#Antonelli dall'Umbria, #Sagrantino & C.

anto987

Antonelli San Marco è un’azienda vitivinicola di 170 ettari in un corpus unico al centro della zona Docg Montefalco con una grande storia alle spalle, una grande passione tramandata per questo territorio e una grande cura della qualità dei prodotti.
Da anni ha intrapreso un percorso di ricerca e miglioramento continuo dalla vite fino alla bottiglia secondo uno stile che è volto alla tipicità e all’equilibrio, alla bevibilità e all’eleganza, più che alla potenza, con estrazioni delicate e un uso moderato del legno...

Le origini della tenuta si perdono nella storia. Alcuni documenti medievali ricordano “San Marco de Corticellis” come corte agricola longobarda, in una delle aree più vocate alla coltivazione della vite e dell’olivo.
Dal
XIII al XIX secolo la tenuta è appartenuta al Vescovo di Spoleto (i confini attuali sono quasi gli stessi di quelli descritti in un documento del XIII secolo, conservato all’archivio vescovile).
Nel
1881 Francesco Antonelli, avvocato di Spoleto, acquistò la proprietà. Ha inizio una radicale opera di trasformazione e ammodernamento degli impianti e delle colture: in una relazione del 1899 si parla già di vigneti con 5.000 ceppi per ettaro, così come della profonda trasformazione delle condizioni di vita dei coloni, «perchè la sinità loro, la facilità e comodità di soddisfare alle esigenze domestiche li rende più adatti e alacri nei lavori, e li affeziona al fondo...». Ed è con questa filosofia che l’Azienda è arrivata nel 1979 ad intraprendere l’attività di imbottigliamento dei vini.

Acquista i prodotti di Antonelli San Marco sul nostro negozio online...


trebbiano_1
Trebbiano Spoletino

Varietà: Trebbiano Spoletino 100%, nostra selezione massale delle vecchie viti di Trebbiano Spoletino maritate con aceri.
Prima annata di produzione: 2007
Vigneti: E’ un vigneto situato in collina, a circa altitudine 350 metri s.l.m.; esposizione ovest.
Vendemmia: uve raccolte a maturazione avanzata (metà ottobre) in cassette.
Vinificazione: Macerazione pellicolare, pressatura soffice, chiarifica statica a freddo; fermentazione in botti da 25 hl di rovere francese alla temperatura di 20 gradi.
Affinamento: In botti da 25 hl per 9 mesi; quindi in bottiglia per 3 mesi.
Degustazione: Giallo paglierino intenso tendente all’oro; riflessi verdolini. Impatto olfattivo di grande intensità e persistenza, fruttato e floreale; si riconoscono fiori di mandorlo, biancospino, frutta tropicale, cedro; finale leggermente speziato. Al palato è secco, caldo e morbido. La grande struttura acida, tipica del Trebbiano Spoletino, si fonde in un perfetto e sorprendente equilibrio con gli altri elementi. Ottime la persistenza e la corrispondenza gusto-olfattiva.
Abbinamenti: Accompagna salumi nobili quali prosciutto crudo e culatello, terrine e carpacci. Si serve con primi di struttura a base di pesce; spaghetti alla carbonara, risotto allo zafferano. Si propone con secondi elaborati quali pesce in umido, roast-beef alla inglese. Infine, con formaggi saporiti a pasta semidura stagionati.


grechetto_1
Grechetto Colli Martani

Varietà: Grechetto 100%
Resa per ettaro: 60 hl / ha; 2 kg uva / pianta.
Vendemmia: terza settimana di settembre.
Vinificazione: illimpidimento naturale, poi fermentazione alla temperatura di 18 gradi. Permanenza prolungata sui lieviti (90 giorni) al termine della fermentazione.
Affinamento: in serbatoi di acciaio, poi 3 mesi in bottiglia
Degustazione: di colore giallo paglierino con riflessi verdi. Si apre all’olfatto con eleganza:fresco,fruttato e floreale con note di pesca, mandorlo e biancospino. Al gusto è armonico e caldo per la buona spinta alcolica.
Abbinamenti: antipasti e primi piatti. Zuppe e minestre di legumi e cereali, torte rustiche, grigliate di pesce e carni bianche, formaggi freschi e salumi speziati.

