Dal #collio Borgo del Tiglio... #borgodeltiglio

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Borgo del Tiglio, Brazzano - Friuli - Italia.


L’azienda nasce nel 1981 per opera di Nicola Manferrari. Produce vino dalle uve ottenute nei tre poderi aziendali situati tutti in collina nell’ambito della denominazione Collio.
Il Collio, una delle migliori zone di vino bianco d’Italia, è una piccola catena collinare di formazione oceanica situata sul lembo più orientale dell’Italia settentrionale. Il terreno ha origine dalla disgregazione degli strati di marna e arenaria che ne costituiscono il sottosuolo. La zona dista non più di 20 km dal Mare Adriatico dal quale la separa una breve pianura, e una trentina di km dalle prime pendici delle Alpi. Ci sono grandi differenze climatiche fra vigneti che guardano le Alpi e quelli che guardano il mare. Differenze esistono anche nel terreno. Dunque è logico aspettarsi un’influenza dell’ambiente sui vini. E’ semplicemente quanto stiamo osservando.

Al fine di evidenziare l’influenza del “terroir”, dal 1982 s’è adottato il metodo di vinificare separatamente l’uva raccolta da ogni parcella di vigneto, memorizzando i dati salienti, seguendone il percorso fino alla bottiglia. Per agevolare ciò, tra il 1992 ed il 1995 le cantine furono ristrutturate completamente e rinnovati i contenitori in modo che a partire dai fusti di legno di 250 litri fatti costruire apposta per noi, passando per le cisterne inox di 250, 500, 1000, fino a 2000 litri, sia sempre possibile travasare un vino da un contenitore ad un altro o assemblare più partite trovando il contenitore della capacità corrispondente. Inoltre la cantina è disposta su quattro altezze consentendo d’effettuare spostamenti di prodotto per gravità, senza usare attrezzature meccaniche, riducendo così le manipolazioni e minimizzando le perdite. In questo modo s’è in grado di vinificare separatamente una partita d’uva e portarla integra in bottiglia a partire da un minimo di 250 litri!

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Grazie alle informazioni ricavate negli anni col metodo esposto, si sta maturando una conoscenza sempre più approfondita dei principali poderi che per sommi capi descriveremo di seguito:
- Podere di Brazzano. Superficie complessiva di ca. 6 ha di cui quattro coltivati a vigneto. Il podere è di proprietà della famiglia da epoche remote (quattro generazioni) e coltivato a vigneto certamente almeno dal ’700. V’è insediato il centro aziendale, un piccolo borgo antico nel quale sono state ricavate le cantine e gli uffici. Esposizione Sud-Ovest, piuttosto caldo. Il terreno è quello tipico del Collio. Molto adatto alla coltivazione dei rossi e dei bianchi autoctoni dei quali esalta la finezza (Tocai, Malvasia). I prodotti ottenuti sono dotati di spiccata eleganza e complessità. Qui vi sono il “cru” di Tocai “Ronco della Chiesa” e il vigneto del “Rosso della Centa”, oltre alla quasi totalità delle vigne di malvasia. Sono stati eliminati chardonnay e sauvignon. - Podere di Ca’ delle Vallade. Superficie complessiva di ca. 5 ha di cui la metà a vigneto. E’ in programma un aumento della superficie coltivata. Podere rilevato fra il 1987 ed il 1989. Esposizione Sud-Est. Molto soleggiato, è situato nella zona più fredda del Collio in quanto sferzato dai venti freddi di Nord-Est. Il terreno povero e a reazione acida consente uno scarso sviluppo della parte aerea. Al momento dell’acquisto, nel podere insistevano diversi vitigni. A seguito dei risultati ottenuti dalle prime vinificazioni s’è deciso di riservarlo alla sola coltivazione di chardonnay, spiantando le altre varietà. Siamo a buon punto con i reimpianti realizzati sulla scorta delle informazioni ottenute osservando il materiale piantato. Quasi tutto lo chardonnay è prodotto in questo podere.
- Podere di Ruttars. Superficie complessiva di ca. 5 ha di cui due e mezzo coltivati a vigneto. Podere acquistato nel 1989. Esposizione Sud-Est, piuttosto fresco. Terreno tipico del Collio con affioramenti calcarei. Molto adatto alle uve bianche aromatiche delle quali esprime a pieno il carattere olfattivo. Conferisce ai vini una spiccata potenza gustativa. Gli autoctoni assumono una notevole potenza che tuttavia va a scapito della finezza e della complessità. Il Tocai qui coltivato in è più adatto agli uvaggi dove l’esuberanza viene stemperata dall’abbinamento con le altre varietà. Il podere è in ristrutturazione. A partire dal 1990 s’è iniziato uno studio per mettere a punto un vino originale di grande personalità, dotato d’un forte carattere aromatico e adatto ad essere abbinato alla tradizionale cucina mediterranea. Un vino dagli aromi caldi e complessi con una forte caratterizzazione. Lo studio è iniziato dalla vinificazione separata dei vitigni presenti procedendo quindi alla loro vinificazione a coppie in tutte le combinazioni possibili nella misura del 50% per varietà. Dopo uno screening iniziale ci si è concentrati sui vini contenenti tocai, sauvignon e riesling renano, in quanto più interessanti alla degustazione. Poi si è lavorato per affinare le tecniche di vinificazione e centrare le percentuali dei diversi vitigni da destinare all’uvaggio. Ora si sta procedendo ad un lavoro di selezione e salvaguardia dei ceppi del sauvignon presente per riprodurre il vigneto in futuro. Attualmente dal vigneto si ottengono lo Studio di Bianco, il cui nome fu scelto per consentire di proporre ad un ristretto pubblico di appassionati le selezioni uscite dai test di vinificazione del programma sopra esposto, e il “Collio”.

