Dal Sulcis... Vermentino & Carignano

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L’instancabile ricerca, la voluttà del miglioramento continuo –quell’oscillare tra rottura e ricostruzione- rendono questo vino emblema delle cose in divenire, oggetto che diventa progetto, specie quando il desiderio di farne un prodotto dalle doti singolari, ne fa un bene, un’eredità culturale.

Ed è a questo punto che 6MURA assume la sua connotazione più profonda, in cui il laborioso incedere progettuale che lo contraddistingue lo consegna, infine, ad un demanio creativo più che produttivo: romantico, come l’ardimento che accomuna i suoi padri, 6MURA si mescola con l’arte e per volontà dell’arte diventa opera; come nella creazione di una Cantina che non sarà solo sede di produzione quanto, piuttosto, spazio espositivo e fucina di eventi culturali, punto di fusione tra quella dimensione artistica tanto cara ai cinque protagonisti –non dimentichiamo l’amore per il collezionismo che li lega da almeno un ventennio- ed un senso di appartenenza e di radicamento atavici.

Si tratta di un’operazione meta-culturale di incredibile impatto, volta ad appropriarsi con rispetto ed intelligenza del territorio e a restituirne le caratteristiche migliori per mezzo di un’apertura alla conoscenza e condivisione delle cose belle che si mescolano con la tradizione.

Il profilo semplice ma al tempo stesso tanto stratificato di questo vino, si accompagna al sostegno e alla consapevolezza di un ente nato in territorio piemontese ma il cui sguardo è sempre rivolto alla Sardegna; il Fondo Giov-Anna Piras (Asti), rappresenta infatti il punto di riferimento estetico per gli esiti artistico-culturali perseguiti da questa originale etichetta.

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Vermentino di Sardegna “Giba” 13%vol. 2010 - 10€
Vermentino di Sardegna “Selezione 6 Mura” 13%vol. 2010 - 16€

Carignano del Sulcis “Giba” 13,5%vol. 2009 - 11€
Carignano del Sulcis “Vecchie Vigne” 14%vol. 2008 - 21€


6MURA nasce dalle terre del Carignano, le sabbiose colline che si estendono dal litorale di Porto Pino, fino a Calasetta, passando per Giba e Sant’Antioco; il nome è l’assioma di “Su de Is Muras”, area protetta dell’iglesiente che si raccoglie attorno a Giba.

La forte aderenza alle caratteristiche del territorio, vuole che 6MURA sia il più possibile espressione dell’interazione tra terreno e vitigno: nasce un vino con una forte connotazione, lontano dal gusto internazionale, piuttosto, visionaria espressione del Sulcis, di cui conserva, in un bouquet raffinato e al contempo avvolgente, il profumo dei venti salmastri che si alternano alla durezza del maestrale, la sapidità del sale ammorbidita dalla dolcezza/rotondità della macchia mediterranea…

Dal punto di vista tecnico, le vecchie vigne (tra i 50 e i 100 anni) di Carignano del Sulcis conservano la tradizionale coltivazione ad alberello a piede franco; le caratteristiche del rosso sono esaltate da lunghe macerazioni sulle bucce e da un affinamento in botti di rovere da 750 e 2000 lt per un periodo di circa 12 mesi.
Mentre nel bianco la forte identità del Sulcis si schiude grazie a lunghe permanenze sui lieviti.

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Nuovi Bianchi Campani...

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Cantine Antonio Caggiano

vini-bechar Fiano di Avellino 2011 - 13,5% vol. - 12.00€

Uvaggio
Fiano di Avellino 100%

Zona di produzione
Terreni ricadenti nell'area di produzione D.O.C.G.
Fiano di Avellino Comune di Lapio

Esposizione ed Altimetria
Terreni collinari a 400 metri s.l.m. Esposizione sud-ovest

Tipologia di Terreno
Argilloso calcareo

Sistema di allevamento
Cordone speronato

Densità dell'impianto
3000 viti per ettaro

Resa per ettaro al rapporto in uva
55 ql./ettaro con kg. 1,80 per pianta

Epoca di vendemmia
Terza decade di ottobre. Raccolta manuale

Tipo di vinificazione
Le uve raccolte al momento della loro completa maturazione, vengono pressate e il mosto fermentato in serbatoi di acciaio inox a basse temperature, per periodo di 2 mesi.

