Gulfi, grandi vini Siciliani...
Il territorio in cui lavoriamo vanta da oltre 2000 anni la presenza della vite.
Non abbiamo inventato niente che già non esisteva. Niente che da almeno duemila anni non venisse fatto. Abbiamo solo dovuto adattare al nostro tempo l’operosità dei nostri Padri, la cultura dei nostri Avi. Abbiamo ricevuto in prestito un territorio, che dobbiamo rispettare perché è il nostro futuro e il futuro dei nostri figli. Quello che ci hanno insegnato i nostri Padri dobbiamo trasmetterlo ai nostri figli. Il territorio è il nostro capitale, lasciatoci in prestito, che non dobbiamo consumare, intaccare o peggio distruggere, ma migliorare. Possiamo, dobbiamo goderne solo i frutti, con intelligenza, con rispetto.
Probabilmente tra cento anni i nostri vini rappresenteranno ancora la vera espressione del nostro territorio, come lo sono oggi e come lo sono sempre stati.
Una civiltà che si rispetti, oltre ad un territorio deve avere una cultura che la identifichi, l’accomuni, nel tempo e attraverso i tempi. Un tassello di un mosaico da solo non rappresenta niente. E’ solo nella giusta posizione nel mosaico, insieme a tanti altri tasselli, che può diventare una grande opera d’arte, capace di resistere e valorizzarsi nel tempo.
I nostri vini sono vera espressione del territorio da cui provengono. Non vogliono essere esclusivamente né i vini del produttore né i vini dell’enologo.
La ricerca dell’armonia, dell’equilibrio nel vigneto ed in cantina da parte dell’uomo impone una conoscenza profonda dell’ambiente in cui si opera. Il viticoltore e l’enologo non possono essere due figure separate, stagne, ma entrambe devono essere complementari e far parte del territorio in cui operano, in modo da poter meglio comprendere ed interpretare la vigna, i vitigni, la cultura vitivinicola del territorio. E’ essenziale spendere tanto tempo nella ricerca delle ragioni, del perché in un ambiente si è prodotto un tipo di vino anziché un altro o coltivato da sempre un tipo di vitigno e non altri.
Il nostro lavoro è motivato da forte passione, tramandata da padre in figlio, e condivisione dei valori in cui crediamo.
Bisognerebbe riflettere molto sul fatto che le scelte di oggi avranno effetti futuri. Chi oggi impianta un vigneto deve fare una scelta definitiva: molto probabilmente lascerà la vigna e i vitigni che ha deciso di impiantarvi in eredità ai propri figli, quindi le sue scelte non possono dipendere da “mode commerciali”, da considerazioni superficiali fatte dall’esperto o dal tecnico “di passaggio” nella propria azienda. I suoi sforzi, l’azienda che fonderà, i vigneti che impianterà, dovranno essere in grado di garantire una continuità alla generazione successiva, che sarà quella che appieno usufruirà dei frutti e dell’impegno profuso oggi.
Il nostro intervento in cantina si riduce semplicemente al rispetto di quanto prodotto dalla natura.
Il valore aggiunto che fa del vino un prodotto agricolo diverso rispetto agli altri prodotti della terra è il suo legame culturale con il territorio in cui viene prodotto. E’ per questo che un vino, quando è vera espressione del territorio e della cultura degli uomini che lo producono, non dipende da una sola persona, ma da una civiltà.
Caricante 2010 - 19€
Cerasuolo di Vittoria 2011 - 13€
Nero d’Avola Nerojbleo 2009 - 14€
Nero d’Avola Nerobaronj 2008 - 30€
Nero d’Avola Nerobuffaleffj 2008 - 33€
Nero d’Avola Nerosanlorè 2008 - 33€
Nero d’Avola Neromaccarj 2008 - 31€
Nerello Mascalese Reseca 2007 - 29€
Da Monforte, Rocche dei Manzoni...
Potature corte, diradamento dei grappoli, rese bassissime.
Il Podere Rocche dei Manzoni nasce per volonta’ di Valentino Migliorini e della moglie Jolanda, che nel 1974 decidono di acquistare in località Manzoni Soprani a Monforte d’Alba una vecchia cascina del 1700 circondata da splendidi vigneti in eccellente posizione. Cosi’ ha inizio l’avventura che avrebbe portato alla creazione di una delle piu’ belle e autorevoli realta’ vitivinicole di Langa. Nei primi anni di attivita’ la produzione era quella dei vitigni tradizionali del loco, Dolcetto d’Alba, Barbera d’alba e Barolo.
Ma Valentino da grande innovatore quale si e’ dimostrato, credendo profondamente nelle potenzialita’ del territorio sperimenta nuovi vitigni e nuove tecniche di vinificazione, dando alla luce nuovi prodotti da affiancare a quelli esistenti. Ha cosi inzio quello che a noi piace chiamare “matrimonio perfetto” tra tradizione ed innovazione.
Nasce cosi’ nel 1976 il “Bricco Manzoni” primo assemblaggio prodotto in Langa con l’ottanta percento di nebbiolo e il venti percento di barbera. Nel 1978 vede la luce il Valentino Brut “Riserva Elena”, uno spumante metodo classico da uve chardonnay e pinot nero e nello stesso anno arrivano in cantina le prime 300 barriques; esperienza che segna la personalita’ dei vini aziendali in quanto dall’anno 1982 la vinificazione di tutti i prodotti avviene in piccoli fusti di rovere.
Con il passare del tempo le cantine vengono ampliate arrivando ad avere locali separati in base alla lavorazione e tutti dotati di controlli termici. Nel fare questo e’ stato tenuto conto delle architetture tradizionali del territorio creando un’intagrazione tra paesaggio e strutture rurali.
