Cà dei Conti, Amarone & Valpolicella...
Una lunga storia d’amore.
A Tregnago, in Val d’Illasi, nel territorio DOC Valpolicella, la famiglia Rancan vive e lavora la terra da centinaia d’anni. I primi documenti datano la proprietà di appezzamenti ai piedi del Monte Precastio già dal 1700; la tenuta Cà dei Conti. Angelo e Vittorio Rancan, dagli anni 40 fino al 2007, conferivano le proprie uve alla cantina sociale, ma negli ultini anni Vittorio cominciò a vinificare in proprio le sue uve.
Quando si ritirò, i due figli più giovani, Renzo e Loredana, vollero continuare a coltivare i loro terreni. Nasce nel 2007 l’Azienda Agricola Cà dei Conti. Nel 2009, grazie ad un incontro nato per “simpatia”, entra in cantina l’enologo Fabio Melotto, e con l’aiuto di Eugenio, già coltivatore di grande esperienza, comincia l’appassionate fase dell’inizio.
Comincia il lavoro in vigna, la sistemazione delle piante più vecchie, alcune anche di 50/60 anni, poi l’impianto di nuove viti, con sesti d’impianto più fitti, per ottenere poco frutto di grande qualità. Si riprende l’impianto di vecchie varietà, poco produttive ma di valore, come la Croatina e l’Oseleta e un attento e parsimonioso uso dei trattamenti, nel massimo rispetto del territorio. Le prime produzioni, 2009 e 2010, hanno confermato che questa è la strada giusta, in salita e un po’ difficile, come le colline di Tregnago, ma di grande bellezza.
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Villa Terlina, Torna la #Barbera di Agliano Terme…
Villa Terlina si estende, con i suoi 7 ettari a corpo unico, nella zona collinare sud-est di Agliano Terme, nel cuore del Piemonte, regione famosa per i suoi grandi vini.
Il sollevamento geologico del Miocene ha creato un terroir molto particolare, che si riflette sulle caratteristiche dei vini. I suoli marnoso-calcarei in superficie riposano su uno strato di roccia gessosa cristallina. Questa struttura del terreno genera un regolazione idrica ottimale e nello stesso tempo è alla base dell’originalità dei vini di Villa Terlina: strutturati, minerali, eleganti, con un’ampia gamma aromatica e gustativa.
I vitigni coltivati sono strettamente autoctoni: Barbera, Nebbiolo e Uvalino. I vigneti hanno una densità d’impianto elevata e un’età media superiore ai trent’anni. La gestione è sempre ragionata ed eminentemente ecologica: vengono applicati metodi tradizionali e biodinamici secondo le esigenze delle singole parcelle.
Come per la cura del vigneto si ricerca l’espressione del terroir e si adattano vinificazione e affinamento al carattere della vendemmia.
Gli interventi umani sono ridotti al minimo, i vini non sono chiarificati né filtrati.
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Le caratteristiche principali del Gradale sono la sua struttura ampia e morbida e la tipica dolcezza di frutta rossa integrata da note speziate. Un vino che si apre con una certa facilità, potendo essere bevuto giovane, ma che evolve con il tempo aumentando di complessità.
Vitigno: Barbera 100%
Vigneti: Anno di impianto: 1975
Densità: 4.800 piante/ha
Suolo: marne calcareo-argillose
Produzione massima: 60 q.li/ha
Vinificazione: macerazione lunga, mediamente 21 giorni
Affinamento: variabile da 12 a 16 mesi in barriques, 6 mesi in bottiglia
Gradazione alcolica: max. 14.5% vol.
Produzione: 18.000 bottiglie
Invecchiamento: secondo la nostra esperienza 10 anni
Temperatura di degustazione: min. 18° C max. 20°C
Bicchiere consigliato: tipo Hermitage
Accostamenti: piatti tipici della cucina Piemontese, carni rosse, formaggi. I nostri clienti ci segnalano che il Gradale è adatto ad accompagnare anche la cucina internazionale, compresa quella orientale ricca di spezie
Barbera d'Asti "Gradale" 2011 14,5% vol. - 14.00 €
Il Monsicuro è un vino che rispecchia un particolare terroir. Proviene da vecchie vigne di selezione massale innestate su Rupestris e in parte franche di piede. Il suolo marnoso–gessoso conferisce una nota minerale caratteristica e costante nelle annate. Un vino talora giudicato atipico nella sua originalità e complessità, che richiede un paziente invecchiamento in bottiglia per giungere alla perfetta fusione delle sue componenti aromatiche e strutturali.
