeta del carpe diem e del vino. Oriundo della stessa capitale dell’Aglianico del Vulture Venusia, splendida civitas ricca di vigneti, più di ogni altro ha tratto dalla vite e dal vino forza ispiratrice generando i più grandi capolavori della poesia mondiale di tutti i tempi, che hanno contribuito a creare quel profondo legame e tra cultura e vino, che distingue lo stesso vino dalle altre comuni bevande alcoliche. Nel basso Medioevo gli esarchi bizantini inviavano ai Basilei di Bisanti, signori della Basilicata fino all’anno 1000, li potente vino del Vulture. Il Normanno Roberto d’Altavilla, detto il Guiscardo, divenut dopo il fratello Drogone feudatario di Venosa, ne era grande estimatore. Il grande imperatore Federico II di Svevia, amante della poesia musica e caccia lo amava bere abbinandolo sugli arrosti di cacciagione nei castelli di Melfi e Lagopesole e Monteserico, con il cancelliere Pier delle Vigne e i suoi cavalieri. Carlo d’Angiò raccomandava ai feudatari suoi vassalli del Vulture di inviargli ogni anno 400 somme del buon vino Aglianico. Il coppiere Sante lancierio riferisce come l’aglianico sia stato uno dei preferiti vini di paolo III Farnese. Fra gli apologeti degustatori di questo vino ci fu Ferdinando IV di Borbone penultimo re delle Due Sicilie, che venuto in visita ufficiale in Basilicata, si trattenne più a lungo soggiogato dal bellissimo paesaggio e dalla bontà del vino.
Clicca sulle bottiglie per visualizzare le schede tecniche dei vini.
Aglianico del Vulture “Messeroto” 2008 14 %vol. 8.00€
Aglianico del Vulture "Liscone" 2009 14 %vol. 9.00€
Aglianico del Vulture "Bauccio" 2007 14,5 %vol. 16.00€
Aglianico del Vulture Riserva “Drogone” 2007 14,5 %vol. 27.00€
Aglianico del Vulture Riserva “Drogone” 2004 14,5 %vol. 32.00€
Langhe Nebbiolo Parusso...
Tra Castiglione Falletto e Monforte d’Alba, in località Bussia, si trova l’azienda Parusso: 20 ettari di vigneti situati nelle aree di Bussia, Ornati, Le Coste, Mariondino e Villero.
La passione per la viticoltura risale a quattro generazioni e la famiglia Parusso persegue l’obiettivo di produrre grandi vini di ricercata finezza ed eleganza. Un’ulteriore espressione di questa filosofia è fondata sulla diversificazione della viticoltura nei vari vigneti.
Qui arte e scienza si uniscono garantendo vini di grande carattere in perfetta armonia con l’espressione del territorio. Tiziana e Marco Parusso lavorano in questo! Due i vini bianchi: un Langhe Bianco da uve sauvignon ed il Bricco Rovella dalle stesse uve ma con un affinamento in barriques.
Tra i rossi il Dolcetto d’Alba Piani Noce, la Barbera Ornati ed il Langhe Nebbiolo; poi la Barbera d’Alba Superiore ed il BAROLO in cinque diverse interpretazioni. Una versione "classica", il Mariondino ottenuto da uve nebbiolo da barolo di un unico vigneto, il Coste-Mosconi dai vigneti di Monforte d'Alba ed il Bussia, straordinario interprete dell'eleganza del grande vino.
Langhe Nebbiolo 2011 - 14,5% vol. - 16.00€
Densita di impianto: 5500 piante/ha Quota Altimetrica: 350/450 m. s.l.m.
Esposizione: sud-ovest.
Vendemmia: uva raccolta rigorosamente a mano con la massima cura in piccole ceste forate.
Vinificazione: dopo la diraspatura si procede con una macerazione a contatto con le bucce. La fermentazione alcolica avviene spontaneamente con lieviti naturali senza l’utilizzo di solfiti, con un accurato controllo dei tempi di macerazione e della temperatura.