L’alta qualita’ dei prodotti è garantita non solo da meticolose vinificazioni e continue ricerche di miglioramento, ma anche da un lavoro certosino eseguito in vigna, attuando potature corte e diradamento dei grappoli all’insegna di rese bassissime.
BARBERA D’ALBA Superiore SORITO MOSCONI" 2007 - 14,5% vol. - 25.00€
BARBERA D’ALBA "VIGNA LA CRESTA" 2008- 14% vol. - 16.00€
LANGHE ROSSO “BRICCO “MANZONI” (Nebbiolo e Barbera) 2006 - 14% vol. - 28.00€
SPUMANTE MET. CLASSICO “RISERVA ELENA” 2008 - 12,5% vol. - 16.50€
SPUMANTE MET. CLASSICO “BRUT ZERO” (10 Anni sui Lieviti) 2001 - 12,5% vol. - 34.00€
SPUMANTE MET. CLASSICO “BRUT ROSE’ ZERO” 2006 - 12,5% vol. - 39.00€
I Vini del Monastero Sabiona...
Cantina Valle Isarco - Monastero Sabiona...
Alto Adige Valle Isarco Sylvaner Sabiona 2011 14%vol. - 22.00€
I vitigni Sylvaner vengono coltivati già da oltre un secolo in Valle Isarco e rappresentano la più caratteristica fra le varietà di uve di questa valle. Le condizioni climatiche ottimali, il terreno sciolto e ghiaioso e i vigneti ariosi e soleggiati rendono possibile la coltivazione di questa varietà di uve, che dà il meglio di sé proprio nel segmento qualitativo più alto.
Alto Adige Valle Isarco Kerner Sabiona 2011 14,5%vol. - 22.00€
I vitigni Kerner trovano condizioni di sviluppo assolutamente ideali nelle aree prossime al limite delle colture. Il terreno magro e il clima più rigido, con notti fredde ma con abbondanza di sole durante il giorno, danno origine a un vino dal gusto intenso e speziato.
Cà del Vént… Franciacorta
Le origini del Cellatica
Il nome "Cellatica" viene fatto derivare dal latino cella, termine che prima del X secolo significava oratorio o piccola chiesa e che successivamente venne ad identificare i depositi di frutti campestri trattandosi probabilmente di una " cella vinaria" di un monastero.
Ma la tradizione enoica di questa terra sembra avere radici lontanissime risalenti persino al popolo celtico.
Successivamente si hanno notizie da medici, agronomi e studiosi che parlano nel XV sec. del vino di Cellatica come prodotto pregiatissimo di grande affinità con i vini greci e romani e per questo richiesto a Milano ed esportato a Roma.
Nel XIII sec. di Cellatica vengono decantati i grappoli di eccezionale grandezza, frutto di un terroir particolarissimo dovuto ad un anfiteatro di colline rocciose di costituzione calcareo-argillosa rivolte a mezzogiorno, soggette a totale insolazione e chiuse alle correnti fredde del nord.
Nella prima metà del XIX secolo il Cellatica è uno dei vini più commercializzati sul territorio milanese, venduto nelle trattorie e osterie dei navigli come nei ristoranti importanti del centro.
E' con il dopoguerra che si assiste all'abbandono dell'attività agricola per scarsa redditività e per la vicinanza della città con le maggiori opportunità offerte da un tessuto industriale in espansione.
Con gli ultimi decenni, infine, l'appartenenza della zona a due Denominazioni di Origine distinte ( Cellatica e Franciacorta ) induce molti produttori a cedere alle lusinghe delle "bollicine" decretando un lento oblio del Cellatica dopo le luci del passato...
Nel 1994 nasce Cà del Vént e l’idea di autoprodurre vino anziché consegnare alla Cantina Sociale l’uva delle vigne che circondano la casa.
Nel 1996 otteniamo le prime 5 barrique di vino rosso da vitigni autoctoni, prodotte per autoconsumo, ma già con grande determinazione. La mancanza di attrezzature specifiche ci impone metodi operativi semplici e piuttosto grossolani: spremitura a mano delle uve nel nostro garage, fermentazione e macerazione in una vasca d’acciaio prestata dal vicino di casa (ex vignaiolo), affinamento in barrique nello scantinato e imbottigliamento “a caduta” con un piccolo tubo di gomma. Clavis 1996, questo è il nome del primo vino, ci regala un risultato sorprendente “probabilmente più per fortuna che per effettiva capacità”. E’ pieno, tannico, pulito e potenzialmente longevo. Le annate successive non deludono le aspettative, pur con qualche problema di eccesso alcolico nell’annata 1997 e di torbidità nell’annata 1998; ci sentiamo pronti per convertire il giardino e lo scantinato di casa in un tentativo di azienda viti-vinicola.
Nel 2000 vengono così ampliati gli spazi di vinificazione e acquistati due piccoli vigneti ad uva bianca confinanti.
Nel 2001 si acquista la pressa pneumatica e vengono vinificate le prime 2.000 bottiglie di vino atto a Franciacorta. I giudizi gustativi sui primi vini bianchi sono meno positivi rispetto ai rossi, manca un po’ di finezza, il sentore di legno è troppo evidente.
E’ quindi solo nel 2006 che, metabolizzati gli errori di gioventù, Cà del Vént diventa a tutti gli effetti una azienda viti-vinicola, la dimensione vitata raggiunge i 6,5 ettari ed inizia lo studio dei suoli che si conclude nel 2011 con l’individuazione di 11 micro-zone.
Nel 2013, dopo oltre un anno di opere di ripristino degli originali muri a secco, si impianta un ulteriore ettaro a Chardonnay e Pinot nero in uno degli storici vigneti di Cellatica, incolto da decenni; la superficie vitata raggiunge gli attuali 7,5 ettari (40-45.000 bottiglie).
