#aglianico Ritorna Madonna delle Grazie



I nostri vini vengono preparati e progettati a partire dalle nostre vigne. La qualità di un vino, infatti non si ottiene solo in cantina ma innanzitutto in vigna. Le nostre nuove cantine, ubicate in prossimità del complesso monastico francescano della Madonna delle Grazie (XVI secolo), ci permettono di valorizzare ed esprimere al meglio, con una studiata tecnica enologica, il valore e la qualità delle nostre uve selezionate. La tecnica, maturata nella migliore scuola enologica italiana e francese, si basa su una profonda conoscenza e ricerca scientifica dei sistemi di vinificazione e delle caratteristiche dell’Aglianico del Vulture. Avere a disposizione come materia prima uve di un grande vitigno come l’Aglianico, é un certo vantaggio e garanzia di qualità per i nostri vini. Già insigni personalità come il lucano Michele Carlucci, ed il Prof. Giovanni Dalmasso, maestro dell’enologia e viticoltura Italiana, in un convegno dell’Accademia italiana della Vite e del Vino, tenutosi proprio nell’Abazzia di San Michele in Monticchio nel 1957, hanno dichiarato l’Aglianico del Vulture, come uno tra i migliori vitigni ad attitudine enologica nel panorama ampelografico internazionale, identificando il vino omonimo prodotto nell’area come il Barolo del Sud. Tali considerazioni sono supportate dalle recenti acquisizioni in campo scientifico.Alla nostra gamma vini appartengono al momento quattro tipologie di rosso a denominazione di origine controllata, un rosè 100% Aglianico del Vulture, e un bianco ottenuto da una piccola parcella di Malvasia. Tutti i nostri vini nascono come fiero ed orgoglioso omaggio al nostro lavoro, alla nostra storia e al nostro territorio.

descrizione ampelografica
Si riporta la descrizione elaborata da Michele Carlucci, sommo ampolografo, fondatore della scuola enologica di Avellino, presidente onorario dell’Accademia italiana della vite e del vino. “Il vitigno Aglianico ha i tralci di color nocciola, duri con internodi corti o medi. I germogli sono cotonosi con ricco tomento biancastro sulle foglioline terminali con l’apice del germoglio leggermente sfumato in rosa. Le foglie medie sono pentagonali, ordinariamente trilobate, talvolta quadrilobate con seni laterali mediamente profondi, chiusi o quasi sovente con dente sul fondo. Altre caratteristiche sono il seno peziolare quasi chiuso, i denti larghi ottusi, il picciolo leggermente rosso alla base. I grappoli sono medi (il peso è circa 100 g.), più o meno serrati, conici e piramidali, frequentemente alati; il peduncolo è medio o medio-corto, giallo verdastro a perfetta maturazione, i pedicelli corti e rossi. Gli acini sono medi sferici, la buccia è spessa, coriacea di color violetto carico e pruinosa. La maturazione è piuttosto tardiva nell’area del Vulture, si determina tra il 15 ottobre e il 10 novembre”.

