da #Gattinara rientra #Nervi con le nuove annate...
Fondata nel 1906, Nervi è l’azienda vitivinicola più antica dell’area DOCG di Gattinara. I nostri vigneti, ricchi di porfido e argilla, coprono una superficie complessiva di 24,5 ettari di vitigno Nebbiolo situata ai piedi del Monte Rosa e su ripidi pendii esposti a Sud.
Fedeli alle tradizioni locali, potiamo e raccogliamo a mano, producendo vini rossi di qualità e utilizzando botti di rovere di grande capacità, sia per la fermentazione che per l’invecchiamento.
Nel 2011 quattro famiglie norvegesi, spinte dalla loro passione per il vino e la viticoltura, hanno acquisito la proprietà. Il nostro enologo Enrico Fileppo garantisce il rispetto della tradizione grazie alla sua esperienza trentennale nell’azienda Nervi, che l’ha portato a vincere numerosi premi nel corso degli anni.
Erling Astrup degustò il suo primo Nervi Molsino nel 1995 durante i suoi studi universitari alla Bocconi. L’austero ed elegante gusto del Nebbiolo lo conquistò da subito e nel 2011 poté vedere realizzato il suo sogno di possedere il proprio vigneto a Gattinara. Acquistata la maggior parte della casa vitivinicola, entrò in società con Christopher Moestue, che acquisì il 25% dell’azienda. Moestue è anche produttore nel Cornas ( Valle del Rodano) e nel paese di Volnay in Borgogna e un importatore di vini di qualità in Norvegia.
Varietà: Nebbiolo.
Vigneti: Molsino, Valferana, Garavoglie, Casacce a 290-425 s.l.m.
Vinificazione: diraspatura e pigiatura soffice, fermentazione di almeno 16 giorni in vasche di acciaio a temperatura controllata. Botti grandi in rovere per almeno 36 mesi.
Varietà: Nebbiolo.
Vigna: Valferana a 320 m s.l.m.
Vinificazione: diraspatura e pigiatura soffice, fermentazione di almeno 22 giorni in vasche di cemento, 10% circa uva intera, lieviti indigeni. Botti grandi in rovere per almeno 40 mesi.
Varietà: Nebbiolo.
Vigneti: Molsino a 340-425 s.l.m.
Vinificazione: diraspatura e pigiatura soffice, fermentazione di almeno 30 giorni in vasche di cemento (15% circa uva intera) lieviti indigeni. Botti grandi in rovere per almeno 50 mesi.
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Da #Canelli tornano i vini dell'Armangia, bravo Ignazio.
E' difficile per un tecnico come me mostrarvi la parte poetica e affettiva di quanto vi sto per illustrare, riesco più a farlo con i miei vini che con le mie parole, consapevole di ciò non vorrei comunque delegarle ad altri in nome della bella forma.
Vi pregherei dunque di accettarle così come escono realmente dal mio cuore considerando invece l'enologia come mio vero strumento di espressione.
La mia famiglia si trovava a Canelli già alla fine del 17° secolo (Ignazio Giovine nel 1653 possedeva carro e buoi) e, circa 100 anni dopo, possedeva alcuni vigneti sulle colline di Sant'Antonio a Canelli, da sempre considerata come il miglior areale per la produzione del Moscato d'Asti. Dal 1850 iniziava a vinificare direttamente le proprie uve vendendo il vino principalmente in Italia, ma grazie agli emigranti piemontesi, anche in Brasile e Argentina.
Negli anni l'azienda assunse la struttura mista agricola e commerciale, mantenendo i vigneti di famiglia e acquistando uve, ed in questa condizione la trovai nel 1988 al termine dei miei studi enologici ad Alba.
Mio padre, Giuseppe Giovine, da un paio d'anni mi stava indirizzando verso un ritorno ad una dimensione veramente agricola e così feci, proprio il giorno 8 maggio 1988, creando la mia nuova azienda viticola, basata all'inizio sugli antichi vigneti di famiglia e sulla secolare esperienza enologica: L'armangia.