E dopo quasi vent'anni le bottiglie di Clavis 1996, tuttora in affinamento nello scantinato in cui sono state vinificate, non sembrano mostrare segni di vecchiaia......
Franciacorta Pas Operé Blanc de Blanc 2009 - 13%vol. - 28.00€
Franciacorta Pas Operé 2009 - 12,6%vol. - 26.00€
Franciacorta Sospiri 2007 - 12,7%vol. - 31.00€
AR.PE.PE. dalla Valtellina...
Fondata nel 1984 da nostro padre Arturo Pelizzatti Perego, che vi riversò il prezioso bagaglio di valori e conoscenze ereditato dalla sua famiglia - quattro generazioni di vignaioli che fin dal 1860 avevano prodotto ottimo vino di Valtellina -, oggi ArPePe è una cantina ancora giovane, condotta da giovani e proiettata con entusiasmo verso il futuro.
Eppure, animati dalla stessa passione che ispirò i nostri predecessori, siamo ancora convinti che per offrire la stessa qualità che in passato rese famoso il vino della nostra terra non si possa cedere a mode più o meno passeggere, ma si debbano seguire con scrupolosa dedizione i metodi della tradizione. Per questo, seguiamo con cura in prima persona tutta la filiera produttiva, dall’impianto della vite alla bottiglia.
Sassella Riserva Stella Retica 2006 - 17.00€
Questa Riserva regala l’emozione di una giovinezza incorruttibile che il tempo non potrà scalfire. Il lungo affinamento, infatti, le dona complessità senza alterarne la tipica freschezza.
Appagante già al naso, con un bouquet raffinato di rosa, ciliegia e ribes rosso, colpisce subito per la luminosità del colore granato, di rara lucentezza; ma è il sapore fresco, ricco e di lunga persistenza, che conquista l’appassionato fin dal primo assaggio. Reso versatile dal carattere giovane, si abbina piacevolmente a tutte le pietanze regionali. Servitelo in ballon a 15 °C.
Classificazione: Valtellina Superiore D.O.C.G. Sassella.
Zona di produzione uve: Sassella (Comune di Sondrio).
Uvaggio: Nebbiolo (Chiavennasca) 100%.
Vinificazione: tradizionale con macerazione delle vinacce per 15/18 giorni.
Affinamento: 2 anni in botti grandi di rovere e castagno, bottiglia.
Caratteristiche organolettiche:
Colore: rosso rubino.
Profumo: intenso, con ricordi di fragola.
Sapore: fresco e fruttato, di buona persistenza.
Grumello Riserva Buon Consiglio 2005 - 34.00€
Solo uva Nebbiolo della migliore zona del Grumello per questo sincero vino di montagna che, grazie alla lavorazione tradizionale, concentra nel bicchiere i tratti più tipici dell’impervio ma generoso territorio valtellinese.
Il sapore vellutato e i profumi intensi, con note floreali, si abbinano felicemente ai piatti della cucina regionale. Servitelo a 15 °C in ballon.
Classificazione: Valtellina Superiore D.O.C.G. Grumello.
Zona di produzione uve: Grumello (Comuni di Sondrio e Montagna in Valtellina).
Uvaggio: Nebbiolo (Chiavennasca) 100 %.
Vinificazione: tradizionale con macerazione delle vinacce per 20/25 giorni.
Affinamento: 4 anni in botti grandi di rovere e castagno, bottiglia.
Caratteristiche organolettiche:
Colore: rosso rubino tendente al granata.
Profumo: complesso, fine, austero, intenso, ricorda la marasca.
Sapore: vellutato, armonico, asciutto, lievemente tannico.
Sassella Riserva Rocce Rosse 2001 - 30.00€
Frutto prezioso dell’ineguagliabile esperienza di cinque generazioni di vitivinicoltori, è l’espressione più fedele ed elegante del cuore della Sassella. Vivo e fresco, accarezza il palato con una sinfonia di aromi armoniosamente equilibrata.
Perfetto con carni rosse e cacciagione, conquista in abbinamento a pesce di grande struttura. Da servire in ballon a 15 °C.
Classificazione: Valtellina Superiore D.O.C.G. Sassella.
Zona di produzione uve: Sassella (Comune di Sondrio).
Uvaggio: Nebbiolo (Chiavennasca) 100 %.
Vinificazione: tradizionale con macerazione delle vinacce per 20/25 giorni.
Affinamento: 4 anni in botti grandi di castagno, bottiglia.
Caratteristiche organolettiche:
Colore: rosso granata con riflessi leggermente aranciati.
Profumo: sottile, etereo, ciliegia e prugna sotto spirito, nocciola, noce moscata, chiodi di garofano, tabacco.
Sapore: asciutto, leggermente tannico, austero, vellutato, elegante, dotato di grande freschezza ed equilibrio.
Sassella Riserva Vigna Regina 2005 - 37.00€
Davvero regale questo vino che porta lo stesso nome del vigneto di provenienza, prezioso come solo il frutto di una lavorazione completamente manuale può essere. Di magnifica essenzialità, in bocca sorprende per pulizia e freschezza e, grazie alla versatilità del Nebbiolo di montagna, consente inediti abbinamenti anche con il pesce: antipasti misti, crostacei, salmone. Si serve a 15 °C in ballon.
Classificazione: Valtellina Superiore D.O.C.G. Sassella.
Zona di produzione uve: Cru, Vigna Regina in zona Sassella (Comune di Sondrio).
Uvaggio: Nebbiolo (Chiavennasca) 100 %.
Vinificazione: tradizionale con macerazione delle vinacce per 20/25 giorni.
Affinamento: 4 anni in botti grandi di rovere e castagno, bottiglia.