storia dell'aglianico del vulture
L’Aglianico, secondo le tesi più accreditate sarebbe stato introdotto in Italia dai coloni greci della Calcide ( eubea) ( oggi negroponte) all’epoca della fondazione di Cuma ( 750 a. C.). Ma alcune recenti teorie in corso di definizione, ipotizzano la coltivazione della vite e la presenza del vitigno ancestrale nell’antica Lucania anteriori all’arrivo dei coloni greci. Anche l’origine etimologica del suo nome è incerta. L’appellativo ancestrale sarebbe stato secondo alcuni Eleanico, dal nome dell’antica città di Elea, sulla spiaggia lucana del Tirreno. Secondo i più il suo nome iniziale era Ellhnika. La corruzione linguistica di questo in Ellanica , Ellenico (sinonimie riportate nella letteratura ampelografica) quindi in Aglianico si è completata alla fine del XV secolo, al tempo del dominazione aragonese nel regno di Napoli. Infatti la doppia L in spagnolo ha lo stesso suono del gruppo GL. Se il Barolo è stato definito come il vino dei re, l’Aglianico nella sua più lunga storia non gli è stato certamente da meno stato costantemente presente sulle mense di sovrani e condottieri. Innanzitutto l’Aglianico rientrava nell’uvaggio del Falerno, il più celebrato vino dell’Impero Romano. Lo hanno quindi bevuto imperatori tra cui sicuramente sicuramente Augusto, i cui momenti di convivio, sono stati magnificati dai versi Quinto Orazio Flacco, poeta maximus, dell’impero ma anche noto come poeta del carpe diem e del vino. Oriundo della stessa capitale dell’Aglianico del Vulture Venusia, splendida civitas ricca di vigneti, più di ogni altro ha tratto dalla vite e dal vino forza ispiratrice generando i più grandi capolavori della poesia mondiale di tutti i tempi, che hanno contribuito a creare quel profondo legame e tra cultura e vino, che distingue lo stesso vino dalle altre comuni bevande alcoliche. Nel basso Medioevo gli esarchi bizantini inviavano ai Basilei di Bisanti, signori della Basilicata fino all’anno 1000, li potente vino del Vulture. Il Normanno Roberto d’Altavilla, detto il Guiscardo, divenut dopo il fratello Drogone feudatario di Venosa, ne era grande estimatore. Il grande imperatore Federico II di Svevia, amante della poesia musica e caccia lo amava bere abbinandolo sugli arrosti di cacciagione nei castelli di Melfi e Lagopesole e Monteserico, con il cancelliere Pier delle Vigne e i suoi cavalieri. Carlo d’Angiò raccomandava ai feudatari suoi vassalli del Vulture di inviargli ogni anno 400 somme del buon vino Aglianico. Il coppiere Sante lancierio riferisce come l’aglianico sia stato uno dei preferiti vini di paolo III Farnese. Fra gli apologeti degustatori di questo vino ci fu Ferdinando IV di Borbone penultimo re delle Due Sicilie, che venuto in visita ufficiale in Basilicata, si trattenne più a lungo soggiogato dal bellissimo paesaggio e dalla bontà del vino.

Clicca sulle bottiglie per visualizzare le schede tecniche dei vini.

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Aglianico del Vulture “Messeroto” 2008 14 %vol. 8.00€

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Aglianico del Vulture "Liscone" 2009 14 %vol. 9.00€

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Aglianico del Vulture "Bauccio" 2006 14,5 %vol. 16.00€
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Aglianico del Vulture Riserva “Drogone” 2004 14,5 %vol. 26.00€

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Nuova selezione di #rum

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SELEZIONE RUM - Edizione Limitata

La selezione dei Rum Mabaruma, di produzione molto limitata, offre ai veri conoscitori una rara opportunità di assaggiare dei prodotti eccezionali, la cui materia prima proviene da alcune delle migliori piantagioni di canna da zucchero del mondo.
La distillazione del succo avviene in alambicchi tradizionali con il metodo discontinuo a fuoco diretto e doppia distillazione.
L’invecchiamento, che può variare da un minimo di 8 anni fino ai millesimati di 25 anni e oltre, avviene in piccole botti di rovere poste in fresche cantine sotterranee.
Il loro stile unico, molto diverso dagli attuali standard in commercio, saprà affascinare coloro che cercano il puro “stile Jamaicano”.
Esenti da caramello e dagli aromi complessi, a volte speziati e fumosi, con dolci note di
miele e noci, e una forza rimarchevole tali da renderli egregi accompagnatori di sigari di ottima fattura.

Alla collezione “Painting Caribe”, appartengono i migliori Rum Demerara.
Rum pregiati, invecchiati per lunghi anni e prodotti in quantità limitata.
L’etichetta raffigura parti della vita Caraibica.

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Barbajos. Un Rum unico e raro, distillato con alambicco pot still e doppia distillazione, non filtrato e dal colore naturale. Prodotto in pochi esemplari (con etichetta numerata), dedicati ai migliori conoscitori dei più fini distillati del mondo. Barbajos è prodotto
con rum provenienti dall’isola di Barbados, dopo un accurato invecchiamento in fresche cantine sotterranee ed una rigorosa selezione delle migliori botti.
Questo rum prodotto dalla distilleria Rockley, utilizza il metodo della doppia distillazione con un alambicco a metodo discontinuo “Pot Still” (uno dei rari delle Barbados), ed è stato invecchiato negli ultimi due anni in barili in precendenza utilizzati per l’invecchiamento dello Sherry Fino, aggiungendo rotondità ed un attraente
profumo di vaniglia.

