Nuovamente disponibili gli #Armagnac Domaine À Lafitte

Direttamente dalla Francia, Domaine À Lafitte…
Bas Armagnac ricaricati ed un nuovo millesimo il 1999...

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Nel susseguirsi delle generazioni e nel passare degli anni, l’abilità ereditata e le innovazioni recenti hanno progressivamente fatto dell’Armagnac « à Lafitte » un Armagnac d’eccellenza, molto apprezzato dagli amatori così come dagli esperti conoscitori.

Dal 1945, gli uomini della famiglia Bachos, André, Gabriel e Pierre si sono succeduti, arricchendo uno dopo l’altro l’opera di una vita. Al termine dei suoi studi agrari, Jean Philippe ha ripreso la gestione familiare, completanto così il savoir-faire della sua famiglia.

Le differenti uve coltivate sono : il Baco, l’ugni Blanc, il Gros-Manseng e il Cabernet-Franc.
Il Domaine non produce in grandi quantità. Tuttavia la fama del suo Armagnac ha oltrepassato le frontiere.


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Domaine « à Lafitte » è un'impresa a gestione familiare locata a Sion, nella regione del Gers, nel cuore della terra dell'Armagnac. « Tre generazioni di maestri appassionati ci hanno trasmesso il loro savoir-faire, il loro amore per la vigna e i segreti della produzione di questa magnifica bevanda. Come loro, noi oggi continuiamo nella ricerca dell'eccellenza, con l'obiettivo di sedurre gli amanti dell'Armagnac attraverso annate d'eccezione. »

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Nuove Annate #Barbaresco #albinorocca

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Da sempre cerchiamo nel nostro vino la massima espressività, senza scorciatoie enologiche e senza perseguire mode effimere.
Della tecnologia usiamo solo ciò che ci serve a ottenere la massima purezza espressiva, quel legame col territorio che è figlio di una passione sconfinata per la nostra terra e di una esperienza di viticoltori da più di un secolo.

Per fare questo cerchiamo di riportare il vino laddove viene generato: alla terra. I nostri vigneti che si estendono per 23 ettari nelle zone più nobili del Barbaresco (in gran parte a Barbaresco e, in parte minore, a Neive e nella piccola frazione di San Rocco Seno d'Elvio del comune di Alba). Questi sono i luoghi dove nasce la nostra qualità, dove il rispetto per l’ambiente deriva dalla consapevolezza che l’uva, se coltivata in un ambiente sano ed in equilibrio con ciò che lo circonda, è più buona così come il vino che si otterrà. La qualità di un vino è piacevolezza, ma è anche riconoscibilità territoriale, per ottenere questo cerchiamo di intervenire il meno possibile in cantina affidandoci ad un intenso lavoro manuale in vigna.

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Per noi fare vino è la miglior difesa del luogo dove viviamo e lavoriamo, nel fare vino assicuriamo un futuro a questa terra meravigliosa il cui eco primordiale ancora oggi si può sentire nei nostri vini.

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#Tenute #Sella #Lessona & #Bramaterra...

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I NOSTRI VINI, ISPIRATI A CLASSICITÀ E TRADIZIONE
Tenute Sella segue uno stile di vinificazione ispirato e guidato da un principio di classicità. La tradizione, mai fine a se stessa, permette ai vini di esprimersi con naturalezza, senza forzature enologiche. La tecnologia, opportunamente e coscientemente presente in cantina, mira alla valorizzazione dei caratteri più puri delle uve e dei terroirs d'origine. Per le fermentazioni, le macerazioni e l’élevage dei vini a base Nebbiolo vengono utilizzati tini e botti grandi di rovere, come vuole la tradizione di questa terra.

Il vitigno principale allevato nei nostri vigneti è il nobile Nebbiolo, che qui, nelle nostre zone, si esprime in tutta la sua delicatezza, finezza ed eleganza. A completare il panorama vitato troviamo Vespolina, Croatina ed Erbaluce, varietà tradizionali nel territorio biellese.