Caratteristiche organolettiche:
Colore: rosso rubino tendente al granata.
Profumo: sottile, etereo con sfumature di cuoio e tabacco.
Sapore: austero, vellutato, ricordi di agrumi (pompelmo rosa, bergamotto)
Sassella Ultimi Raggi 2005 - 37.00€
Prodotto con grappoli lasciati leggermente appassire in pianta e raccolti ad autunno inoltrato, spesso dopo le prime nevicate, ha profumi complessi e seducenti, un gusto caldo e avvolgente.
Ottimo vino da meditazione, si esalta se abbinato a carni rosse, anche alla griglia, selvaggina, formaggi di media e lunga stagionatura. Da degustare a 16 °C in ballon.
Classificazione: Valtellina Superiore D.O.C.G. Sassella (vendemmia tardiva).
Zona di produzione uve: Sassella (Comune di Sondrio).
Uvaggio: Nebbiolo (Chiavennasca) 100%.
Vinificazione: tradizionale con macerazione delle vinacce per 20/25 giorni.
Affinamento: 12 mesi in tonneaux di rovere non tostato, bottiglia.
Caratteristiche organolettiche:
Colore: rosso rubino intenso.
Profumo: molto fruttato con ricordi di fragola, lampone e ciliegia, note di spezie dolci.
Sapore: complesso, intenso, asciutto e leggermente tannico.
Baron di Pauli… Vini Straordinari...
L’ARMONIA DELLE COSE
Le proprietà del suolo, il clima mediterraneo, l’influsso favorevole del Lago di Caldaro e le fresche brezze notturne dalle Alpi – ecco chi ci accompagna nel nostro percorso verso i grandi vini. La Tenuta Baron Di Pauli comprende due siti produttivi: i terreni vitati di Arzenhof a Caldaro e quelli di Höfl unterm Stein a Söll, presso Termeno.
PARTIRE DOVE TUTTO EBBE INIZIO
Dietro ogni grande vino c’è una storia che va raccontata. La Tenuta Baron Di Pauli è sinonimo di 300 anni di passione per l’antica quanto nobile arte della viticoltura. Garantendo la creazione di vini di elevata qualità, la tenuta ha potuto fregiarsi del titolo di “fornitrice di corte imperiale e reale d’Austria-Ungheria” e i suoi prodotti erano assai apprezzati anche presso la corte degli Zar di San Pietroburgo.
LE GRANDI COSE SONO FATTE DI PICCOLI DETTAGLI
Nel nostro intento di creare vini di carattere e di massima qualità non badiamo a sforzi e non scendiamo a compromessi. Le rese dei vigneti sono ridotte al minimo al fine di permettere alla vite di concentrare tutte le sue forze in pochi grappoli. Questi, tra l’altro, vengono raccolti a mano. Oltre alla passione per il vino condividiamo con la nostra squadra altamente motivata anche la ricerca della perfezione.
L’ECCELLENZA NASCE DALLA PAZIENZA
Iniziamo a raccogliere le uve solo quando sono giunte a maturazione ottimale. In cantina lasciamo al vino tutto il tempo necessario per sviluppare l’eleganza e la raffinatezza che lo caratterizzano. In compenso ne traiamo spiccate doti di longevità e di invecchiabilità. Anche per gustare i nostri vini, in fin dei conti, ci vuole del tempo: dedicategli l’attenzione che meritano.
Enosi (Riesling, Sauvignon e Pinot Bianco) 2011 - 13,5% vol. - 16.00€
Exilissi (Gewurztraminer) 2010 - 15,5% vol. - 36.00€
Exilixxi sell (Passito di Gewurztraminer) - 2007 - 13,5% vol. - 36.00€
Kalkofen (Schiava) - 2011 - 13% vol. - 13.00€
da Montalcino… Az. Agr. Molinari Carlo
L'Azienda Agricola Molinari Carlo, Podere Le Fonti è ubicata vicino a mezza collina nel massiccio granitico su cui sorge il paese di Montalcino, sul versante scosceso che guarda alla valle dell'Asso . E' il versante storico del Brunello, dove i terreni rocciosi si mescolano con quelli sciolti delle colline, un tempo letto di vasti fiumi preistorici. L'azienda si colloca in posizione panoramica nel versante NORD della piramide del Brunello di Montalcino, con vista estesa sulla Val d'Arbia e le crete senesi. Le vigne si trovano su un vasto terrazzamento naturale orientato a EST protetto a scirocco dallo stesso paese di Montalcino. La produzione è assai contenuta. L'azienda produce un numero limitatissimo di bottiglie di Brunello di Montalcino DOCG, e di Rosso di Montalcino DOC in conversione biologica.
IL RITRATTO AL PRODUTTORE
La mia azienda ha una superficie complessiva di 5 ettari, di cui tre ad oliveto, 1 a vigna di Brunello ed il restante ettaro ad alberate e macchie di lecci e castagni. E' nata agli inizi degli anni '80 per opera di mio marito Carlo Molinari, che affascinato da questi luoghi suggestivi ha deciso di stabilirvisi. Essendo un appassionato conoscitore di vini ha iniziato a produrne in proprio. Oggi, a 25 anni di distanza da quell'inizio, sono io personalmente che conduco l'azienda, da quando mio marito è venuto a mancare. L'esposizione delle vigne al sole, tutto il giorno, ed il particolare microclima creato dai venti provenienti dal mare e dal monte, consentono una perfetta maturazione delle uve, che producono un Brunello elegante, longevo ed equilibrato, con un gusto ed un profumo fruttati, datigli dai ciliegi, dai susini, dai meli e dalle fragole selvatiche che dall'alto del podere rilasciano verso le vigne profumi e sapori. Viene invecchiato in botti di rovere e affinato in bottiglia per quattro mesi prima di essere destinato alla vendita.