BARANGÀI “antico nome usato dagli isolani per navi di media capacità” rappresenta una selezione delle migliori partite di rum con particolare predilezione ad imbottigliamenti, esenti da caramello, senza filtrazioni a freddo, da singoli barili invecchiati in fresche cantine sotterranee per lunghi anni.
Lo stemma riprodotto in etichetta è l’emblema nazionale di Trinidad e Tobago raffigurante la flora e la fauna locale assieme all’editto
d’indipendenza dall’Inghilterra, datato 31 agosto 1962.

Ron Superior de Panama è prodotto dalla distilleria Varela Hermanos da succo di canna e melassa.
La storia della famiglia Varela risale agli inizi del 1900 quando Don Josè Varela Blanco si trova in una fertile valle, nel centro di Panama, coltivata a canna da zucchero.
Don Josè inizia quindi la distillazione del succo di canna nel 1936, diventando ad oggi un punto di riferimento con la terza generazione.
Il processo di produzione prevede
la distillazione sia del miglior succo della canna sia della melassa, con affinamento in tonneaux di rovere bianco da 200 litri. La piantagione proviene dalla Valle del Pesé,
luogo dalle condizioni ottimali per la crescita e la maturazione di una canna da zucchero dalla qualità eccellente.

selrummabarumacaribeanguyanabig.JPGdemerarauitvlugt 95 13annibig.JPGselrumbarbajosblackrock2000big.JPGselrumbarangai199713annibig.JPGFIJI_2003_big.JPG
Rum “Barangaì” Caroni 1996 - 16 Anni - 50%vol. - 83.00€
Rum Varela Hermanos 2001 - 10 Anni - 50%vol. - 65.00€
Rum Enfant Terrible “Fiji” 2003 - 8 Anni - 50%vol. - 56.00€
Rum Black Rock 2000 - 10 Anni - 46%vol. - 65.00€
Rum Diamond 1998 - 13 Anni - 62.00€
Rum Mabaruma “Trinidad & Guyana” - 43.00€

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Whisky #Benriach...

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Dedicato ai palati raffinati
Nel mondo degli Scotch Whisky Single Malt non accade spesso che un segreto mantenuto a lungo venga poi rivelato. Questa è una vera e propria scoperta!
Dal 1898, la distilleria BenRiach ha prodotto con grande riserbo Scotch Whisky Single Malt di qualità estrema, degustati in piccole quantità da poche persone dal palato raffinato tanto fortunate da essersi imbattute in una delle sue bottiglie.
Ma ora BenRiach sta producendo di nuovo i suoi grandi whisky di malto come Distilleria Indipendente.

Unico tra tanti
La Distilleria BenRiach si trova nel ‘Cuore dello Speyside’, tra il villaggio di Rothes e la città di Elgin, nel nord-est della Scozia.

La Valle dello Spey, nella quale John Duff costruì nel 1898 la distilleria BenRiach, è la madre di molti famosi whisky scozzesi, ma il BenRiach è veramente unico: è prodotto con metodi speciali, con l’esperienza degli uomini della BenRiach che creano artigianalmente il whisky, con gli ingredienti impiegati dagli stessi, con i caratteristici alambicchi in rame e i barili di alta qualità selezionati per la maturazione.

E la BenRiach vanta un’ulteriore speciale differenza (distinguendosi da tutte le altre distillerie dello Speyside): i tradizionali locali di maltazione con i loro caratteristici camini a pagoda possono produrre entrambi i tipi di orzo maltato: torbato e non torbato, permettendo alla distilleria di catturare il sapore distintivo del fumo di torba in alcuni dei suoi whisky.


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12 Anni Pedro Ximenez Finish (torbato) 53.00 €
12 Anni Dark Rum Finish (torbato) 53.00 €
15 Anni Pedro Ximenez Finish 61.00 €
10 Anni Curiositas (torbato) 44.00 €
Heart of Speyside 35.00 €
12 Anni 44.00 €

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#montepulciano Nicola di Sipio...