dddsdfew014
Sagrantino di Montefalco

Varietà: Sagrantino 100%
Prima annata di produzione: 1981
Resa per ettaro: 40 hl / ha; 1,4 kg di uva per pianta.
Vendemmia nella seconda settimana di ottobre, con raccolta manuale delle uve, in cassette, cernita finale.
Vinificazione per caduta; fermentazione sulle bucce per 15-20 gg alla temperatura di 25 gradi; Fermentazione malolattica svolta. Illimpidimento spontaneo senza filtrazione.
Affinamento prima in carati da 500 litri di rovere a leggera tostatura per 6 mesi, poi in botti di rovere da 25 hl per 12 mesi; assemblaggio e illimpidimento in vasche in cemento per 3 mesi; in bottiglia per almeno 12 mesi.
Degustazione: colore rosso rubino, brillante. Olfatto ricco e potente,etereo e complesso. Caratterizzato da eleganti toni fruttati con note di mora e prugna e sottili sentori di legno dolce. Al palato è elegante e caldo con frutta rossa e tannini di buona finezza in chiusura.
Vino che si esprime al meglio con un lungo invecchiamento.
Abbinamenti: accompagna grigliate ed arrosti, carni rosse brasate o stufate, cacciagione e formaggi a pasta dura stravecchi.
Temperatura di servizio: 18°C
Disponibile nei formati: 0,375 litri – 0,75 litri – 1,5 litri astuccio in legno –  3 litri astuccio in legno.

Comments

Ritornano i #Cognac di Raymond Ragnaud...

zz
Cognac Grande Champagne ottenuto dalla lavorazione a 70° e successivamente invecchia molti anni in barilotti di quercia. Qui, nel cuore del legno, il cognac invecchia e si trasforma, un colore ambrato tenue con una finezza e un'eleganza incomparabili. Tonalità dorata, indennità ed odore sublimi. Sia il bouquet che il gusto sono caratteristici del Grande Champagne.

prodotti.200x200.CR40_21601prodotti.200x200.CR80_23041prodotti.200x200.CR150_23411prodotti.200x200.CR250_15811

Acquista i prodotti di Raymond Ragnaud sul nostro negozio online...

Comments

Dal #Roero nuove annate per #Hilberg #Pasquero

Schermata 2011-09-21 a 00.35.30
Azienda Agricola Hilberg Pasquero
Priocca - Roero

L’azienda agricola di casa Pasquero si installa a Bricco Gatti, in cima ad una collina fin dai primi anni del 900. In linea con lo spirito contadino locale la famiglia Tarabra-Pasquero coltiva i terreni di proprietà con colture miste ed una parcellizzazione del terreno molto elevata. Il tutto bastava ai tempi per il dignitoso sostentamento di una famiglia agreste.
Prima Tarabra e poi Maggiorino, portano avanti una vita dignitosa fatta di sfide quotidiane e in simbiosi con la natura. Pinin, ritenuto uno dei saggi del paese, è ricordato per la sua alta statura anche morale e la sua mentalità di ampie vedute. Maggiorino è un grande appassionato di cavalli, e oltre a quelli da traino per il lavoro agreste coltiva la sua passione per quelli da calesse e pony per i suoi bambini.
La vera anima dell’azienda però rimane, come spesso accade Clementina, figlia di Pinin e moglie di Maggiorino, lei struttura ed educa l’intero nucleo famigliare ed ancora oggi segue, ormai con occhio rassicurato il lavoro svolto dal figlio Michelangelo.

Michelangelo, per gli amici Miklo, si interessa da sempre al lavoro in casa e in campagna. Ultimo di sei fratelli, dopo aver terminato gli studi in agraria con specializzazione in cura e difesa delle piante, si orienta verso il lavoro a casa, con particolare attenzione per il Biologico.
Proprio l’interesse condiviso con alcuni amici, compagni universitari, per le culture Biologiche lo porta a prendere in considerazione altre realtà quali quella Svedese e Tedesca, da sempre ‘avanti’ nell’approccio sistematico a questa pratica di coltivazione.
Grazie alla sua passione incontra Annette (Hilberg), e loro, divertiti, amano sottolineare che questo è avvenuto in un campo di fagioli e non su di una spiaggia sotto gli ombrelloni.
Annette prende una coraggiosa scelta, lasciando il suo sicuro lavoro da infermiera professionale e buttandosi a fondo verso una nuova passione, per i prodotti biologici e l’agricoltura nel basso Piemonte.
L’approccio iniziale dei Piemontesi nei confronti di una ‘straniera’ non è stato semplice, ma dopo aver lavorato al loro fianco nei duri inverni, e nelle caldi estati, e dopo aver imparato il piemontese (patois locale) riesce a farsi ben volere e apprezzare da tutti.