ETTARI VITATI IN PRODUZIONE: 1,00
TIPOLOGIA DEI TERRENI: sabbione di mare e scheletro
ALTITUDINE: 280 mslm
ETA' DEI VIGNETI: 10-25 anni
RESA: ad Ettaro 60q di uva
QUANTITA': Brunello di Montalcino Docg 2700 bott. - Rosso di Montalcino Doc 2400 bott.
Brunello di Montalcino 2007: 27.00€
Rosso di Montalcino 2010: 12.00€
dal Friuli i Clivi...
i Clivi
La Storia
L’acquisto nel 1994 di una casa in collina con annessa vecchia vigna e sovrastante bosco nel paese natale della moglie a Brazzano di Cormons nel cuore del Collio ha mutato la lunga fedeltà al vino di un bevitore dilettante in impegno di produttore a tempo pieno. Poiché, suo malgrado, la vigna ha preso il sopravvento sulle speranze di quieto vivere, facendo irresistibilmente valere le sue esigenze.
Così, a quei primi due ettari di vigna se ne sono poi aggiunti altrettanti, anche questi in area doc Collio a Brazzano e con le stesse caratteristiche, ossia posizione in costa, esposizione privilegiata e viti molto vecchie. Poi, nel 1997, un’altra vecchia vigna, a poca distanza ma al di là dello Judrio in territorio Colli Orientali del Friuli, otto ettari sulla collina di Gramogliano in comune di Corno di Rosazzo. Anche qui con annesso bosco e casa colonica che, restaurata e completata di cantina interrata, è divenuta la sede dell’azienda. La prima annata messa in bottiglia è il 1996.
Il titolare e il figlio Mario si occupano personalmente della cura dei vigneti e del lavoro di cantina, in modo da garantire assoluta unità di indirizzo e rigoroso controllo qualitativo in ogni singola fase del ciclo produttivo del vino.
I Vigneti
I vigneti dei Clivi Sono composti da viti molto vecchie - la quasi totalità di età compresa tra i 40 e i 60 anni, ma in alcuni appezzamenti non lontane dal secolo di vita - di varietà in grande prevalenza autoctone, allevate secondo la tradizionale configurazione a doppio capovolto.
Malgrado le grandi difficoltà che pongono sotto l’aspetto sia operativo che economico per la necessità di eseguire la maggior parte dei lavori di campagna a mano, questi vigneti sono un lascito prezioso, non solo in considerazione dell’età delle piante, ma anche perché sono un reperto di antica sapienza, sia sotto il profilo della prevenzione dell’erosione dei pendii sia sotto quello della composizione varietale dei vigneti e, conseguentemente, del vino. Che in passato qui non era da monovitigno, ma solitamente ottenuto appunto mettendo insieme le partite di tutte le varietà coltivate. Una tradizione tuttora seguita ai Clivi.
Le tecniche di conduzione adottate puntano al più alto livello qualitativo possibile nel contesto dell’annata. Quindi, per citarne alcune: potature corte, cimature limitate, trattamenti a base di rame e zolfo, esclusione di concimi e irrigazioni, vendemmia differenziata (per passaggi successivi), raccolta a mano in cassette per evitare ossidazioni da prematuro schiacciamento.
La Cantina
Interamente interrata, la cantina consta di due celle di vinificazione ed è attrezzata con vasi vinari della capacità totale di 500 hl, una sala di lavorazione, e un locale di maturazione, per un totale di 270 metri quadrati.
Il vino ha bisogno di tempo. Anche in cantina, così come in vigna, l’attività è governata dai ritmi lenti dei processi naturali e dai tempi lunghi del lavoro manuale. Le uve sono sottoposte a cernita prima della lavorazione, la pressatura delle uve bianche è fatta in mini-presse che impediscono lo sfregamento delle bucce, le fermentazioni sono condotte sui lieviti propri dell’uva a bassa temperatura e durano a lungo, i vini maturano sui propri fondi, sono evitate le filtrature, le chiarifiche avvengono per sedimentazione, le bottiglia sono riempite per gravità evitando l’uso di macchine riempitrici a pressione, anche la tappatura è fatta a mano. E’ evitata la rapidità, propria delle macchine e della produzione industriale, che ha bisogno di grandi quantità e di operazioni meccanicamente ripetitive.
Ecco le Nuove annate:
Galea 2010 Tocai Colli Orientali 13,5% vol. - 18.00€
Galea 2005 Tocai Colli Orientali 13,5% vol. - 19.00€
Brazan 2010 Tocai Collio 13,5% vol. - 19.00€
Brazan 2003 Tocai Collio 13% vol. - 21.00€
Tocai Friulano “San Pietro” 2012, 12,5%vol. - 13.00€
Ribolla Gialla 2012, 11,5%vol. - 14.00€
Verduzzo Secco 2012, 13%vol. - 15.00€
Da Calosso… Vini e Passiti.
L’Azienda Agricola Fea si trova a Calosso, un paesino immerso tra le colline del Monferrato, terra del Moscato e di grandi vini. Il paesaggio tutt’intorno ha un fascino particolare, da una parte filari e ancora filari di viti e dall’altro si intravede il territorio aspro e austero delle Langhe.
E’ in questo silenzio dove tutto è scandito dal susseguirsi delle stagioni che l’azienda nasce nei primi anni sessanta grazie ai sacrifici e alla volontà di Giulio di far conoscere l’amore per questa terra attraverso il vino. Vino fatto per passione, desiderio di migliorarlo, di renderlo unico come unica è stata la capacità e la gioia di trasmettere il proprio attaccamento a queste colline al genero, Giuseppe, attuale proprietario dell’azienda. Giuseppe all’inizio degli anni Novanta decide di lasciare la propria occupazione per dedicarsi interamente alla nuova attività vitivinicola, imparando i segreti del mestiere dallo suocero.