L'armangia vuol dire rivincita in dialetto piemontese e per me e la mia famiglia era fondamentale contribuire a riportare la fama di Canelli a livello delle altre grandi città del vino, scrostando l'immagine industriale sedimentata negli ultimi decenni.
Abbiamo negli anni successivi acquistato nuovi terreni, studiato, lavorato in vigneto e cantina, abbiamo sperimentato, aggiustato la mira e riprovato. Nel 1993 ci siamo sentiti pronti ed abbiamo esordito con due vini bianchi: lo Chardonnay Pratorotondo ed il Sauvignon blanc EnnEEnnE, due anni dopo é toccato al Barbera d'Asti Superiore Titon ed al Moscato d'Asti, nel 1999 al Barbera d'Asti Vignali e Sopra Berruti.
Mia moglie Giuliana ed io gestiamo direttamente i più di 10 ettari di vigneto nei comuni di Canelli, Moasca, San Marzano Oliveto e Castel Boglione, con l'aiuto dei nostri storici collaboratori Vangel e Dusko.
Accogliamo con piacere gli amici ed i clienti che ci onorano di una visita nella nostra sala degustazione e li conduciamo a visitare vigneti e cantina, insieme ci occupiamo di promuovere i nostri vini in Italia e all'estero e di aiutare i clienti già acquisiti.
Io, essendo enologo, mi occupo direttamente della cantina e dei vigneti, senza ricorrere a tecnici esterni, in modo da conferire ai miei vini il carattere esatto con il quale me li ero immaginati.
Ogni vino incarna l'essenza di una vigna, di un territorio, di un'idea, di una storia.
Abbiamo vini diversi perché coltiviamo un territorio nobile e variegato, perché abbiamo una storia antica e intricata, perché abbiamo tradizioni enogastronomiche ineguagliabili e perché abbiamo tante curiosità (enologiche) da soddisfare.
Se vi proponessimo un solo vino non vi racconteremmo che una piccola parte del nostro mondo.
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Da #Barolo Fratelli Barale, Ritornano nuove e vecchie annate...
L'Azienda Agricola Barale Fratelli affonda le sue radici nel lontano 1870 quando Francesco Barale, già proprietario di vigneti in Barolo zone Castellero, Costa di Rose e Preda ed in Monforte zona Bussia ( lo rivelano ancora antichi estratti di mappe dei terreni ) iniziava la produzione dei ben noti vini delle Langhe ed in particolare quella del Barolo.
SERGIO BARALE , l'attuale proprietario, segue con meticolosa cura l'avvicendarsi delle vari fasi colturali dei 20 ettari di vigneti situati sulle più storiche colline delle Langhe. La nostra è una terra ondulata di dolci e pittoreschi pendii su cui torreggiano antichi castelli a guardia di piccoli borghi contadini. Ma è nel sottosuolo, che emerse dal mare milioni di anni fa durante il Miocene, che sono custoditi gelosamente i preziosi microelementi che rendono i nostri vini unici al mondo, seppur tanto vari di sfumature e curiosità da collina a collina.
La qualità del vino si ottiene in vigna: è questa la filosofia che guida la nostra Azienda, non solo nelle annate piene di sole, in cui è facile produrre grandi vini, ma anche quando l'inclemenza del clima ci costringe ad assidui lavori manuali di potatura verde e diradamento dei grappoli che, mediante produzioni molto basse, consentono al viticoltore capace di avere un buon raccolto.
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#Majolini dalla Franciacorta...
La presenza della famiglia Maiolini ad Ome è attestata a partire dal XV secolo: l'etimologia del cognome la legherebbe curiosamente al vitigno autoctono Majolina, a sua volta collegato alla pietra calcarea di cui è composta la zona, detta medolo o calcare maiolica .
Dal padre Valentino che verso la fine degli anni Sessanta inizia a coltivare il Ruc di Gnoc, un magnifico vigneto d’alta collina a Ome, i fratelli Maiolini ereditano la passione per la produzione del vino, e nel 1981 rifondano la Cantina di famiglia.