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Le uve Montepulciano d'Abruzzo provenienti da vigneti bassi e fitti vengono raccolte a mano permettendoci così di effettuare una cernita qualitativa dei grappoli d'uva e di mantenerli integri fino al momento della sgranellatura degli acini. I chicchi parzialmente dischiusi fluttuano armoniosamente nel loro mosto e durante questo periodo, insieme alla fermentazione alcolica, si solubilizzano tutte le sostanze che caratterizzano questo nobile vino.
La separazione del mosto dalle pellicole avviene in maniera soffice e integrale per una completa estrazione di peculari essenze varietali. La temperatura viene pilotata nelle fasi di fermentazione, affinamento e in tutti i successivi momenti.

Il colore é rosso rubino intenso ed esuberante, all'olfatto, fitto e singolare, si coniugano sentori di visciola, liquirizia, erbette di Provenza e frutti di bosco. Al gusto é spesso, avvolgente e profondo, al retrogusto fedele corrispondenza delle sensazioni olfattive.

Montepulciano d’Abruzzo 2008 - 13,5% vol. - 10€
Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo 2011 - 13,5% vol. - 10€
Montepulciano d’Abruzzo Riserva 2007 - 14,5% vol. - 18€

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Arrivato il nuovo Roero Riserva di Giovanni Almondo...

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L'azienda è a conduzione familiare, oggi come al momento della sua fondazione.
Il suo obiettivo è di di consolidare le attestazioni di qualità dei propri vini e diffondere un'immagine di eccellenza del territorio. L'aspirazione è di produrre vini capaci di riflettere i caratteri del Roero, il suo terreno e i suoi valori, il riguardo per la tradizione e la costante capacità di rinnovamento.

Cuore dell'azienda è la cantina, composta da uno spazio per le vasche in inox, uno per le barriques e uno adibito allo stoccaggio delle bottiglie e delle scatole, oltre ad un locale occupato dai vinificatori, dai macchinari per il packaging e, in periodo di vendemmia, dalla pressa.
Le parti della cantina riservate al packaging, allo stoccaggio e all'invecchiamento in barriques sono interrate; ciò assicura una regolazione naturale della temperatura, laddove per i vini bianchi la temperatura è rigorosamente controllata.
Il tradizionale si affianca alla tecnologia anche nel campo della vinificazione, che, nel caso dei vini bianchi, è operata in assenza di ossigeno per conservare i profumi.


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Langhe Nebbiolo 2011 - 13,5% vol. - 10.00€
Roero Bric Valdiana 2010 - 14% vol. - 20.00€
Roero Riserva “Giovanni Almondo” 2010 - 14% vol. - 23.00€

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Grandi Bianchi e Rossi dall'Umbria...

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Antonelli San Marco è un’azienda vitivinicola di 170 ettari in un corpus unico al centro della zona Docg Montefalco con una grande storia alle spalle, una grande passione tramandata per questo territorio e una grande cura della qualità dei prodotti.
Da anni ha intrapreso un percorso di ricerca e miglioramento continuo dalla vite fino alla bottiglia secondo uno stile che è volto alla tipicità e all’equilibrio, alla bevibilità e all’eleganza, più che alla potenza, con estrazioni delicate e un uso moderato del legno...

Le origini della tenuta si perdono nella storia. Alcuni documenti medievali ricordano “San Marco de Corticellis” come corte agricola longobarda, in una delle aree più vocate alla coltivazione della vite e dell’olivo.
Dal
XIII al XIX secolo la tenuta è appartenuta al Vescovo di Spoleto (i confini attuali sono quasi gli stessi di quelli descritti in un documento del XIII secolo, conservato all’archivio vescovile).
Nel
1881 Francesco Antonelli, avvocato di Spoleto, acquistò la proprietà. Ha inizio una radicale opera di trasformazione e ammodernamento degli impianti e delle colture: in una relazione del 1899 si parla già di vigneti con 5.000 ceppi per ettaro, così come della profonda trasformazione delle condizioni di vita dei coloni, «perchè la sinità loro, la facilità e comodità di soddisfare alle esigenze domestiche li rende più adatti e alacri nei lavori, e li affeziona al fondo...». Ed è con questa filosofia che l’Azienda è arrivata nel 1979 ad intraprendere l’attività di imbottigliamento dei vini.