Un bicchiere del nostro vino racchiude l’antica esperienza di chi ha iniziato a farlo e la continuità di chi ha creduto nella propria capacità di far conoscere e apprezzare agli altri ciò che queste vigne da sempre rappresentano: la scopo della propria vita.
Passito di Moscato “Così una Volta” 2008 - 13% vol. - 18.00€
Rocca Fea (Gamba di Pernice e Nebbiolo) 2008 - 13,5% vol. - 13.00€
Brbera d’Asti Superiore 2009 - 14,5% vol. - 13.00€
Ritornano gli Spumanti Zamuner...
Correva la metà del diciannovesimo secolo quando in Veneto Antonio Carpenè affinò il metodo della fermentazione in grandi recipienti, dando così il via alla tradizione spumantistica legata a questo tipo di vinificazione, con evidente successo per il Prosecco. Nel 1980, invece, un tenace dirigente d'azienda scaligero, Daniele Zamuner, decise di andare controcorrente lanciando la sfida ai cugini d'Oltralpe nel segno delle bollicine prodotte col «Metodo Classico». Quindi uve coltivate sulle colline moreniche di Sona, nel Veronese, raccolte in quei sei ettari vitati avuti in eredità. Il fatto è che Zamuner lasciò tutti di stucco allorchè accantonò i filari di bardolino e bianco di Custoza, in favore di pinot nero, pinot meunier, chardonnay e cabernet sauvignon.
Così, dopo cinque anni di affinamento in bottiglia nella cantina interrata scavata nella collina, ecco una rarità che risponde al nome di Spumante Brut Zamuner da uve pinot nero (75%), pinot meunier (10%) e chardonnay (15%) vinificate separatamente con pressatura orizzontale, fermentazione a temperatura controllata e inoculazione di lieviti originari dell'Istituto enologico dello Champagne.
Le operazioni successive all'assemblaggio seguono la metodologia Metodo Classico fino alla rifermentazione in bottiglia e il successivo lunghissimo affinamento. Questo brut si presenta con spuma cremosa e consistente, ampio e fresco bouquet di sentori floreali; al palato morbido ed armonico, con una lunga persistenza. Accanto ci sono la versione Extra Brut, che ha un perlage più elegante e fine, e lo Spumante Brut Riserva Mattarana, che vive un affinamento in bottiglia di ben 7 anni. Decisamente clamoroso!
Brut Riserva Villa La Mattarana Millesimato 2005 - 28 €
Brut Rosè Riserva Villa la Mattarana Millesimato 2005 - 30 €
Brut Blanc de Noirs Millesimato 2006 - 20 €
Brut Blanc de Blanc Non Millesimato - 18 €
The Queen of Oslavia...
Ribolla Gialla di Oslavia “Riserva” 2009 - 14,5%vol. - 21.00€
Area di produzione | Friuli Venezia Giulia Doc Collio, Oslavia |
Composizione del suolo | Marna arenaria - Ponca |
Orientamento vigneto | Est Nord-Est |
Produzione | 5500 Kg/Ha |
Densità impianto | 4500-5000 piante/ettaro |
Descrizione uva | La particolarità di questo curioso e delicato vitigno è la parziale fecondazione del fiore, il che determina la crescita di pochissimi e concentratissimi acini per ogni grappolo. Questi è piccolo ed alato, dotato di pochi 10-15 acini piccolissimi e pruinosi. |
Vinificazione | Le uve surmature, raccolte manualmente in cassette, vengono diraspate e poste in tini aperti, dove inizia l’attività fermentativa ad opera lieviti indigeni e in assenza di solforosa, con frequenti follature. Il mosto resta a contatto delle bucce per 6 giorni senza controllo delle temperature. Successivamente il mosto vino viene separato dalle bucce e posto in caratelli da 500-600 litri a continuare la fermentazione. L’elevazione sulle fecce nobili dura 12 mesi durante i quali il vino compie quasi completamente la fermentazione malo-latica. Dopo l’imbottigliamento, che avviene senza filtrazione sterile, seguirà un affinamento in bottiglia di 6 mesi. |
Aspetti organolettici | Colore giallo dorato intenso. Caratteristico e asciutto, il profumo evoca i fiori d’acacia per fondersi nella scorza di chinotto in una sensazione di avvolgente mineralità. Il finale ricorda il nocciolo dell’albicocca e polpa di castagna. |
Abbinamenti | Risotti con crostacei, pesci delicati, prosciutto e fichi. |
Temperatura di servizio | 10-12°C |
Gradazione alcolica | 12,90% vol. |
Acidità totale | 5,30 g/l |
Zuccheri residui | 1,70 g/l |
Paraschos dal Friuli...
Il Collio
Il paese di San Floriano, con i suoi 276 metri sul livello del mare, è la vetta più alta della fascia collinare a nord della città di Gorizia, spartita tra Italia e Slovenia, chiamata rispettivamente Collio e Brda nelle due nazioni. La sua posizione geografica è esemplare dal punto di vista del microclima, ed è, insieme alle caratteristiche del terreno (chiamato dalla gente locale ponka) uno dei fattori determinanti la vocazione di questo territorio alla produzione di grandi vini.
La protezione delle Alpi Giulie a Nord e dell’Altipiano Carsico a Sudest, la sana ventilazione proveniente dalle strette valli dell’Isonzo e del Vipacco e l’influenza dell’Adriatico, concorrono alla formazione di un ambiente molto speciale per la vite.
Il vino naturale
Per vino naturale si intende quello prodotto senza ingredienti esogeni diversi dall'uva, ottenuta da una viticoltura rispettosa dell'ambiente e dell'equilibrio naturale della vigna, tenendo conto del clima, del terreno, dell'altitudine e dell'età della vite.