Caratteristiche Organolettiche
Colore giallo oro. Con un aroma complesso di fiori, di frutta secca e di spezie.

vini-devon Greco di Tufo 2011 - 13,5% vol. - 12.00€


Uvaggio

Greco di Tufo 100%

Zona di produzione
Terreni ricadenti nell'area di produzione D.O.C.G. Greco di Tufo Comune di Tufo

Esposizione ed Altimetria
Terreni collinari a 500 metri s.l.m. Esposizione sud-ovest

Tipologia di Terreno
Argilloso calcareo

Sistema di allevamento
Cordone speronato

Densità dell'impianto
3500 viti per ettaro

Resa per ettaro al rapporto in uva
65 ql./ettaro con kg. 1,85 per pianta

Epoca di vendemmia
Terza decade di ottobre. Raccolta manuale

Tipo di vinificazione
Le uve raccolte al momento della loro completa maturazione, vengono pressate e il mosto fermentato in serbatoi di acciaio inox a basse temperature, per periodo di 2 mesi.

Caratteristiche Organolettiche

Colore giallo brillante con aromi di frutta esotica, fiori di pesco, fiori di mandorlo.

vini-falanghina Falanghina 2011 - 13,5% vol. - 10.00€


Uvaggio

Falanghina 100%

Zona di produzione
Terreni ricadenti nell'area di produzione D.O.C. Falanghina del comune di Torrecuso

Esposizione ed Altimetria
Terreni collinari a 300 metri s.l.m. Esposizione sud-ovest

Tipologia di Terreno
Argilloso calcareo

Sistema di allevamento
Cordone speronato


Densità dell'impianto
3500 viti per ettaro

Resa per ettaro al rapporto in uva
80 ql./ettaro con kg. 2,20 per pianta

Epoca di vendemmia
Seconda decade di ottobre. Raccolta manuale

Tipo di vinificazione
Le uve raccolte al momento della loro completa maturazione, vengono pressate e il mosto fermentato in serbatoi di acciaio a basse temperature. Segue un affinamento in bottiglia per un periodo di tre mesi.

Caratteristiche Organolettiche
Colore giallo paglierino intenso. Con un aroma tipico di frutta fresca che ricorda l’ananas, la mela e la banana. Il gusto è pieno, armonico e molto persistente.

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I Franciacorta di Majolini

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La Cantina Majolini rappresenta la storia di una famiglia che, fin dalle sue origini ha fatto della produzione del vino prima una passione, poi un'azienda. E' il territorio che crea il prodotto italiano più esclusivo e premiato, frutto di una severa selezione produttiva e distributiva. Il Franciacorta è prodotto con uve Chardonnay e/o Pinot nero e/o Pinot bianco e si ottiene dalla maturazione ed elaborazione per almeno 25 mesi dalla vendemmia di cui almeno 18 mesi di lenta rifermentazione in bottiglia a contatto dei lieviti. Per il Millesimato invece, i mesi diventano 37 di cui 30 sui lieviti. La Cantina Majolini produce diverse tipologie di Franciacorta tra cui Brut, Satèn, Millesimato, Non dosato e Rosé.

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FRANCIACORTA BRUT 12,5% vol. - 16.00€
Un vino dalla personalità chiara, ben definita, ma con un non so che di indecifrabile (che si deve a quella decisiva percentuale di pinot nero). È avvolgente, secco e deciso.
 
VIGNETO Appezzamenti nel circondario del Comune di Ome (Brescia).
UVAGGIO Chardonnay, Pinot Nero.
VINIFICAZIONE Le uve, a perfetto grado di maturazione, in tempi brevissimi dalla raccolta, vengono pigiate in modo soffice e fatte fermentare in vasche d’acciaio ad una temperatura controllata di circa 18 °C. Una parte dello Chardonnay dopo la pigiatura effettua una fermentazione ed un affinamento in piccole botti di legno.
IMBOTTIGLIAMENTO In primavera viene realizzata la cuvée ed effettuato l’imbottigliamento per la presa di spuma.
AFFINAMENTO ll vino viene affinato in bottiglia a contatto con i lieviti per un periodo non inferiore a 24 mesi.
PROFUMO Delicato, ampio, con evidenti sentori di lievito e con leggera e piacevole nota di vaniglia.
SAPORE Avvolgente, pieno, accattivante e persistente.
ABBINAMENTI Aperitivo di gran classe, accompagna ottimamente piatti a base di pesce, crostacei e primi piatti delicati.