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Trebbiano Spoletino 2011 13% - 11.00 €

Varietà: Trebbiano Spoletino 100%, nostra selezione massale delle vecchie viti di Trebbiano Spoletino maritate con aceri.
Prima annata di produzione: 2007
Vigneti: E’ un vigneto situato in collina, a circa altitudine 350 metri s.l.m.; esposizione ovest.
Vendemmia: uve raccolte a maturazione avanzata (metà ottobre) in cassette.
Vinificazione: Macerazione pellicolare, pressatura soffice, chiarifica statica a freddo; fermentazione in botti da 25 hl di rovere francese alla temperatura di 20 gradi.
Affinamento: In botti da 25 hl per 9 mesi; quindi in bottiglia per 3 mesi.
Degustazione: Giallo paglierino intenso tendente all’oro; riflessi verdolini. Impatto olfattivo di grande intensità e persistenza, fruttato e floreale; si riconoscono fiori di mandorlo, biancospino, frutta tropicale, cedro; finale leggermente speziato. Al palato è secco, caldo e morbido. La grande struttura acida, tipica del Trebbiano Spoletino, si fonde in un perfetto e sorprendente equilibrio con gli altri elementi. Ottime la persistenza e la corrispondenza gusto-olfattiva.
Abbinamenti: Accompagna salumi nobili quali prosciutto crudo e culatello, terrine e carpacci. Si serve con primi di struttura a base di pesce; spaghetti alla carbonara, risotto allo zafferano. Si propone con secondi elaborati quali pesce in umido, roast-beef alla inglese. Infine, con formaggi saporiti a pasta semidura stagionati.


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Grechetto dei Colli Martani 2012 13% - 8.00 €

Varietà: Grechetto 100%
Resa per ettaro: 60 hl / ha; 2 kg uva / pianta.
Vendemmia: terza settimana di settembre.
Vinificazione: illimpidimento naturale, poi fermentazione alla temperatura di 18 gradi. Permanenza prolungata sui lieviti (90 giorni) al termine della fermentazione.
Affinamento: in serbatoi di acciaio, poi 3 mesi in bottiglia
Degustazione: di colore giallo paglierino con riflessi verdi. Si apre all’olfatto con eleganza:fresco,fruttato e floreale con note di pesca, mandorlo e biancospino. Al gusto è armonico e caldo per la buona spinta alcolica.
Abbinamenti: antipasti e primi piatti. Zuppe e minestre di legumi e cereali, torte rustiche, grigliate di pesce e carni bianche, formaggi freschi e salumi speziati.

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Sagrantino di Montefalco “Chiusa di Pannone” 2005 14,5% - 34.00 €

Varietà: Sagrantino 100% da nostra selezione massale su portinnesto 420A.
Prima annata di produzione: 2003
Vigneto: Chiusa di Pannone (ettari 2,70), altitudine 400 metri s.l.m. Esposizione a sud, filari orientati secondo la pendenza.
Anno di impianto: 1995
Sesto di impianto: 2,50 metri x 0,80 metri (5.000 viti/ettaro).
Terreno: di origine pleistocenica, argilloso calcareo, ricco di ghiaie e conglomerati fluvio lacustri. 
Resa per ettaro: 30 ettolitri/ettaro; 1 kg uva/pianta.
Vendemmia: seconda o terza settimana di ottobre, raccolta manuale delle uve, in cassette.
Vinificazione: per gravità, previa cernita delle uve. Fermentazione sulle bucce per 20 giorni alla temperatura massima di 28 gradi; fermentazione malolattica svolta in legno.
Affinamento: in carati da 500 litri a leggera tostatura per 6 mesi, poi in botti di rovere da 25 ettolitri per 15 mesi, quindi assemblaggio e illimpidimento in vasca di cemento per 3 mesi; infine in bottiglia per due anni. Il vino non è stato stabilizzato, né filtrato.