Da fonti bibliografiche del 18. secolo si evince che nella zona del Vipacco e del Collio si era consolidata la pratica della fermentazione dei mosto d'uva con le proprie bucce per alcuni giorni nei tini, prima della pressatura, per migliorarne il sapore, il profumo e la durata del vino nel tempo.
La Cantina
L’uva, sana e matura, viene privata dei raspi e lasciata macerare con le bucce in tini aperti, senza il controllo della temperatura e senza l’aggiunta di anidride solforosa. La fermentazione avviene spontaneamente, senza l’inoculo di lieviti selezionati esterni. Segue un lungo affinamento in botti di rovere grandi sui propri lieviti.
Nella nuova cantina, costruita nel 2003 non sono mai stati introdotti lieviti industriali. Siamo riusciti dunque a selezionare un ceppo di lieviti indigeni che di anno in anno differenziano i nostri vini rendendoli riconoscibili e unici.
Kai - 2008 - 12,5%vol. - 27.00€
Il Vino:
L'uva viene diraspata è lasciata fermentare con le proprie bucce in un tino grande per alcuni giorni con l’utilizzo di soli lieviti indigeni e senza raffreddamento forzato. Dopo una lieve pressatura il vino viene trasferito nella cantina inferiore di invecchiamento, dove rimane sui propri lieviti in botte grande di rovere di Slavonia fino all’imbottigliamento
Note di Degustazione:
La particolare varietà di Tocai Friulano, ormai introvabile, data l’età del vigneto, e il metodo tradizionale di vinificazione con le bucce, preservano nel vino il sapore originale dell’uva, che lo rende unico nel suo genere. L’imbottigliamento avviene in fase di Luna calante, evitando in questo modo la filtrazione. È pertanto possibile la formazione di deposito fine nella bottiglia, che renda lievemente velato il colore del vino alla vista.
Vigneti: Gradiscutta e Lucinico (Gorizia, esposizione Sud-est, terreno marnoso-argilloso e humus, 50m s.l.m.)
Uve: Friulano 100% (vigne vecchie di 75 anni)
Fermentazione: Fermentazione alcolica in tini di rovere con le bucce senza raffreddamento forzato e senza inoculo di lieviti selezionati per 2-4 giorni
Affinamento: Affinamento in botti di rovere di Slavonia di grandi dimensioni (15 - 25 ettolitri) per almeno 24 mesi sui propri lieviti
Imbottigliamento: imbottigliato a caduta senza aggiunta di anidride solforosa e senza filtrazioni
Abbinamenti: particolarmente adatto ai salumi come il prosciutto crudo, il salame; pasta condita con sughi di verdure profumate e secondi di carne bianca o crostacei con verdure o salse agrodolci. Formaggi a pasta molle erborinati e foie gras. Molto apprezzato con piatti della cucina asiatica non fritti.
Ribolla Gialla - 2008 - 12%vol. - 22€
Il Vino:
L’uva diraspata viene lasciata fermentare con le proprie bucce in un tino grande per 8 giorni con l’utilizzo di soli lieviti indigeni e senza raffreddamento forzato. Dopo una lieve pressatura il vino viene trasferito nella cantina inferiore di invecchiamento, dove rimane sui propri lieviti in botte grande di rovere di Slavonia per due anni, fino all’imbottigliamento.
Note di Degustazione:
Il metodo tradizionale di vinificazione sulle bucce, che si addice particolarmente al vitigno autoctono Ribolla Gialla, non solo rende il vino adatto all’invecchiamento, ma, come tale, migliora con il tempo. Il contatto con le bucce conferisce al vino colore e profumi più intensi, ma anche sostanze come i tannini, che, maturando lentamente nel vino, ne consentono la graduale evoluzione della piacevolezza negli anni.
Vigneto: Slatnik (San Floriano del Collio e Oslavia, Esposizione nord-est, terreno marnoso-argilloso, 250m s.l.m.) e Podsabotin (Esposizione sud, terreno marnoso-argilloso, 100m s.l.m.)
Uve: Ribolla Gialla 100% (età vigneto in media 25 anni)
Fermentazione: Fermentazione alcolica in tini di rovere con le bucce senza raffreddamento forzato e senza inoculo di lieviti selezionati
Affinamento: Affinamento in botti di rovere di Slavonia di grandi dimensioni (15 - 25 ettolitri) per almeno 24 mesi sui propri lieviti
Imbottigliamento: imbottigliato a caduta senza aggiunta di anidride solforosa e senza filtrazioni
Abbinamenti: vino con buona acidità, tannicità e allo stesso tempo fresco ed elegante, adatto a salumi come la pancetta o il lardo, primi piatti anche a base di pesce, secondi di pesce, anguilla, ma anche di carne bianca. Interessante l'accostamento a certi dessert e frutta non troppo dolci.
…ed anche il Pinot Nero 2007 “noir” 28.00€
Abraxas da Pantelleria...
L’azienda vinicola Abraxas è situata nell’isola di Pantelleria, nel cuore del Mar Mediterraneo.
Un angolo di paradiso unico al mondo per il mare cristallino, la montagna verdeggiante, il lago pieno di mistero, il clima imprevedibile, i profumi del cibo, il tutto contornato da una magica atmosfera. Ma Pantelleria, è rinomata anche per la produzione del Moscato Passito, un vino dolce a denominazione di origine controllata dai profumi intensi e inebrianti, prodotto con uve appassite secondo un complesso procedimento in cui il sole, il terroir e il vitigno si integrano armoniosamente. L’azienda è stata fondata nel 1999, quando Calogero Mannino, già Ministro per l’agricoltura, ha deciso di affrontare un’avventura e una sfida: produrre vini che ripetessero tutta la magia di Pantelleria. La realizzazione di questo sogno si chiama abraxas. Oggi l’azienda copre 26 h. di terreno vitato, con una produzione di 80.000 bottiglie di vini di fascia alta, particolarmente apprezzati nei ristoranti d’elite e dai veri appassionati di vino. tale qualità e apprezzamento sono, anche, suggellati dai numerosi riconoscimenti conseguiti in occasione dei migliori Concorsi enologici internazionali.