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Vinificazione. Borgo del Tiglio produce prevalentemente vino bianco. Ci si propone di ottenere vini dotati di finezza, complessità ed equilibrio, caratterizzati dai luoghi di provenienza delle uve oltre che in grado di maturare bene nel tempo. Si cerca la finezza e la complessità che si ottiene da viti dotate di un buon equilibrio vegetativo. L’equilibrio del vino viene cercato in tutte le fasi di lavorazione, a partire dalla scelta del momento di vendemmia, nella fase di estrazione del mosto (i mosti di uve bianche sono controllati analiticamente durante la pressatura per controllarne l’estrazione), nell’assemblaggio dei mosti e infine nell’assemblaggio dei vini. La complessità viene assicurata anche dall’unione di partite prodotte separatamente con l’obiettivo di accentuarne i caratteri originali. Nella fase di assemblaggio dei vini da destinare alla bottiglia vengono scelte le botticelle che unite consentono d’avvicinarsi di più all’obiettivo cercato. Il prodotto eccedente scartato è destinato a vini della corrispondente categoria più bassa in un sistema a cascata che ha come ultimo anello la vendita del vino come sfuso. Questo sistema consente anche nelle annate meno fortunate di garantire una costanza dello standard qualitativo prefissato, spostando i prodotti dalle categorie più alte a quelle più basse. Tutto il vino di Borgo del Tiglio viene vinificato in fusti di legno francese per lo più da 250 litri.

Collio Friulano 2011 - 26€
Collio “Ronco della Chiesa” 2012 - 42€
Collio Chardonnay 2012 - 26€
Collio Chardonnay “Selezione” 2012 - 42€
Collio Malvasia 2012 - 26€
Collio Malvasia “Selezione” 2011 - 48€
Collio Sauvignon 2011 - 26€
Collio Sauvignon “Selezione” 2011 - 42€

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Francesco Bellei da Bomporto...

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L’ azienda vinicola “Francesco Bellei” di Bomporto (Modena), specializzata e riconosciuta dai critici come un’autentica “perla” per la produzione di spumante metodo classico.

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Metodo Classico Cuvée Brut 2006 12%vol. - 19.00€
Metodo Classico Cuvée Brut Rosè 2007 12,5%vol. - 30.00€
Metodo Classico Cuvée Brut Francesco 2007 12,5%vol. - 32.00€
Metodo Classico Cuvée Brut Blanc des Noirs 2005 12,5%vol. - 32.00€
Metodo Classico di Lambrusco 2011 12%vol. - 14.00€

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Da #barbaresco… Albino Rocca

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Da sempre cerchiamo nel nostro vino la massima espressività, senza scorciatoie enologiche e senza perseguire mode effimere.
Della tecnologia usiamo solo ciò che ci serve a ottenere la massima purezza espressiva, quel legame col territorio che è figlio di una passione sconfinata per la nostra terra e di una esperienza di viticoltori da più di un secolo.

Per fare questo cerchiamo di riportare il vino laddove viene generato: alla terra. I nostri vigneti che si estendono per 23 ettari nelle zone più nobili del Barbaresco (in gran parte a Barbaresco e, in parte minore, a Neive e nella piccola frazione di San Rocco Seno d'Elvio del comune di Alba). Questi sono i luoghi dove nasce la nostra qualità, dove il rispetto per l’ambiente deriva dalla consapevolezza che l’uva, se coltivata in un ambiente sano ed in equilibrio con ciò che lo circonda, è più buona così come il vino che si otterrà. La qualità di un vino è piacevolezza, ma è anche riconoscibilità territoriale, per ottenere questo cerchiamo di intervenire il meno possibile in cantina affidandoci ad un intenso lavoro manuale in vigna.