Vitigno: Barbera 100%
Vigneti: Anno di impianto: 1930-1955
Densità: 10.000-8.000 piante/ha
Suolo: marne calcaree su marne argillose intercalate da gesso cristallino
Produzione massima: 30 q.li/ha
Vinificazione: macerazione lunga, mediamente 21 giorni
Affinamento: variabile da 12 a 24 mesi in barriques, 12 mesi in bottiglia
Gradazione alcolica: max. 14.5% vol.
Produzione: 6.000 bottiglie
Invecchiamento: oltre 15 anni
Temperatura di degustazione: min. 18° C max. 20°C
Bicchiere consigliato: tipo Bourgogne
Accostamenti: carni rosse, selvaggina, formaggi stagionati
Barbera d'Asti Monsicuro 2011 14,5% vol. - 23.00 €
#Barale Fratelli da #Barolo… Nuove Annate!
L'Azienda Agricola Barale Fratelli affonda le sue radici nel lontano 1870 quando Francesco Barale, già proprietario di vigneti in Barolo zone Castellero, Costa di Rose e Preda ed in Monforte zona Bussia ( lo rivelano ancora antichi estratti di mappe dei terreni ) iniziava la produzione dei ben noti vini delle Langhe ed in particolare quella del Barolo.
SERGIO BARALE , l'attuale proprietario, segue con meticolosa cura l'avvicendarsi delle vari fasi colturali dei 20 ettari di vigneti situati sulle più storiche colline delle Langhe. La nostra è una terra ondulata di dolci e pittoreschi pendii su cui torreggiano antichi castelli a guardia di piccoli borghi contadini. Ma è nel sottosuolo, che emerse dal mare milioni di anni fa durante il Miocene, che sono custoditi gelosamente i preziosi microelementi che rendono i nostri vini unici al mondo, seppur tanto vari di sfumature e curiosità da collina a collina.
La qualità del vino si ottiene in vigna: è questa la filosofia che guida la nostra Azienda, non solo nelle annate piene di sole, in cui è facile produrre grandi vini, ma anche quando l'inclemenza del clima ci costringe ad assidui lavori manuali di potatura verde e diradamento dei grappoli che, mediante produzioni molto basse, consentono al viticoltore capace di avere un buon raccolto.
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Da Serralunga, ritorna Sergio Germano...
La famiglia Germano è proprietaria dal 1856 di 6 ettari sulla collina della Cerretta, a Serralunga d'Alba, nel cuore della zona del Barolo.
Il bisnonno Francesco, poi con il nonno Alberto, hanno coltivato l'azienda viticola, producendo piccole quantità di vino, ma principalmente vendendo l'uva, mercato predominante all'epoca nella zona.
Ettore, figlio di Alberto, continua l'opera del padre, diventando anche abile innestatore, e comincia a ristrutturare i vigneti dagli anni '50 in poi, usando selezioni massali curate personalmente, con densità comunque non inferiori alle 4000 piante per ettaro, con le classiche varietà locali, Dolcetto, Barbera e Nebbiolo.
Nel 1964 si sposa con Rosanna, ed insieme continuano a lavorare i vigneti, acquistando alcuni appezzamenti confinanti con la proprietà.
Nel 1985, Sergio figlio di Ettore e Rosanna, finita la scuola di enologia ad Alba, comincia a collaborare in famiglia e, dai pochi ettolitri venduti a clienti privati ed amici, si comincia a produrre qualche bottiglia, continuando a vendere una parte dell'uva. In questo periodo vengono acquistati altri piccoli appezzamenti e Sergio esegue il primo impianto di Chardonnay.
Nel 1993 tutta l'uva prodotta viene vinificata. Nel 1995 Sergio ha la possibilità di impiantare un vigneto in Alta Langa, a Cigliè, dove reputa che i vitigni bianchi possano dare risultati interessanti, l'esperimento viene fatto con Riesling Renano, ed ancora Chardonnay. Nel 2001, con la nascita della nuova DOC Alta Langa, spumante metodo classico, viene impiantato un ettaro di Pinot Nero adatto a produrre spumante, con un po' di Chardonnay. Nel 2002 viene acquistato un vecchio vigneto che era di proprietà del bisnonno materno, in Lazzarito, uno dei vigneti storici di Serralunga. Nel 2005 viene acquistato un vigneto, confinante con i vecchi appezzamenti in Cerretta, di circa un ettaro.
Ora l'azienda consta di 10 ettari di vigneto a Serralunga, dove si coltivano esclusivamente varietà di uve rosse, e 5 ettari a Cigliè, dove si coltivano varietà esclusivamente dedicate a produrre vini bianchi.