Abraxas Passito “2007” 50 cl. 15%vol. 30.00€
È un vino dolce che si ricava dalle uve zibibbo (moscato) appassite naturalmente al sole di Pantelleria. La sua lavorazione preserva tutti i profumi e gli aromi di un uva che matura al suolo lentamente.
Scirafi Passito “2007” 50 cl. 14,5%vol. 19.00€
È il fratello cadetto del passito maggiore Abraxas. Questi è il risultato del primo fiore. Ma la riccxa potenzialità delle uve passe, già pressaste una prima volta, consente, adeguatamente integrate da altre uve di elaborare un passito uguale e diverso. Uguale per le caratterisrtiche di fondo, ma diverso. come indica il paradigma analitico. È un passito pieno di brio, si potrebbe dire giovane., o giovanile. Questo è infatti un possibile consumatore da raggiungere nell'evoluzione del suo gusto. La linea che SCIRAFI continua è quellla del pasito dal profumo distinto, dal sapore raffinato che nella costanza della tradizione la rinnova.
Da Agliano… Villa Terlina
Villa Terlina si estende, con i suoi 7 ettari a corpo unico, nella zona collinare sud-est di Agliano Terme, nel cuore del Piemonte, regione famosa per i suoi grandi vini.
Il sollevamento geologico del Miocene ha creato un terroir molto particolare, che si riflette sulle caratteristiche dei vini. I suoli marnoso-calcarei in superficie riposano su uno strato di roccia gessosa cristallina. Questa struttura del terreno genera un regolazione idrica ottimale e nello stesso tempo è alla base dell’originalità dei vini di Villa Terlina: strutturati, minerali, eleganti, con un’ampia gamma aromatica e gustativa.
I vitigni coltivati sono strettamente autoctoni: Barbera, Nebbiolo e Uvalino. I vigneti hanno una densità d’impianto elevata e un’età media superiore ai trent’anni. La gestione è sempre ragionata ed eminentemente ecologica: vengono applicati metodi tradizionali e biodinamici secondo le esigenze delle singole parcelle.
Come per la cura del vigneto si ricerca l’espressione del terroir e si adattano vinificazione e affinamento al carattere della vendemmia.
Gli interventi umani sono ridotti al minimo, i vini non sono chiarificati né filtrati.
Le caratteristiche principali del Gradale sono la sua struttura ampia e morbida e la tipica dolcezza di frutta rossa integrata da note speziate. Un vino che si apre con una certa facilità, potendo essere bevuto giovane, ma che evolve con il tempo aumentando di complessità.
Vitigno: Barbera 100%
Vigneti: Anno di impianto: 1975
Densità: 4.800 piante/ha
Suolo: marne calcareo-argillose
Produzione massima: 60 q.li/ha
Vinificazione: macerazione lunga, mediamente 21 giorni
Affinamento: variabile da 12 a 16 mesi in barriques, 6 mesi in bottiglia
Gradazione alcolica: max. 14.5% vol.
Produzione: 18.000 bottiglie
Invecchiamento: secondo la nostra esperienza 10 anni
Temperatura di degustazione: min. 18° C max. 20°C
Bicchiere consigliato: tipo Hermitage
Accostamenti: piatti tipici della cucina Piemontese, carni rosse, formaggi. I nostri clienti ci segnalano che il Gradale è adatto ad accompagnare anche la cucina internazionale, compresa quella orientale ricca di spezie
Barbera d'Asti "Gradale" 2008 14,5% vol. - 13.00 €
Il Monsicuro è un vino che rispecchia un particolare terroir. Proviene da vecchie vigne di selezione massale innestate su Rupestris e in parte franche di piede. Il suolo marnoso–gessoso conferisce una nota minerale caratteristica e costante nelle annate. Un vino talora giudicato atipico nella sua originalità e complessità, che richiede un paziente invecchiamento in bottiglia per giungere alla perfetta fusione delle sue componenti aromatiche e strutturali.
Vitigno: Barbera 100%
Vigneti: Anno di impianto: 1930-1955
Densità: 10.000-8.000 piante/ha
Suolo: marne calcaree su marne argillose intercalate da gesso cristallino
Produzione massima: 30 q.li/ha
Vinificazione: macerazione lunga, mediamente 21 giorni
Affinamento: variabile da 12 a 24 mesi in barriques, 12 mesi in bottiglia
Gradazione alcolica: max. 14.5% vol.
Produzione: 6.000 bottiglie
Invecchiamento: oltre 15 anni
Temperatura di degustazione: min. 18° C max. 20°C
Bicchiere consigliato: tipo Bourgogne
Accostamenti: carni rosse, selvaggina, formaggi stagionati
Barbera d'Asti Monsicuro 2008 14,5% vol. - 22.00 €
Nuove annate da Giovanni Rocca...
Azienda Agricola Rocca Giovanni
Monforte d'Alba
Barbera d’Alba 2010 €6.00
Dolcetto d’Alba “sant’Anna”2012 €6.00
Barbera d’Alba “Pianromualdo” 2011 €8.50
Barolo "Bricco Ravera" 2009 €22.00
Barolo “Tradizionale 2009 €20.00
Barolo “Mosconi” 2009 €35.00