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TRE SECOLI DI STORIA NEL CUORE DELL’ALTO PIEMONTE
Un documento notarile del 1671 attesta che Comino Sella acquisisce vigne in Lessona quale investimento di eccedenze di cassa provenienti dalle attività industriali tessili della famiglia. Tra il XVII e il XIX secolo numerosi atti di compravendita comprovano la volontà dei discendenti della famiglia ad investire in terreni vitati a Lessona.
Tra gli anni '30 e '40 dell'Ottocento Giovanni Giacomo Antonio Sella fece edificare la villa padronale ed i rustici annessi proprio sulla sommità del vigneto allo Zoppo, cru eccellente per esposizione, con ogni probabilità lo stesso già citato in un atto del 1436. Intorno al 1870, nella divisione dell'eredità fra i tre figli di Maurizio Sella, Gaudenzio, Quintino e Giuseppe Venanzio Sella, fu quest'ultimo che rilevò le proprietà di Lessona.

La Famiglia Sella decise di allargare la Tenuta ed investire nel territorio, ancora per la gran parte aspro e selvaggio, di Villa del Bosco per impiantarvi vigneti. Tra il 1882 ed il 1884 Carlo Sella, a nome degli eredi di Giuseppe Venanzio, acquistò progressivamente dal Comune di Villa del Bosco i vari lotti della proprietà “Bramaterra” ed incaricò Don Paolo Antoniotti, sacerdote ed uomo di scienza, di curarne la bonifica. Negli anni 1892-1893, su progetto di Gaudenzio Sella, iniziò la realizzazione della Cascina Bramaterra, il fabbricato rurale che ancora oggi domina la Tenuta.
Pochi anni dopo, all'esordio del XX secolo, le vigne di Bramaterra erano entrate in produzione; il vino che ne veniva prodotto era, finalmente, ed è ancora, “Bramaterra”.

Dopo la morte di Giuseppe Venanzio, bisnonno degli attuali proprietari, la conduzione della vigna fu proseguita dai figli - grandi industriali tessili - e soprattutto dalla moglie Clementina Mosca. 
Dagli anni '30 del Novecento in avanti Venanzio (1901-1990) subentra nella direzione dell'azienda fino alla metà degli anni '80, proseguendo nella direzione dell'eccellenza qualitativa e divenendo parte attiva nel percorso per il conseguimento delle D.O.C. ottenute nel 1976 da Lessona e nel 1979 da Bramaterra.

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LESSONA E BRAMATERRA
Lessona è posta nella fascia centro-orientale della provincia di Biella, nella porzione dell'Alto Piemonte situata sulla riva destra del bacino orografico del fiume Sesia. Il territorio di Lessona occupa una serie di dorsali collinari, protette immediatamente a nord dai primi rilievi prealpini e affacciate a sud sulla pianura. I terreni a vocazione viticola sulle colline sono costituiti essenzialmente da sabbie plioceniche di deposito marino miste qua e là a loess argilloso, mentre nei fondi valle si riscontrano giacimenti di sabbie marine con fossili di conchiglie. Il pH di questi suoli, compreso tra 4.5 e 5.5, li fa classificare tra i terreni più acidi dedicati alla viticoltura nel mondo intero.

La regione del
Bramaterra comprende da ovest a est i comuni di Masserano, Brusnengo, Curino, Roasio, Sostegno, Villa del Bosco e Lozzolo. Situata immediatamente ad est di Lessona, ricopre un'estesa fascia collinare che arriva fino al limite orientale della provincia di Biella, nella porzione dell'Alto Piemonte situata sulla riva destra del bacino orografico del fiume Sesia. Il territorio del Bramaterra occupa la porzione meridionale delle Rive Rosse, un'ampia zona collinare estesa per decine di chilometri, poco antropizzata, per la gran parte ancora dominata da fauna e flora selvatiche, con estesi boschi ricchi di querce, castagni e betulle.