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Per noi fare vino è la miglior difesa del luogo dove viviamo e lavoriamo, nel fare vino assicuriamo un futuro a questa terra meravigliosa il cui eco primordiale ancora oggi si può sentire nei nostri vini.


Barbaresco Ronchi 2009 - 45€
Barbaresco Ovello “Vigna Loreto”2010 - 42€
Cortese “La Rocca” 2013 - 19€
Dolcetto d’Alba 2013 - 10€


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#trentodoc Cesarini Sforza...

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L’azienda Cesarini Sforza nasce nel 1974 grazie alla volontà di alcuni qualificati Imprenditori del settore vitivinicolo trentino, tra cui spiccano il Conte Lamberto Cesarini Sforza, che diede il nome all’azienda e Giuseppe Andreaus personaggio di rilievo nella produzione di spumante metodo classico. La Cesarini Sforza dedica il suo marchio, l’Aquila, a due delle più nobili e celebri famiglie d’Italia, i Cesarini e gli Sforza, che nel corso dei secoli si sono unificate in una sola casata, nel cui stemma campeggia incontrastato il rapace.

Nei primi anni settanta sotto l’attenta e precisa guida di Giuseppe Andreaus, forte promotore della viticoltura di qualità, la Cesarini Sforza inizia un ambizioso programma di selezione delle migliori zone del Trentino per la produzione di uve chardonnay base spumante, che sfocerà a fine anni novanta nel “progetto viticolo Trentodoc”. Una sapiente ricerca enologica ed una forte passione danno vita nel 1976 al primo spumante Cesarini Sforza elaborato secondo il metodo classico che permetterà all’azienda di farsi conoscere nel mondo delle etichette trentine e nazionali. Nel 1985 verrà lanciato sul mercato un temerario Rosé metodo classico prodotto unicamente con uve di Pinot Nero coltivate sulle colline della Valle di Cembra. La continua ricerca viticola ed enologica a fine anni ottanta porta alla nascita della prima riserva Aquila Reale prodotta utilizzando solo uve Chardonnay coltivate sopra i 500 m. Nel 2001 grazie all’entrata nel Gruppo La Vis, l’Aquila Reale diviene un Crù, creato solo con le uve di Maso Settefontane nel comune di Giovo in Valle di Cembra.

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La Cantina La Vis
forte dei suoi 800 soci per 800 ettari di vigneti permette alla Cesarini Sforza di poter attingere alle migliori uve Chardonnay e Pinot Nero. La selezione dei vigneti viene fatta: in base agli studi di zonazione che la cantina ha effettuato a fine anni novanta. Questo ha concesso agli enologi di potenziare le proprie linee di produzione dando vita al progetto Tridentvm che lega in maniera inscindibile la Cesarini Sforza alla propria città, Trento, ed alla Trentodoc, la doc che racchiude tutti gli spumanti metodo classico. Tridentvm è un progetto viticolo ambizioso dove solo i vigneti di Chardonnay e Pinot nero posti sopra i 450 m e lavorati secondo una viticoltura ecosostenibile possono farne parte. Le zone migliori per la produzione delle uve sono state individuate nella Valle di Cembra, nelle alte colline di Pressano e Sorni, nelle colline sopra la città di Trento, nella zona di Meano Cortesano, nella Valsugana ed infine sulle colline di Besagno. Terreni e microclimi diversi garantiscono quella eterogeneità necessaria alla preparazione delle cuvée di tiraggio che daranno vita a dei grandi millesimi.

Tridentvm-Trento-DOC_product_line_full_photo_col_dxTridentvm-Brut-Rose_product_line_full_photo_col_dxTridentvm-DosaggioZero_product_line_full_photo_col_dxTridentvm-Riserva-Extra-Brut_product_line_full_photo_col_dx

Brut Millesimato 2008 12,5%vol. - 15€
Brut Rosè Millesimato 2007 12,5%vol. - 16€
Dosaggio Zero Millesimato 2009 12,5%vol. - 24€
Extra Brut Riserva Millesimato 2005 12,5%vol. - 23€

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Da #verduno il #pelaverga di Casina Massara.