La svolta decisiva avviene all’inizio degli anni Novanta con l’acquisizione della splendida area chiamata Campèi, in località Valle a Ome. Nel 1995 iniziano i lavori per la costruzione della nuova cantina, posta a dominio dell’intera vallata. L’architettura rispetta la tipologia delle vecchie cascine locali: costruita con il medolo, si inserisce armoniosamente nel suggestivo paesaggio, abbracciata da filari di Majolina.
Dal 1981 la famiglia Maiolini si impegna a proteggere ed accrescere il valore del territorio, ottimizzando le procedure produttive dei Franciacorta Majolini nel rispetto rigoroso della tradizione vinicola. Chi produce un vino d’eccellenza, non può e non vuole pensare allo sviluppo in termini numerici, ma in termini qualitativi.
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Cambio d'Annate per i Vini di Rocche dei Manzoni...
Potature corte, diradamento dei grappoli, rese bassissime.
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Il Podere Rocche dei Manzoni nasce per volontà’ di Valentino Migliorini e della moglie Jolanda, che nel 1974 decidono di acquistare in località Manzoni Soprani a Monforte d’Alba una vecchia cascina del 1700 circondata da splendidi vigneti in eccellente posizione. Così’ ha inizio l’avventura che avrebbe portato alla creazione di una delle più’ belle e autorevoli realtà’ vitivinicole di Langa. Nei primi anni di attività’ la produzione era quella dei vitigni tradizionali del loco, Dolcetto d’Alba, Barbera d’alba e Barolo.
Ma Valentino da grande innovatore quale si e’ dimostrato, credendo profondamente nelle potenzialità’ del territorio sperimenta nuovi vitigni e nuove tecniche di vinificazione, dando alla luce nuovi prodotti da affiancare a quelli esistenti. Ha così inizio quello che a noi piace chiamare “matrimonio perfetto” tra tradizione ed innovazione.
Nasce così’ nel 1976 il “Bricco Manzoni” primo assemblaggio prodotto in Langa con l’ottanta percento di nebbiolo e il venti percento di barbera. Nel 1978 vede la luce il Valentino Brut “Riserva Elena”, uno spumante metodo classico da uve chardonnay e pinot nero e nello stesso anno arrivano in cantina le prime 300 barriques; esperienza che segna la personalità’ dei vini aziendali in quanto dall’anno 1982 la vinificazione di tutti i prodotti avviene in piccoli fusti di rovere.
Con il passare del tempo le cantine vengono ampliate arrivando ad avere locali separati in base alla lavorazione e tutti dotati di controlli termici. Nel fare questo e’ stato tenuto conto delle architetture tradizionali del territorio creando un’integrazione tra paesaggio e strutture rurali.
L’alta qualità’ dei prodotti è garantita non solo da meticolose vinificazioni e continue ricerche di miglioramento, ma anche da un lavoro certosino eseguito in vigna, attuando potature corte e diradamento dei grappoli all’insegna di rese bassissime.
LANGHE ROSSO “BRICCO MANZONI” 2011 - 29.00€
BARBERA D’ALBA Superiore SORITO MOSCONI" 2010 - 25.00€
BARBERA D’ALBA "LA CRESTA" 2014 - 16.00€
BRUT CUVEE SPECIALE DOOR 185th - 52.00€
BRUT RISERVA ELENA 2011 - 18.00€
BRUT ZERO ROSE’ 2011 - 39.00€
BRUT ZERO 2005 - 39.00€
Da #Cortemilia torna la #Grappa della Distilleria Castelli...
La nostra società nasce nel 1963. Giuseppe, mio padre, compra la vecchia Distilleria Eugenio Levi, ma solo nel 1967 la rimette in funzione rinnovando le attrezzature già esistenti con un impianto nuovo. Nel 1974 con il supporto di tutta la famiglia inizia la piccola ma sudata scalata per farsi conoscere.