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Monte Rossa - Franciacorta

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Monte Rossa dalla Franciacorta…



Noi lo facciamo così

1. Prodotto ed elaborato solo nella zona vocata delimitata, nel rispetto del disciplinare di produzione e del Codice vitivinicolo della Franciacorta;
2. Prodotto solo con uve Chardonnay (prevalenti) e/o Pinot Bianco e/o Pinot Nero provenienti da vigneti direttamente governati;
3. Uva raccolta esclusivamente a mano in contenitori piccoli per consegnare solo uve integre alla pressatura;
4. Produzione massima dell’uva ad ettaro di terreno vitato da 9.000 a 10.000 Kg;
5. Titolo alcolimetrico minimo naturale 9,5 delle uve;
6. Resa alla pressatura: massimo 100 litri di vino base da 154 Kg di uva;
7. Applicazione del solo metodo della lenta rifermentazione naturale in bottiglia;
8. Prima tappatura con copertura metallica recante il logo della dominazione;
9. Rifermentazione, maturazione e affinamento del vino in bottiglia avvengono seguendo i rigidi tempi, in luoghi e ambienti idonei sotto controllo termico, con temperature costanti sempre inferiori a 16°C;
10. Minimo 25 mesi di maturazione ed elaborazione dalla vendemmia prima dell’immissione al consumo (almeno 18 mesi in bottiglia a contatto con i lieviti per il Brut, 24 mesi per il Rosé ed il Satèn);
11. Minimo 37 mesi di maturazione ed elaborazione dalla vendemmia prima della immissione al consumo per i Millesimati (almeno 30 mesi in bottiglia a contatto dei lieviti);
12. La bottiglia può essere millesimata (cioè recare l’anno della vendemmia), solo nelle annate di qualità eccellente;
13. Divieto di specificare in etichetta il metodo di elaborazione “metodo classico” e di definirlo “vino spumante”;
14. L’Azienda stabilisce la proporzione e la scelta dei suoi Cru per dare la propria esclusiva impronta al suo vino;
15. Il Rosé deve essere prodotto con una percentuale pari o superiore al 25% di uva Pinot Nero;
16. Il Satèn è un blanc de blanc, ha una pressione in bollicine inferiore alle 5 atmosfere.
17. Devono essere osservate, durante tutte le fasi della lavorazione, le pratiche del metodo Franciacorta;
18. Dopo la sboccatura e l’aggiunta di sciroppo devono trascorrere almeno 2 mesi di affinamento in bottiglia prima dell’immissione al consumo.
19. Ora puoi togliere le dita dal naso ...scherzo... se sei arrivato fin qui vuol dire che sei un vero appassionato!



Prima Cuvèè Brut - 13% vol. - 17€
Prima Cuvèè Brut Magnum - 12.5% vol. - 40€

È il vino più diffuso dell'Azienda e, in base alla filosofia di Monte Rossa, è quello realizzato con la miglior cura ed attenzione. La Prima Cuvée è composta da vini ottenuti dalla prima spremitura delle uve Chardonnay, Pinot bianco e Pinot nero, e da vini di riserva. Ogni bottiglia è sigillata con tappo a selezione certifi cata. La data di sboccatura viene dichiarata con apposita attestazione contenuta nel cartone. La messa in commercio avviene minimo 4 mesi dopo la sboccatura. Un Franciacorta di buona personalità e struttura che si distingue per piacevolezza ed eleganza.


Satèn Sansevé Brut - 13% vol. - 20€
Satèn: è un nome registrato del Consorzio della Franciacorta e corrisponde ad un protocollo produttivo che prevede l'utilizzo esclusivo di uve bianche (Chardonnay), una pressione atmosferica inferiore alle 4,5 atmosfere, un tenore zuccherino massimo di 15 gr./litro e un invecchiamento minimo sui lieviti di 24 mesi. Dalla combinazione di questi quattro elementi ne risulta un vino morbido ed avvolgente che rievoca la piacevolezza della seta. Dato la sua personalità che lo rende particolarmente indicato ai momenti conviviali è stato chiamato Sansevé: termine derivante dal gaelico antico che significa salute!


P.R. Rosè - 13% vol. - 24€
E' uno dei Franciacorta che hanno fatto la storia e contribuito al successo dell'Azienda, prodotto fi n dalle prime annate già dopo pochi anni rappresentava il 50% della produzione. E' al Rosè che Wine Spectator dedicò la sua copertina nel 1992. Il connubio tra il 40% di Pinot nero, che conferisce lunghezza e rotondità, e il 60% di Chardonnay, che esalta freschezza e piacevolezza, lo rende un vino di grande classe, suadente e discreto. Per veri intenditori. Anch'esso come il Blanc de Blanc è dedicato ai fondatori dell'azienda.