La gestione oggi è di Sergio e sua moglie Elena, che si occupano della coltivazione dei vigneti, vinificazione e commercializzazione, mantenendo intatta la tradizione ereditata dalla famiglia.
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Altalanga Brut 2013 - 12%vol. - 23.00€
TIPOLOGIA: Alta Langa DOC, Spumante Metodo Classico
SUPERFICIE: 0.66 ettari
COMPOSIZIONE: 80% Pinot Nero, 20% Chardonnay
ANNO DI IMPIANTO: 2000
CEPPI PER ETTARO: 5.500
ESPOSIZIONE: Est, altitudine 500 mt. s.l.m.
TERRENO: medio impasto, calcareo e pietroso
RESA PER ETTARO: 50 hl.
PRODUZIONE MEDIA ANNUA: 3.500 bottiglie
VENDEMMIA: verso la prima settimana di settembre
Langhe Riesling “Hérzu” 2015 - 14%vol. - 19.00€
TIPOLOGIA: Langhe DOC, Riesling
SUPERFICIE: 2 ettari
COMPOSIZIONE: 100% Riesling Renano
ANNO DI IMPIANTO: 1995 - 1998 - 2004
CEPPI PER ETTARO: 5.500
ESPOSIZIONE: Sud-Est ,altitudine 500-550 mt. s.l.m.
TERRENO: limoso, calcareo e pietroso
RESA PER ETTARO: 50 hl.
PRODUZIONE MEDIA ANNUA: 13.000 bottiglie
VENDEMMIA: la vendemmia avviene verso inizio ottobre
Barbera d’Alba Superiore “Vigna della Madre” 2012 - 14,5%vol. - 18.00€
TIPOLOGIA: Barbera d’Alba DOC
SUPERFICIE: 1 ettaro
COMPOSIZIONE: 100% Barbera
ANNO DI IMPIANTO: 1978
CEPPI PER ETTARO: 4.500
ESPOSIZIONE: Sud-Est, altitudine 330-370 mt. s.l.m.
TERRENO: calcareo
RESA PER ETTARO: 63 hl.
PRODUZIONE MEDIA ANNUA: 9.000 bottiglie
VENDEMMIA: la vendemmia avviene verso la prima decade di ottobre
Barolo Serralunga 2011 - 14%vol. - 31.00€
TIPOLOGIA: Barolo DOCG, Serralunga
SUPERFICIE: 0.9 ettari
COMPOSIZIONE: 100% Nebbiolo
ANNO DI IMPIANTO: 1995-1999
CEPPI PER ETTARO: 5.000
ESPOSIZIONE: Sud-Est, altitudine 350-400 mt. s.l.m.
TERRENO: calcareo
RESA PER ETTARO: 48 hl.
PRODUZIONE MEDIA ANNUA: 7.000 bottiglie
VENDEMMIA: la raccolta si effettua verso la metà di ottobre
Barolo Prapò 2011 - 15%vol. - 43.00€
TIPOLOGIA: Barolo DOCG, Prapò
SUPERFICIE: 1 ettaro
COMPOSIZIONE: 100% Nebbiolo
ANNO DI IMPIANTO: 1967
CEPPI PER ETTARO: 3.800
ESPOSIZIONE: Sud-Est, altitudine 350-370 mt. s.l.m.
TERRENO: calcareo
RESA PER ETTARO: 50 hl.
PRODUZIONE MEDIA ANNUA: 5.000 bottiglie
VENDEMMIA: seconda decade di ottobre
Barolo Ceretta 2011 - 43.00€
TIPOLOGIA: Barolo DOCG, Cerretta
SUPERFICIE: 2 ettari
COMPOSIZIONE: 100% Nebbiolo
ANNO DI IMPIANTO: 1978
CEPPI PER ETTARO: 4.200
ESPOSIZIONE: Sud/Sud-Est, quota 350-370 mt. s.l.m.
TERRENO: molto calcareo
RESA PER ETTARO: 50 hl.
PRODUZIONE MEDIA ANNUA: 12.000 bottiglie
VENDEMMIA: la vendemmia avviene nella seconda metà di ottobre
#Gulfi dalla Sicilia… Nuove annate.
Il territorio in cui lavoriamo vanta da oltre 2000 anni la presenza della vite.
Non abbiamo inventato niente che già non esisteva. Niente che da almeno duemila anni non venisse fatto. Abbiamo solo dovuto adattare al nostro tempo l’operosità dei nostri Padri, la cultura dei nostri Avi. Abbiamo ricevuto in prestito un territorio, che dobbiamo rispettare perché è il nostro futuro e il futuro dei nostri figli. Quello che ci hanno insegnato i nostri Padri dobbiamo trasmetterlo ai nostri figli. Il territorio è il nostro capitale, lasciatoci in prestito, che non dobbiamo consumare, intaccare o peggio distruggere, ma migliorare. Possiamo, dobbiamo goderne solo i frutti, con intelligenza, con rispetto.