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A Verduno, la famiglia Burlotto ha radici lontane. Le vicende si intrecciano con quelle della Cascina Massara: 90 ettari di terra da coltivare, con una parte importante, ben 13 ettari, dedicata ai vigneti. A fianco di Andrea, con i passare degli anni, sono cresciuti Carlo, Francesco, Gianbattista, Giacomo e Sergio, a creare una grande famiglia, capace di dedicare impegno, lavoro ed intuizione ad un'azienda che, poco per volta, consolidava le radici ed i frutti. Il centro dell'azienda, anche adesso, è nella Cascina Massara, adagiata in una verde valle dirimpetto alla collina di Monvigliero ed al cocuzzolo dove si erge il paese di Verduno: d'intorno, dopo i prati ed i seminativi, quando la collina cresce di altitudine, le vigne tracciano i loro filari in una geometria impeccabile ed elegante. Nel cuore del paese c'è la cantina, ricavata in ambienti sotterranei in una casa di ottocentesca origine: il silenzio, il buio e la tranquillità accompagnano i vini che si evolvono e maturano, tra botti di legno, vasche d'acciaio e l'affinamento in bottiglia. La vigna e la cantina sono condotte con saggezza, nel rispetto scrupoloso dei metodi sperimentati nel tempo, senza che la tecnologia moderna prenda il sopravvento e offuschi i caratteri originalissimi che l'uva ed il vino traggono dalla terra, dal vitigno, dal clima e dalla mano intelligente dell'uomo. Il mercato italiano e forestiero hanno decretato da tempo la fortuna ed il successo di questi prodotti: uno dopo l'altro attraverso un passaparola che non si esaurisce mai, arrivano nuovi amici del vino e di coloro che lo hanno creato e li accompagnano in un'evoluzione che promette altri risultati positivi.


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Con il Nebbiolo ed il Dolcetto, a Verduno è il vitigno Pelaverga che cerca i maggiori consensi. La sua originalità, la presenza praticamente esclusiva su queste colline lo rendono prezioso ed amato. Nasce così, da un legame che perde le radici nei secoli passati, la Pelaverga di Verduno: un vino rosso dai toni giovanili, ma ricco di un carattere importante. Il suo rosso rubino spiccato prelude ad un profumo che accomuna sentori fruttati a sottili sensazioni speziate. Il sapore, secco, è pieno, intenso ed accattivante. A tavola la sua versatilità lo propone insieme a tanti piatti, dagli antipasti di buona struttura fino ai secondi dotati di eleganza e personalità.
Ogni anno la produzione di Pelaverga di Verduno è di 7 mila bottiglie circa.

Verduno Pelaverga 2011 - 15% vol. - 7.50€


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#barolo Germano Ettore da Serralunga...

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La famiglia Germano è proprietaria dal 1856 di 6 ettari sulla collina della Cerretta, a Serralunga d'Alba, nel cuore della zona del Barolo.
Il bisnonno Francesco, poi con il nonno Alberto, hanno coltivato l'azienda viticola, producendo piccole quantità di vino, ma principalmente vendendo l'uva, mercato predominante all'epoca nella zona.
Ettore, figlio di Alberto, continua l'opera del padre, diventando anche abile innestatore, e comincia a ristrutturare i vigneti dagli anni '50 in poi, usando selezioni massali curate personalmente, con densità comunque non inferiori alle 4000 piante per ettaro, con le classiche varietà locali, Dolcetto, Barbera e Nebbiolo.
Nel 1964 si sposa con Rosanna, ed insieme continuano a lavorare i vigneti, acquistando alcuni appezzamenti confinanti con la proprietà.
Nel 1985, Sergio figlio di Ettore e Rosanna, finita la scuola di enologia ad Alba, comincia a collaborare in famiglia e, dai pochi ettolitri venduti a clienti privati ed amici, si comincia a produrre qualche bottiglia, continuando a vendere una parte dell'uva. In questo periodo vengono acquistati altri piccoli appezzamenti e Sergio esegue il primo impianto di Chardonnay.
Nel 1993 tutta l'uva prodotta viene vinificata. Nel 1995 Sergio ha la possibilità di impiantare un vigneto in Alta Langa, a Cigliè, dove reputa che i vitigni bianchi possano dare risultati interessanti, l'esperimento viene fatto con Riesling Renano, ed ancora Chardonnay. Nel 2001, con la nascita della nuova DOC Alta Langa, spumante metodo classico, viene impiantato un ettaro di Pinot Nero adatto a produrre spumante, con un po' di Chardonnay. Nel 2002 viene acquistato un vecchio vigneto che era di proprietà del bisnonno materno, in Lazzarito, uno dei vigneti storici di Serralunga. Nel 2005 viene acquistato un vigneto, confinante con i vecchi appezzamenti in Cerretta, di circa un ettaro.
Ora l'azienda consta di 10 ettari di vigneto a Serralunga, dove si coltivano esclusivamente varietà di uve rosse, e 5 ettari a Cigliè, dove si coltivano varietà esclusivamente dedicate a produrre vini bianchi.
La gestione oggi è di Sergio e sua moglie Elena, che si occupano della coltivazione dei vigneti, vinificazione e commercializzazione, mantenendo intatta la tradizione ereditata dalla famiglia.