Il metodo rimane artigianale sempre alla ricerca delle migliori partite di
vinaccia andando sia nelle Langhe che nell’entroterra ligure. A tutt’ora ci siamo io e mia moglie, con un paio di dipendenti, alla continua ricerca di
migliorare le nostre grappe da proporre ai nostri clienti.
Branda Riserva 1998 55%vol. - 24€
Grappa di Moscato Secca 50%vol. - 16€
Grappa Nebbiolina 45%vol. - 18€
Grappa Barolina 50%vol. - 18€
Grappa al Miele 40%vol. - 16€
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Ritorna il #morellino di #scansano #Roccapesta
L’azienda copre un’area di circa ottanta ettari. Trenta sono destinati a seminativi, venti a pascolo, dodici a bosco e diciotto destinati a vigneto. L’azienda comprende anche un piccolo uliveto di duecento piante.
Le lavorazioni sono effettuate prevalentemente a mano, con particolare attenzione alla gestione del verde (potature primaverili) e dei carichi di uva. Macchinari all’avanguardia e appositamente studiati per gli spazi ristretti dei vigneti sono impiegati per la gestione dei terreni e dei trattamenti fitosanitari.
L’azienda è completata da una cantina attrezzata di locali per la vinificazione, l’imbottigliamento e l’invecchiamento dei vini, dalla capacità di circa 500 ql di uva all’anno.
Morellino di Scansano “Roccapesta” 2014 - 13,5%vol. - 14.00€
Ubicazione vigneto: Tenute di Macereto, Scansano.
Altitudine: 250 m. (slm)
Esposizione: sud, sud-est
Estensione del vigneto: 4 Ha
Anno di impianto: 1975
Caratteristiche del terreno: Di medio impasto e ricco di scheletro con prevalenza di argille, di origine calcareo-marnosa.
Sistema di allevamento: Cordone speronato.
Uvaggio: Sangiovese 96%, Ciliegiolo 4%
Vinificazione e processo di invecchiamento: Fermentazione a contatto con le bucce per 20-25 giorni ad una temperatura di 28-30ºC. Fermentazione malolattica e maturazione in botti di rovere francese da 5 ettolitri per 12 mesi.
Affinamento in bottiglia: 6 mesi
Temperatura di servizio: 18ºC
Alcool: 14.5 % Vol.
Possibilità di invecchiamento: 8-10 anni
Morellino di Scansano Riserva “Calestaia” 2010 - 14,5%vol. - 29.00€
Produzione annua: 8’000 bottiglie
Uvaggio: 100% sangiovese
Manodopera: 800 ore per ettaro
Sesto d’impianto: 2’500 viti per ettaro
Produzione :24 quintali per ettaro (0,8 kg per vite)
Vinificazione: Tripla cernita delle uve. Macerazione sulle bucce per 20/25 giorni. Pre-
macerazione a freddo 2/3 giorni
Fermentazione: Fermentazione alcoholica in vasche d’acciaio. Fermentazione
malolattica in tini di legno
Affinamento in botte: Il vino rimane per 24 mesi in fusti di rovere francese da 5 hl a 25 hl di
capacità
Affinamento in bottiglia: Almeno per 12 mesi prima di essere commercializzato
Anno d’impianto: 1975
Alcohol: 14,5% Vol.
#Sartarelli #Verdicchio Arrivano #Tralivio e #Balciana.
Gli Inizi
La nostra attività di vignaioli inizia verso la metà degli anni '60.
In un primo momento l’intera produzione era ceduta ad altre cantine, ma con il passare degli anni crebbero in noi l'attaccamento e la passione per questa magnifica zona a tal punto, che nel 1972 decidemmo di trasformare direttamente le uve prodotte.
La nostra Storia
Non potrebbe essere diversamente, dato che, dovunque io vada, lo porto sempre dentro di me. È un sentimento forte, di grande riconoscenza per chi mi è stato accanto in tutti questi anni, ha scaldato le mie giornate e ha materializzato i miei sogni con dei figli, facendo sbocciare questa azienda come un fiore e scalzando la tristezza degli anni bui e dolorosi, che mi rattristavano il cuore, con la forza della serenità.