Maturazione: in piccole botti di rovere per circa 10/12 mesi a contatto con i suoi lieviti indigeni.
Affinamento: in bottiglia a temperatura controllata di 15°C.
Colore: brillante, rosso rubino intenso.
Profumo: l’aromaticita floreale del vitigno emerge appieno in questo Langhe Nebbiolo, note di rosa si mescolano a sentori di frutta matura.
Sapore: eleganti note di frutta, fiori e spezie aprono la strada a un tannino dolce e fine che lo rende facilmente bevibile sin dai primi mesi in bottiglia.
Temperatura di conservazione: dai 13°C ai 15°C.
Temperatura di servizio: 16°C.
Abbinamenti: antipasti caldi, pasta al ragu, arrosti di carne bianca e rossa.
Formati: bottiglia da L. 0,375; L. 0,750; L. 1,500; L. 3,000; L. 9,000
Ritornano i #brandy #villazarri
Villa Zarri è un brandy di qualità superiore completamente naturale, frutto di un attento disciplinare produttivo ispirato rigorosamente a quello del Cognac, derivato dalla distillazione con metodo discontinuo in alambicco Charentais di vino Trebbiano romagnolo e toscano, successivamente invecchiato in botticelle di legno di rovere provenienti dalle foreste di querce dell'Allier e del Limousin.
Dai 1.000 ettolitri di vino Trebbiano distillato ogni anno Villa Zarri produce Brandy Assemblaggio Tradizionale (minimo 10 anni d’invecchiamento), Brandy Millesimato (Riserva 15 anni) e Acquavite di Vino Chardonnay, da poco l’azienda ha iniziato anche una piccola produzione artigianale - da ricetta familiare - di Nocino biologico e di Cherry Brandy. Attualmente il volume di vendite annuale è di 10.000 bottiglie di Brandy e di 2.500 bottiglie di Acquavite.
Brandy 16 Anni 50 cl. 44% vol. - 58.00€
Brandy 21 Anni Millesimo 1988 50 cl. 44% vol. - 66.00€
Brandy 23 Anni “Tabacco” Millesimo 1987 50 cl. 44% vol. - 65.00€
Brandy Pieno Grado 21 Anni Millesimo 1987 50 cl. 55,4% vol. - 82.00€
Brandy Pieno Grado 20 Anni Millesimo 1988 50 cl. 59% vol. - 80.00€
Brandy Pieno Grado 19 Anni Millesimo 1989 50 cl. 59,2% vol. - 78.00€
Brandy 1987 Magnum 1987 150 cl. 44%vol. - 170.00€
Da #barolo i Vini di #barale
L'Azienda Agricola Barale Fratelli affonda le sue radici nel lontano 1870 quando Francesco Barale, già proprietario di vigneti in Barolo zone Castellero, Costa di Rose e Preda ed in Monforte zona Bussia ( lo rivelano ancora antichi estratti di mappe dei terreni ) iniziava la produzione dei ben noti vini delle Langhe ed in particolare quella del Barolo.
SERGIO BARALE , l'attuale proprietario, segue con meticolosa cura l'avvicendarsi delle vari fasi colturali dei 20 ettari di vigneti situati sulle più storiche colline delle Langhe. La nostra è una terra ondulata di dolci e pittoreschi pendii su cui torreggiano antichi castelli a guardia di piccoli borghi contadini. Ma è nel sottosuolo, che emerse dal mare milioni di anni fa durante il Miocene, che sono custoditi gelosamente i preziosi microelementi che rendono i nostri vini unici al mondo, seppur tanto vari di sfumature e curiosità da collina a collina.
La qualità del vino si ottiene in vigna: è questa la filosofia che guida la nostra Azienda, non solo nelle annate piene di sole, in cui è facile produrre grandi vini, ma anche quando l'inclemenza del clima ci costringe ad assidui lavori manuali di potatura verde e diradamento dei grappoli che, mediante produzioni molto basse, consentono al viticoltore capace di avere un buon raccolto.