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FRANCIACORTA PAS DOSÉ 12,5% vol. - 20.00€ “Aligi Sassu”
Un grande stile, come quello dell’artista a cui è dedicato. Quando compare, è assolutamente al centro dell’attenzione. Si è formato con rigore, con un grande senso del dovere, e così continua a essere: intransigente, secco e ostinato.
 
VIGNETO Appezzamento nel comune di Gussago (Brescia).
UVAGGIO Chardonnay 100%.
VINIFICAZIONE Le uve, a perfetto grado di maturazione, vengono pigiate in modo soffice ed il mosto ottenuto viene mantenuto ad 8 °C per alcuni giorni e poi portato a 18 °C fino a fine fermentazione.
IMBOTTIGLIAMENTO In primavera viene effettuato l’assemblaggio, deciso da un’apposita commissione di esperti degustatori; seguirà l’imbottigliamento per la presa di spuma.
AFFINAMENTO Il vino rimane in bottiglia a contatto con i lieviti per almeno 30 mesi.
PROFUMO Deciso, ampio con evidenti note floreali e di miele.
SAPORE Avvolgente, pieno, persistente.
ABBINAMENTI Aperitivo e a tutto pasto, ottimo con piatti a base di pesce.

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FRANCIACORTA BRUT SATÈN 12,5% vol. - 20.00€
È l’amico giusto per ogni compagnia: con lui non si fa mai brutta figura perché è affabile, con un savoir faire invidiabile.
 
VIGNETO Appezzamenti nel circondario del Comune di Ome (Brescia).
UVAGGIO Chardonnay 100%.
VINIFICAZIONE Le uve leggermente mature, in tempi brevissimi dalla raccolta, vengono pigiate in modo soffice e il mosto ottenuto viene fatto fementare a temperatura controllata di circa 18 °C. Una parte di esso viene posta in piccole botti di legno dove, a fine fermentazione, subirà un prolungato quanto accurato affinamento.
IMBOTTIGLIAMENTO In primavera viene effettuata la cuvée, appositamente decisa da una commissione di esperti assaggiatori; seguirà l’imbottigliamento nel periodo più propizio.
AFFINAMENTO Il vino viene affinato in bottiglia a contatto con i lieviti per un periodo non inferiore a 36 mesi.
PROFUMO Intenso e persistente, ricorda la crosta del pane con evidenti note tostate.
SAPORE Delicato, suadente, quasi cremoso, ricorda la frutta matura.
ABBINAMENTI Può accompagnare tutto un pasto, non gradisce arrosti impegnati.

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FRANCIACORTA BRUT 12,5% vol. - 29.00€ “Blanc de Blanc”
Fin dal primo assaggio rivela un atteggiamento maturo e articolato, che conduce sempre con grande garbo e misura.
 
VIGNETO Appezzamenti nelle valli del Comune di Ome (Brescia).
UVAGGIO Chardonnay 100%.
VINIFICAZIONE Non meno di 60 mesi.
PROFUMO Complesso, con prevalenza di profumi terziari, con note di frutta essicata.
SAPORE La lunga maturazione sui lieviti dona a questa riserva un sapore pieno e persistente, molto elegante e avvolgente.
ABBINAMENTI Adatto con carni rosse e pesce, è ottimo a tutto pasto.

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L' Aglianico del Vulture...