Geologicamente troviamo una corona di 3 differenti isole di porfido quarzifero, roccia lavica poco compatta perché derivata da magmi ricchi di gas, di origine Permiana, cui si affiancano un'isola calcarea (a Sostegno) e estese presenze di sabbie e argille di origine marina (soprattutto nella sezione più a est della denominazione). La Tenuta di Bramaterra in particolare, è ubicata su un blocco di porfido di colore rosso, per la gran parte disgregato dalla prolungata azione degli agenti atmosferici, con qua e là la presenza di depositi argillosi più o meno consistenti.

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Ritornano le Grappe di Antica DIstilleria di Altavilla...

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Correva l'anno 1846, in un paesino del Monferrato, immerso fra i vigneti ed i castelli di quel Piemonte percorso da fermenti politici e non, che di lì a breve sarebbero sfociati nella prima guerra d'indipendenza, un uomo dotato di capacità e di ingegno si interessava ad altri tipi di fermenti. Estratte dal mosto appena svinato le vinacce fragranti ricche di umori alcolici, Filippo Mazzetti dava inizio all'attività distillatoria. Da quel primo fumante alambicco incominciava così a sgorgare quel liquido incolore e cristallino, denso di aroma, che ha nome ''GRAPPA''.

In quel lontano giorno del 1846, non sapeva Filippo Mazzetti di aver piantato un seme da cui sarebbe nato un albero dai molti, vigorosi rami: in quell'albero l'attuale Filippo Mazzetti, terzo in ordine di tempo a portare il nome che fu del trisnonno fondatore, rappresenta la linfa vitale.
Nella distilleria di Altavilla, infatti, egli prosegue coadiuvato dalla moglie e dai figli, l'attività di famiglia, quell'attività tramandata in linea retta di padre in figlio attraverso 160 lunghi anni, che egli, solo fra tutti gli attuali discendenti, ha raccolto e proseguito senza soluzione di continuità, con passione e sapienza, tanto da trasformarla quasi in arte: L'ARTE DEL DISTILLARE


Ogni anno nella distilleria di Altavilla, confluiscono le migliori vinacce della zona, provenienti dalle più prestigiose aziende agricole del Monferrato, che rappresentano il vanto della produzione enoica locale.
Grignolino, Barbera, Freisa, Malvasia, Moscato, Ruchè, Brachetto, Bonarda e Chardonnay sono i vitigni che concorrono, con le loro caratteristiche e peculiarità, a dare origine ad altrettante grappe di mono- vitigno.

Ottenute da vinacce freschissime e distillate con alambicchi di rame a vapore, dopo un attento e scrupoloso scarto di teste e di code, le grappe dell'Antica Distilleria di Altavilla, racchiuse in pregiate botti di rovere di Siavonia ed in barriques di Troncais, consumano così l'ultimo atto di quel processo produttivo, custodito nel tempo, che viene tramandato da 6 generazioni.


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Dalla #valtellina i grandi Nebbioli di #arpepe


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Fondata nel 1984 da nostro padre Arturo Pelizzatti Perego, che vi riversò il prezioso bagaglio di valori e conoscenze ereditato dalla sua famiglia - quattro generazioni di vignaioli che fin dal 1860 avevano prodotto ottimo vino di Valtellina -, oggi ArPePe è una cantina ancora giovane, condotta da giovani e proiettata con entusiasmo verso il futuro.
Eppure, animati dalla stessa passione che ispirò i nostri predecessori, siamo ancora convinti che per offrire la stessa qualità che in passato rese famoso il vino della nostra terra non si possa cedere a mode più o meno passeggere, ma si debbano seguire con scrupolosa dedizione i metodi della tradizione. Per questo, seguiamo con cura in prima persona tutta la filiera produttiva, dall’impianto della vite alla bottiglia.