Probabilmente tra cento anni i nostri vini rappresenteranno ancora la vera espressione del nostro territorio, come lo sono oggi e come lo sono sempre stati.
Una civiltà che si rispetti, oltre ad un territorio deve avere una cultura che la identifichi, l’accomuni, nel tempo e attraverso i tempi. Un tassello di un mosaico da solo non rappresenta niente. E’ solo nella giusta posizione nel mosaico, insieme a tanti altri tasselli, che può diventare una grande opera d’arte, capace di resistere e valorizzarsi nel tempo.
I nostri vini sono vera espressione del territorio da cui provengono. Non vogliono essere esclusivamente né i vini del produttore né i vini dell’enologo.
La ricerca dell’armonia, dell’equilibrio nel vigneto ed in cantina da parte dell’uomo impone una conoscenza profonda dell’ambiente in cui si opera. Il viticoltore e l’enologo non possono essere due figure separate, stagne, ma entrambe devono essere complementari e far parte del territorio in cui operano, in modo da poter meglio comprendere ed interpretare la vigna, i vitigni, la cultura vitivinicola del territorio. E’ essenziale spendere tanto tempo nella ricerca delle ragioni, del perché in un ambiente si è prodotto un tipo di vino anziché un altro o coltivato da sempre un tipo di vitigno e non altri.
Il nostro lavoro è motivato da forte passione, tramandata da padre in figlio, e condivisione dei valori in cui crediamo.
Bisognerebbe riflettere molto sul fatto che le scelte di oggi avranno effetti futuri. Chi oggi impianta un vigneto deve fare una scelta definitiva: molto probabilmente lascerà la vigna e i vitigni che ha deciso di impiantarvi in eredità ai propri figli, quindi le sue scelte non possono dipendere da “mode commerciali”, da considerazioni superficiali fatte dall’esperto o dal tecnico “di passaggio” nella propria azienda. I suoi sforzi, l’azienda che fonderà, i vigneti che impianterà, dovranno essere in grado di garantire una continuità alla generazione successiva, che sarà quella che appieno usufruirà dei frutti e dell’impegno profuso oggi.
Il nostro intervento in cantina si riduce semplicemente al rispetto di quanto prodotto dalla natura.
Il valore aggiunto che fa del vino un prodotto agricolo diverso rispetto agli altri prodotti della terra è il suo legame culturale con il territorio in cui viene prodotto. E’ per questo che un vino, quando è vera espressione del territorio e della cultura degli uomini che lo producono, non dipende da una sola persona, ma da una civiltà.
Cantina della Volta, Metodo Classico di #Lambrusco
La Cantina della Volta nasce nel 2010 per iniziativa di un gruppo di amici appassionati di vino che hanno chiesto a Christian Bellei di condividere un nuovo progetto nel settore vinicolo: dare continuità alla produzioni di vini del territorio modenese secondo il Metodo Classico, ampiamente utilizzato in Francia, meglio noto come Metodo Champenoise, cioè quello della fermentazione naturale in bottiglia.
Christian Bellei rappresenta la quarta generazione di imprenditori vinicoli a Bomporto di Modena. L’attività fu iniziata dal bisnonno Francesco Bellei nel 1920 ed in seguito ereditata dal padre Giuseppe, che condusse l’azienda vinicola di famiglia fino al termine degli anni novanta.
Giuseppe Bellei, nel modenese noto come “Beppe”, riuscì a trasmettere sapientemente a Christian tutta la passione per l’enologia, lavorando assiduamente insieme al figlio e coinvolgendolo nelle varie fasi della lavorazione dei vini. Padre e figlio hanno condiviso numerose visite a Epernay, in Francia, patria di nobili vini spumanti, attratti dal fascino dello Champagne. Lo scopo dei viaggi era studiare a fondo l’elaborazione dei vini con il metodo Champenoise per poi applicarlo sulle uve lavorate nella propria cantina di Bomporto.
Questa grande passione per il Metodo Classico rappresenta la tradizione vivente che ha condotto Christian Bellei fino alla nascita della Cantina della Volta. I soci hanno voluto che Christian rispettasse un’unica condizione: continuare a fare il vino “a modo suo”, cioè mettendo sapientemente a frutto tutte le abilità e conoscenze enologiche acquisite dal padre e con la pratica negli anni.