I nostri vini vengono preparati e progettati a partire dalle nostre vigne. La qualità di un vino, infatti non si ottiene solo in cantina ma innanzitutto in vigna. Le nostre nuove cantine, ubicate in prossimità del complesso monastico francescano della Madonna delle Grazie (XVI secolo), ci permettono di valorizzare ed esprimere al meglio, con una studiata tecnica enologica, il valore e la qualità delle nostre uve selezionate. La tecnica, maturata nella migliore scuola enologica italiana e francese, si basa su una profonda conoscenza e ricerca scientifica dei sistemi di vinificazione e delle caratteristiche dell’Aglianico del Vulture. Avere a disposizione come materia prima uve di un grande vitigno come l’Aglianico, é un certo vantaggio e garanzia di qualità per i nostri vini. Già insigni personalità come il lucano Michele Carlucci, ed il Prof. Giovanni Dalmasso, maestro dell’enologia e viticoltura Italiana, in un convegno dell’Accademia italiana della Vite e del Vino, tenutosi proprio nell’Abazzia di San Michele in Monticchio nel 1957, hanno dichiarato l’Aglianico del Vulture, come uno tra i migliori vitigni ad attitudine enologica nel panorama ampelografico internazionale, identificando il vino omonimo prodotto nell’area come il Barolo del Sud. Tali considerazioni sono supportate dalle recenti acquisizioni in campo scientifico.Alla nostra gamma vini appartengono al momento quattro tipologie di rosso a denominazione di origine controllata, un rosè 100% Aglianico del Vulture, e un bianco ottenuto da una piccola parcella di Malvasia. Tutti i nostri vini nascono come fiero ed orgoglioso omaggio al nostro lavoro, alla nostra storia e al nostro territorio.

descrizione ampelografica
Si riporta la descrizione elaborata da Michele Carlucci, sommo ampolografo, fondatore della scuola enologica di Avellino, presidente onorario dell’Accademia italiana della vite e del vino. “Il vitigno Aglianico ha i tralci di color nocciola, duri con internodi corti o medi. I germogli sono cotonosi con ricco tomento biancastro sulle foglioline terminali con l’apice del germoglio leggermente sfumato in rosa. Le foglie medie sono pentagonali, ordinariamente trilobate, talvolta quadrilobate con seni laterali mediamente profondi, chiusi o quasi sovente con dente sul fondo. Altre caratteristiche sono il seno peziolare quasi chiuso, i denti larghi ottusi, il picciolo leggermente rosso alla base. I grappoli sono medi (il peso è circa 100 g.), più o meno serrati, conici e piramidali, frequentemente alati; il peduncolo è medio o medio-corto, giallo verdastro a perfetta maturazione, i pedicelli corti e rossi. Gli acini sono medi sferici, la buccia è spessa, coriacea di color violetto carico e pruinosa. La maturazione è piuttosto tardiva nell’area del Vulture, si determina tra il 15 ottobre e il 10 novembre”.

storia dell'aglianico del vulture
L’Aglianico, secondo le tesi più accreditate sarebbe stato introdotto in Italia dai coloni greci della Calcide ( eubea) ( oggi negroponte) all’epoca della fondazione di Cuma ( 750 a. C.). Ma alcune recenti teorie in corso di definizione, ipotizzano la coltivazione della vite e la presenza del vitigno ancestrale nell’antica Lucania anteriori all’arrivo dei coloni greci. Anche l’origine etimologica del suo nome è incerta. L’appellativo ancestrale sarebbe stato secondo alcuni Eleanico, dal nome dell’antica città di Elea, sulla spiaggia lucana del Tirreno. Secondo i più il suo nome iniziale era Ellhnika. La corruzione linguistica di questo in Ellanica , Ellenico (sinonimie riportate nella letteratura ampelografica) quindi in Aglianico si è completata alla fine del XV secolo, al tempo del dominazione aragonese nel regno di Napoli. Infatti la doppia L in spagnolo ha lo stesso suono del gruppo GL. Se il Barolo è stato definito come il vino dei re, l’Aglianico nella sua più lunga storia non gli è stato certamente da meno stato costantemente presente sulle mense di sovrani e condottieri. Innanzitutto l’Aglianico rientrava nell’uvaggio del Falerno, il più celebrato vino dell’Impero Romano. Lo hanno quindi bevuto imperatori tra cui sicuramente sicuramente Augusto, i cui momenti di convivio, sono stati magnificati dai versi Quinto Orazio Flacco, poeta maximus, dell’impero ma anche noto come poeta del carpe diem e del vino. Oriundo della stessa capitale dell’Aglianico del Vulture Venusia, splendida civitas ricca di vigneti, più di ogni altro ha tratto dalla vite e dal vino forza ispiratrice generando i più grandi capolavori della poesia mondiale di tutti i tempi, che hanno contribuito a creare quel profondo legame e tra cultura e vino, che distingue lo stesso vino dalle altre comuni bevande alcoliche. Nel basso Medioevo gli esarchi bizantini inviavano ai Basilei di Bisanti, signori della Basilicata fino all’anno 1000, li potente vino del Vulture. Il Normanno Roberto d’Altavilla, detto il Guiscardo, divenut dopo il fratello Drogone feudatario di Venosa, ne era grande estimatore. Il grande imperatore Federico II di Svevia, amante della poesia musica e caccia lo amava bere abbinandolo sugli arrosti di cacciagione nei castelli di Melfi e Lagopesole e Monteserico, con il cancelliere Pier delle Vigne e i suoi cavalieri. Carlo d’Angiò raccomandava ai feudatari suoi vassalli del Vulture di inviargli ogni anno 400 somme del buon vino Aglianico. Il coppiere Sante lancierio riferisce come l’aglianico sia stato uno dei preferiti vini di paolo III Farnese. Fra gli apologeti degustatori di questo vino ci fu Ferdinando IV di Borbone penultimo re delle Due Sicilie, che venuto in visita ufficiale in Basilicata, si trattenne più a lungo soggiogato dal bellissimo paesaggio e dalla bontà del vino.