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Grumello Buon Consiglio 2007 - 42.00€

Solo uva Nebbiolo della migliore zona del Grumello per questo sincero vino di montagna che, grazie alla lavorazione tradizionale, concentra nel bicchiere i tratti più tipici dell’impervio ma generoso territorio valtellinese.
Il sapore vellutato e i profumi intensi, con note floreali, si abbinano felicemente ai piatti della cucina regionale. Servitelo a 15 °C in ballon.
Classificazione: Valtellina Superiore D.O.C.G. Grumello.
Zona di produzione uve: Grumello (Comuni di Sondrio e Montagna in Valtellina).
Uvaggio: Nebbiolo (Chiavennasca) 100 %.
Vinificazione: tradizionale con macerazione delle vinacce per 20/25 giorni.
Affinamento: 4 anni in botti grandi di rovere e castagno, bottiglia.
Caratteristiche organolettiche:
Colore: rosso rubino tendente al granata.
Profumo: complesso, fine, austero, intenso, ricorda la marasca.
Sapore: vellutato, armonico, asciutto, lievemente tannico.


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Sassella Rocce Rosse 2005 - 42.00€

Frutto prezioso dell’ineguagliabile esperienza di cinque generazioni di vitivinicoltori, è l’espressione più fedele ed elegante del cuore della Sassella. Vivo e fresco, accarezza il palato con una sinfonia di aromi armoniosamente equilibrata.
Perfetto con carni rosse e cacciagione, conquista in abbinamento a pesce di grande struttura. Da servire in ballon a 15 °C.
Classificazione: Valtellina Superiore D.O.C.G. Sassella.
Zona di produzione uve: Sassella (Comune di Sondrio).
Uvaggio: Nebbiolo (Chiavennasca) 100 %.
Vinificazione: tradizionale con macerazione delle vinacce per 20/25 giorni.
Affinamento: 4 anni in botti grandi di castagno, bottiglia.
Caratteristiche organolettiche:
Colore: rosso granata con riflessi leggermente aranciati.
Profumo: sottile, etereo, ciliegia e prugna sotto spirito, nocciola, noce moscata, chiodi di garofano, tabacco.
Sapore: asciutto, leggermente tannico, austero, vellutato, elegante, dotato di grande freschezza ed equilibrio.


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Sassella Vigna Regina 2007 - 50.00€

Davvero regale questo vino che porta lo stesso nome del vigneto di provenienza, prezioso come solo il frutto di una lavorazione completamente manuale può essere. Di magnifica essenzialità, in bocca sorprende per pulizia e freschezza e, grazie alla versatilità del Nebbiolo di montagna, consente inediti abbinamenti anche con il pesce: antipasti misti, crostacei, salmone. Si serve a 15 °C in ballon.
Classificazione: Valtellina Superiore D.O.C.G. Sassella.
Zona di produzione uve: Cru, Vigna Regina in zona Sassella (Comune di Sondrio).
Uvaggio: Nebbiolo (Chiavennasca) 100 %.
Vinificazione: tradizionale con macerazione delle vinacce per 20/25 giorni.
Affinamento: 4 anni in botti grandi di rovere e castagno, bottiglia.
Caratteristiche organolettiche:
Colore: rosso rubino tendente al granata.
Profumo: sottile, etereo con sfumature di cuoio e tabacco.
Sapore: austero, vellutato, ricordi di agrumi (pompelmo rosa, bergamotto)


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Sassella Ultimi Raggi 2005 - 50.00€

Prodotto con grappoli lasciati leggermente appassire in pianta e raccolti ad autunno inoltrato, spesso dopo le prime nevicate, ha profumi complessi e seducenti, un gusto caldo e avvolgente.
Ottimo vino da meditazione, si esalta se abbinato a carni rosse, anche alla griglia, selvaggina, formaggi di media e lunga stagionatura. Da degustare a 16 °C in ballon.
Classificazione: Valtellina Superiore D.O.C.G. Sassella (vendemmia tardiva).
Zona di produzione uve: Sassella (Comune di Sondrio).
Uvaggio: Nebbiolo (Chiavennasca) 100%.
Vinificazione: tradizionale con macerazione delle vinacce per 20/25 giorni.
Affinamento: 12 mesi in tonneaux di rovere non tostato, bottiglia.
Caratteristiche organolettiche:
Colore: rosso rubino intenso.
Profumo: molto fruttato con ricordi di fragola, lampone e ciliegia, note di spezie dolci.
Sapore: complesso, intenso, asciutto e leggermente tannico.