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Altalanga Brut 2010 - 13%vol. - 23.00€

TIPOLOGIA:
Alta Langa DOC, Spumante Metodo Classico
SUPERFICIE:
0.66 ettari
COMPOSIZIONE:
80% Pinot Nero, 20% Chardonnay
ANNO DI IMPIANTO:
2000
CEPPI PER ETTARO:
5.500
ESPOSIZIONE:
Est, altitudine 500 mt. s.l.m.
TERRENO:
medio impasto, calcareo e pietroso
RESA PER ETTARO:
50 hl.
PRODUZIONE MEDIA ANNUA:
3.500 bottiglie
VENDEMMIA:
verso la prima settimana di settembre

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Barbera d’Alba Superiore “Vigna della Madre” 2011 - 14,5%vol. - 18.00€
TIPOLOGIA:
Barbera d’Alba DOC
SUPERFICIE:
1 ettaro
COMPOSIZIONE:
100% Barbera
ANNO DI IMPIANTO:
1978
CEPPI PER ETTARO:
4.500
ESPOSIZIONE:
Sud-Est, altitudine 330-370 mt. s.l.m.
TERRENO:
calcareo
RESA PER ETTARO:
63 hl.
PRODUZIONE MEDIA ANNUA:
9.000 bottiglie
VENDEMMIA:
la vendemmia avviene verso la prima decade di ottobre

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Barolo Serralunga 2009 - 14%vol. - 31.00€
TIPOLOGIA:
Barolo DOCG, Serralunga
SUPERFICIE:
0.9 ettari
COMPOSIZIONE:
100% Nebbiolo
ANNO DI IMPIANTO:
1995-1999
CEPPI PER ETTARO:
5.000
ESPOSIZIONE:
Sud-Est, altitudine 350-400 mt. s.l.m.
TERRENO:
calcareo
RESA PER ETTARO:
48 hl.
PRODUZIONE MEDIA ANNUA:
7.000 bottiglie
VENDEMMIA:
la raccolta si effettua verso la metà di ottobre

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Barolo Prapò 2009 - 14%vol. - 43.00€
TIPOLOGIA:
Barolo DOCG, Prapò
SUPERFICIE:
1 ettaro
COMPOSIZIONE:
100% Nebbiolo
ANNO DI IMPIANTO:
1967
CEPPI PER ETTARO:
3.800
ESPOSIZIONE:
Sud-Est, altitudine 350-370 mt. s.l.m.
TERRENO:
calcareo
RESA PER ETTARO:
50 hl.
PRODUZIONE MEDIA ANNUA:
5.000 bottiglie
VENDEMMIA:
seconda decade di ottobre

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Barolo Ceretta 2009 - 14,5%vol. - 43.00€
TIPOLOGIA:
Barolo DOCG, Cerretta
SUPERFICIE:
2 ettari
COMPOSIZIONE:
100% Nebbiolo
ANNO DI IMPIANTO:
1978
CEPPI PER ETTARO:
4.200
ESPOSIZIONE:
Sud/Sud-Est, quota 350-370 mt. s.l.m.
TERRENO:
molto calcareo
RESA PER ETTARO:
50 hl.
PRODUZIONE MEDIA ANNUA:
12.000 bottiglie
VENDEMMIA:
la vendemmia avviene nella seconda metà di ottobre

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Barolo Lazzarito Riserva 2007 - 14,5%vol. - 60.00€
TIPOLOGIA:
Barolo DOCG, Lazzarito Riserva
SUPERFICIE:
0.70 ettari
COMPOSIZIONE:
100% Nebbiolo
ANNO DI IMPIANTO:
1931
CEPPI PER ETTARO:
6.000
ESPOSIZIONE:
Sud/Sud-Ovest
TERRENO:
calcareo e marnoso con piccole percentuali di sabbia
RESA PER ETTARO:
45 hl.
PRODUZIONE MEDIA ANNUA:
4.500 bottiglie
VENDEMMIA:
metà ottobre

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