Barolo Cannubi 2006 14% vol. 52.00€
Barolo Vigna Castellero 2008 15% vol. 38.00€
Barbera d'Alba Superiore Vendemmia Tardiva “Preda" 2011 15% vol. 15.00€
Dolcetto d'Alba Superiore "Bussia" 2011 13% vol. 9.00€
Langhe Nebbiolo 2012 14% vol. 13.00€
Barolo Chinato 33.00€
Dalla Sicilia… Marco De Bartoli
MARCO DE BARTOLI
È in Sicilia, nella zona occidentale dell’isola, nel marsalese, che Marco De Bartoli, credendo fortemente nelle tradizioni della viticoltura del suo territorio, si avvia a riscoprire e coltivare uno stretto legame tra i metodi tradizionali e innovativi di lavorazione della terra e di produzione del vino.
Ed è proprio la ricerca di un’eccellente qualità, coniugata al rispetto delle tradizioni vinicole siciliane che fanno prediligere a Marco De Bartoli l’utilizzo di vitigni autoctoni ed in particolare il Grillo, presente in Sicilia dall’epoca fenicia e base del classico Marsala, e lo Zibibbo, da cui si ricava il celebre moscato passito di Pantelleria. Nascono così i vini di Marco De Bartoli, il primo dei quali è il “Vecchio Samperi”, in onore alle terre che ospitano l’azienda, un vino ottenuto con l’antico metodo Soleras che, attraverso una sequenza di passaggi di piccole percentuali di vino più giovane in fusti che contengono vini più vecchi, permette di creare un’armoniosa mescolanza di annate diverse, dal gusto unico e inimitabile.
Nel 1982 è imbottigliato il “Vigna La Miccia”, Marsala tipo Oro, più gentile perché vinificato a freddo, dagli intensi profumi primari delle uve Grillo e Inzolia.
Sulla scia del “Vecchio Samperi” nel 1983 nasce il “Marsala Superiore”, un vino invecchiato nel rispetto dei tempi ciclici della natura in botti di rovere ma reso amabile dalla mistella, base alcolica d’antica ricetta, ottenuta dalla miscela del mosto d’uve Inzolia e acqua vite. L’appassionato lavoro di ricerca di Marco De Bartoli continua e negli ultimi anni si è determinata la produzione di vini d’annata, soprattutto monovarietali autoctoni e rossi di carattere internazionale.
GRAPPOLI DEL GRILLO - GRILLO 2010 - 13,5%vol. - 21.00€
PIETRA NERA - ZIBIBBO VINIFICATO IN SECCO 2012 - 12%vol. - 20.00€
LUCIDO - CATARRATTO 2012 - 12,5%vol. - 11.00€
ROSSO DI MARCO - PIGNATELLO 2011 - 13%vol. - 16.00€
MARSALA VIGNA LA MICCIA 5 ANNI - 2011 - 18,5%vol. - 26.00€
#kerner Manni Nossing...
Il Kerner dall'Alto Adige...
Al maso Hoandlhof sopra Bressanone, Manfred Nössing produce vini d’eccellenza che stanno conquistando una crescente schiera di estimatori. I vigneti si estendono per circa 5,5 ettari lungo i pendii soleggiati della Val d’Isarco, che nel settore dei vini bianchi è considerata una delle zone d’eccellenza della viticoltura in Italia. L’appassionato viticoltore si concentra su cinque nobili bianchi, che trovano al Hoandlhof il terreno ideale: Sylvaner, Kerner, Veltiner, Gewürztraminer e Müller-Thurgau. I bianchi del Hoandlhof hanno una struttura chiara e si caratterizzano per freschezza minerale ed acidità equilibrata. Molto amati dagli appassionati che cercano vini autentici dal carattere individuale, annualmente al maso ne vengono prodotte circa 40.000 bottiglie.
Kerner 13.5% - 2012 - 18.50€
Il Kerner è un bianco aromatico dal carattere deciso, di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, con profumo delicato, sapore secco e pieno dai leggeri toni di noce moscata. È indicato per antipasti leggeri, pesce alla griglia e come aperitivo.