P.R. Brut - 12.5% vol. - 21€
È il Franciacorta, nato per festeggiare i 35 anni di attività di Monte Rossa. Il suo nome è un omaggio ai fondatori dell'azienda con le stesse iniziali: Paola Rovetta, pioniera in Franciacorta fin dagli anni settanta e il marito Paolo Rabotti, promotore e fondatore del Consorzio Franciacorta nonché primo presidente. E' un Blanc de Blanc frutto dell'appassionata ricerca dell'armonia tra l'ampiezza, la struttura, la complessità del vino di riserva (35%) e l'eleganza, la suadenza, la finezza tipiche dello Chardonnay (65%) proveniente dai migliori cru che conferma la filosofi a produttiva dell'Azienda indirizzata a trovare l'eccellenza non solo nei millesimati ma nell'intera sua produzione.


Salvàdek Extra Brut Millesimato 2007 - 12.5% vol. - 26€
Viene realizzato nelle migliori annate solo con uve accuratamente selezionate provenienti dai vigneti più vecchi e meglio esposti dell'azienda. E' prodotto con uve Chardonnay 95% e vino di riserva 5%. La fermentazione dei mosti avviene una parte in vasche d'acciaio e una parte in fusti di rovere. L'affinamento sui lieviti dura per oltre 30 mesi. Da questa procedura nasce un Franciacorta di forte personalità. Per sottolinearne il carattere mordace è stato chiamato Salvàdek: termine dialettale bresciano che significa selvaggio.

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Cabochon Brut Millesimato 2008 (Astucciato) - 13% vol. - 40€
Cabochon è il Franciacorta più prestigioso di Monte Rossa. Era nato dalla ricerca, iniziata nel 1985, di una selezione più attenta dei cru della collina di Monte Rossa e di un nuovo sistema di vinifi cazione che introduceva la barriques per la prima fermentazione del mosto. I risultati sono stati tali che il vino ottenuto si è imposto tra le etichette aziendali. L'affinamento a contatto dei lieviti dura più di 40 mesi. E' un vino armonioso, elegante e molto persistente, dalla personalità complessa e ben defi nita che lo rende inconfondibile.

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Cabochon Brut Rosè Riserva Millesimato 2005 (Astucciato) - 12.5% vol. - 79€
Il bouquet ampio ed esplosivo è caratterizzato da richiami di fiori di pesco, noccioline tostate, mango e arancia candita. L'ossigenazione lascia emergere sfumature di confetto,wafer e nuances burrose, con chiusura minerale e lievemente iodata. Gusto cremoso e avvolgente, in cui la componente acido-frutto è in equilibrio con la sapidità. Ritornano sentori di frutta esotica, pompelmo rosa e tocchi salmastri".

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Monteraponi da Radda in Chianti...


Monteraponi è un antico borgo Medievale, costruito intorno a tre torri a base quadrata risalenti al X° sec. Il complesso situato sul poggio omonimo ad un’altezza di 470 metri domina la valle sottostante che degrada verso il fiume Arbia.

Nel cuore del Chianti Agriturismo Monteraponi, antico borgo medievale situato sul poggio omonimo, appartenuto al Conte Ugo Marchese e governatore di Toscana sulla fine del X secolo; il quale per atto di donazione lo assegnò alla badia da esso fondata in Poggio Martori (Poggibonsi Alto).

La struttura centrale rimasta pressoché intatta è caratterizzata dalla presenza di una torre a base quadrata. Sul cassero della torre sono ancora visibili e ben conservati gli archivolti, le tipiche finestre del XII secolo. Tale edificio per la sua collocazione centrale e rialzata rispetto al resto del borgo, doveva essere l’abitazione del signore. Dello stesso periodo sono le cantine sotto la torre sormontate da un ampio soffitto ad un’unica volta dove vengono fatte riposare le bottiglie di vino prodotte dall’azienda.


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Chianti Classico Gallo Nero 2011 - 16.00€
Chianti Classico Riserva “Il Campitello” 2010 - 28.00€
Chianti Classico Riserva “Baron Ugo” 2009 - 40.00€
Trebbiano 2012 - 28.00€

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