La Filosofia
Agricoltura a basso impatto ambientale è la nostra scelta per la difesa delle piante e da sempre seguiamo questa filosofia nel rispetto del contesto territoriale. Prima di effettuare un trattamento, ne valutiamo l’effettiva necessità sulla base dei dati climatici e delle costanti osservazioni in campo, in modo da diminuirne il numero, scegliendo prodotti a basso dosaggio ed a basso impatto ambientale.
Negli ultimi anni abbiamo ridotto drasticamente l'utilizzo del rame (metallo pesante), con lo scopo di mantenere sulle nostre preziose uve un residuo di fitofarmaci pari a zero.
Il nostro principale obiettivo consiste nella valorizzazione del Verdicchio, utilizzando la “cultivar” Verdicchio al 100% in tutti i suoi vigneti e cercando così di esaltare le caratteristiche di questa pregevole e singolare varietà autoctona.
Per distinguere ancora di più i nostri vini, stiamo selezionando da vecchi impianti dei cloni particolari di Verdicchio di origine antica, allo scopo di ottenere vini ancora più complessi, mantenendone la tipicità varietale, ma con sfumature aromatiche più accentuate.
Questo vino nasce da uve rigorosamente selezionate e raccolte nei vigneti più vecchi, ove normalmente si esegue il diradamento dei grappoli per ridurre la produzione a 80-90 quintali di uva per ettaro.
La raccolta in cassetta, la spremitura soffice ed il controllo della temperatura in fermentazione completano giustamente la cura e l'attenzione di antica tradizione.
Cotore ancora vivace e presente, dove è caldo l'alcool e grandi sono le strutture.
Profumo leggero, suadente ed un sapore in equilibrio tra sapidità e la nota dolce ed aromatica. Normalmente è un vino in evoluzione.
La produzione annua di questa selezione si aggira intorno alle 90.000 bottiglie.
Il vino nasce dalle uve provenienti dal nostro vigneto impiantato in Contrada Balciana. La bassa produzione per ceppo e la differente epoca di raccolta delle uve caratterizzano fortemente questo prodotto della natura. Il periodo di vendemmia oscilla secondo l’andamento di ogni annata, ma solitamente va da inizio novembre fino alla metà dello stesso mese. L'estrema cura in fase di raccolta (piccole cassette), per non danneggiare i grappoli che hanno raggiunto questo livello di maturazione, conclude il lavoro nel vigneto, per poi passare alle normali tecniche di cantina (con l’esclusivo utilizzo di vasche di acciaio), attente a non rovinare tutto il lavoro precedentemente svolto.
La complessità di tutte queste fasi di lavorazione tende a limitarne naturalmente la produzione annua, circa 15.000 bottiglie. Nelle annate sfavorevoli, come nel 1996, 2002 e 2005, non viene imbottigliato. Dopo un prolungato affinamento in bottiglia il vino acquisisce delle sensazioni gustative di incomparabile finezza.
Dal #Roero ritorna Cascina Val del Prete con l'annata 2013...
Cascina Val del Prete
Cascina Val del Prete: Situata in una splendida posizione al centro di un anfiteatro naturale, la storia vuole che l'attuale denominazione sia dovuta ad un ecclesiastico che vi risiedette per un certo periodo attorno al 1850. Le prime notizie risalgono tuttavia a cent'anni prima,quando la cascina era di proprietà della Contessa di Cornegliano Adelaide Cristina Perez Binelli, sposa di Paolo Giuseppe Giza Asinari de Grésy e tramandatasi per ereditá sino al 1977 anno in cui venne acquistata da Bartolomeo Roagna di Priocca d'Alba, padre dell'attuale proprietario. Gli 8 ettari di terreno collinare in cui Bartolomeo aveva impiantato i propri vigneti continuano ad essere coltivati tuttora dal figlio Mario.