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Inferno Fiamme Antiche 2011 - 30.00€

Il segreto di questo vino prestigioso risiede nella perfetta maturazione delle uve, frutto della particolare esposizione al sole dei vigneti e delle alte temperature di cui beneficiano. I grappoli da cui si ottiene, infatti, provengono esclusivamente dalle "infuocate" terrazze che la nostra azienda possiede sui ripidi e assolati pendii del Comune di Poggiridenti. Si serve in ballon a 15°C.
Classificazione: Valtellina Superiore D.O.C.G. Inferno.
Zona di produzione uve: Inferno (Comune di Poggiridenti).
Uvaggio: Nebbiolo (Chiavennasca) 100%.
Vinificazione: tradizionale con macerazione delle vinacce per 15/18 giorni.
Affinamento: 2 anni in tonneaux di rovere, bottiglia.
Caratteristiche organolettiche:
Colore: rosso rubino intenso.
Profumo: intenso, frutta matura, pepe nero, cannella.
Sapore: vino dal carattere giovane, molto fruttato e armonico.

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Dopo l'estate. Annate nuove per Rocche dei Manzoni...

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Potature corte, diradamento dei grappoli, rese bassissime.

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Il Podere Rocche dei Manzoni nasce per volontà’ di Valentino Migliorini e della moglie Jolanda, che nel 1974 decidono di acquistare in località Manzoni Soprani a Monforte d’Alba una vecchia cascina del 1700 circondata da splendidi vigneti in eccellente posizione. Così’ ha inizio l’avventura che avrebbe portato alla creazione di una delle più’ belle e autorevoli realtà’ vitivinicole di Langa. Nei primi anni di attività’ la produzione era quella dei vitigni tradizionali del loco, Dolcetto d’Alba, Barbera d’alba e Barolo. Ma Valentino da grande innovatore quale si e’ dimostrato, credendo profondamente nelle potenzialità’ del territorio sperimenta nuovi vitigni e nuove tecniche di vinificazione, dando alla luce nuovi prodotti da affiancare a quelli esistenti. Ha così inizio quello che a noi piace chiamare “matrimonio perfetto” tra tradizione ed innovazione. Nasce così’ nel 1976 il “Bricco Manzoni” primo assemblaggio prodotto in Langa con l’ottanta percento di nebbiolo e il venti percento di barbera. Nel 1978 vede la luce il Valentino Brut “Riserva Elena”, uno spumante metodo classico da uve chardonnay e pinot nero e nello stesso anno arrivano in cantina le prime 300 barriques; esperienza che segna la personalità’ dei vini aziendali in quanto dall’anno 1982 la vinificazione di tutti i prodotti avviene in piccoli fusti di rovere. Con il passare del tempo le cantine vengono ampliate arrivando ad avere locali separati in base alla lavorazione e tutti dotati di controlli termici. Nel fare questo e’ stato tenuto conto delle architetture tradizionali del territorio creando un’integrazione tra paesaggio e strutture rurali. L’alta qualità’ dei prodotti è garantita non solo da meticolose vinificazioni e continue ricerche di miglioramento, ma anche da un lavoro certosino eseguito in vigna, attuando potature corte e diradamento dei grappoli all’insegna di rese bassissime.

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LANGHE ROSSO “BRICCO MANZONI” 2010 - 29.00€
BARBERA D’ALBA Superiore SORITO MOSCONI" 2009 - 25.00€
BARBERA D’ALBA "LA CRESTA" 2013 - 16.00€
BAROLO 2011 - 35.00€
BRUT RISERVA ELENA 2011 - 18.00€
BRUT ZERO ROSE’ 2011 - 39.00€
BRUT ZERO 2004 - 39.00€

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