Insieme, Miklo e Annette crescono tre figli (Nicola, Aline e Nils), oltre a coltivare, sedani, porri, pomodori, peperoni, cetrioli, zucche, mais, grano, borlotti, conigli, oche, galline, mucche, maiali, cavalli, e naturalmente viti.

La passione per i vino è sempre più forte, e il mercato del biologico non consente ancora di sviluppare come vorrebbero la loro dimensione. Lasciano cosi lentamente l’orticultura, e gli animali che scaldavano le stalle, per dedicarsi a pieno alla viticoltura.
Sempre sotto i dettami del biologico e della simbiosi armoniosa con la natura iniziano a trasformare quello che era un prodotto per pochi amici di famiglia, un prodotto genuino e semplice, in un prodotto genuino e più ricercato e strutturato.

Il contatto diretto di Miklo con la scuola enologica albese e con l’Università di Torino gli permettono di fare passi notevoli in un tempo relativamente breve, e poi tutto sommato lui le sue vigne le conosce a memoria, e sa come trattarle per ottenerne il meglio.
Nasce cosi nel 94 la prima vera annata dei vini Hilberg – Pasquero, annata ormai introvabile…. Che loro stessi (stupidamente) non hanno più in cantina… se siete dunque di quei fortunati ad averne alcune bottiglie, non esitate a venirle a gustare in cantina… (cosi potremo spiegarvi il come e il perché di alcune peculiarità di quelle annate) e soprattutto assaggiarla ancora un’ultima volta.

Schermata 2011-09-21 a 00.36.32


Acquista i prodotti di Hilberg-Pasquero sul nostro negozio online...

Comments

Cà dei Conti dalla #Valpolicella le nuove annate...


cadeiconti-logo-300x48

EI2Ul9xukhN9pXPwpr7tkGwAEGoALgi2CPS2Ezmnh0M


Una lunga storia d’amore.

A Tregnago, in Val d’Illasi, nel territorio DOC Valpolicella, la famiglia Rancan vive e lavora la terra da centinaia d’anni. I primi documenti datano la proprietà di appezzamenti ai piedi del Monte Precastio già dal 1700; la tenuta Cà dei Conti. Angelo e Vittorio Rancan, dagli anni 40 fino al 2007, conferivano le proprie uve alla cantina sociale, ma negli ultini anni Vittorio cominciò a vinificare in proprio le sue uve.

Quando si ritirò, i due figli più giovani, Renzo e Loredana, vollero continuare a coltivare i loro terreni. Nasce nel 2007 l’Azienda Agricola Cà dei Conti. Nel 2009, grazie ad un incontro nato per “simpatia”, entra in cantina l’enologo Fabio Melotto, e con l’aiuto di Eugenio, già coltivatore di grande esperienza, comincia l’appassionate fase dell’inizio.

Comincia il lavoro in vigna, la sistemazione delle piante più vecchie, alcune anche di 50/60 anni, poi l’impianto di nuove viti, con sesti d’impianto più fitti, per ottenere poco frutto di grande qualità. Si riprende l’impianto di vecchie varietà, poco produttive ma di valore, come la Croatina e l’Oseleta e un attento e parsimonioso uso dei trattamenti, nel massimo rispetto del territorio. Le prime produzioni, 2009 e 2010, hanno confermato che questa è la strada giusta, in salita e un po’ difficile, come le colline di Tregnago, ma di grande bellezza.

10469148_641902495899493_4593777176434617587_oCa_Dei_Conti_GarganegaCa_Dei_Conti_La_Roara-700x700

Acquista i prodotti di Cà dei Conti sul nostro negozio online...

Comments