Clicca sulle bottiglie per visualizzare le schede tecniche dei vini.

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Aglianico del Vulture “Messeroto” 2008 14 %vol. 7.00€

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Aglianico del Vulture "Liscone" 2008 14 %vol. 8.00€

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Aglianico del Vulture "Bauccio" 2007 14,5 %vol. 14.00€
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Aglianico del Vulture Riserva “Drogone” 2004 14,5 %vol. 26.00€

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Il Boca... Le Piane

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Lavoriamo la vigna manualmente e con molta attenzione, adottiamo sistemi di protezione contro le malattie delicati. Puntiamo su rese basse per ottenere uve sane e mature.
I risultati, davvero promettenti, fin qui ottenuti, rafforzano la nostra convinzione e l’impegno a produrre vini con metodi delicati e classici, che affinano naturalmente e che rispecchiano il carattere, le particolarità e le doti di questa piccola entità viticola.


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BOCA 2005 13%vol. 2005 - 38.00€

E' prodotto con le uve Nebbiolo, Vespolina e Bonarda, che necessita di un lungo invecchiamento. Evolve il suo carattere deciso dopo 3-4 anni di permanenza in botti di legno. La mineralità dei terreni porfidici e la struttura unica dei Nebbioli si riuniscono nel "Boca" facendone un vino pieno ed espressivo. Si colgono aromi di violetta, frutti di bosco maturi e melograno che sfumano nella liquirizia e nel tabacco. In bocca potenza ed eleganza di seta si riuniscono in un gioco affascinante, per terminare con una coda lunga e lievemente amarognola. La grande complessità lascia scoprire sempre nuove sfumature.

Uvaggio: Nebbiolo 85%; Vespolina 15%
Vigneti: Vigneto Traversagna età 30 anni, comune di Prato Sesia, altezza tra 400 e 450 m.s.l.m. (0.4 ha); 
Vigneto alle Piane (vecchio vigneto di Antonio Cerri) che ha più di 50anni, altezza tra 420-470 m.s.l.m. (0.3 ha). Allevamento Guyot semplice, filari con densità di 2000 piante ettaro.
Vigneti di nuovo impianto (1998-2001) in zone più vocate di Boca (Mottosergo, Meridiana, Valvecchi e Traversagna). Allevamento Guyot semplice, filari con densità di 5000 piante ettaro.
I terreni sono acidissimi fatti totalmente di ghiaia porfidica (di origine vulcanica), leggermente rossa e ricca di minerali, senza sostanza organica e senza calcio.
Resa al ettaro media: 40-50 quintali/ha
Vinificazione: Produzione 5000 (2003) bottiglie in aumento perché vengono in produzione i nuovi vigneti.
Raccolto: metà di ottobre.
Grado alcoolico medio: 12.5-13.5% Vol.
Acidità totale: 6.0g/l, pH 3.45.
Fermentazione e macerazione sulle bucce 25 giorni in un tino aperto di legno 25hl e in tini aperti di acciaio da 20hl con follature manuali per 3 volte il giorno.
Dopo la pressatura, malolattica e permanenza in botte grande di 20hl-28hl di rovere di slavonia.

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Bellei, Spumanti da Modena...

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L’ azienda vinicola “Francesco Bellei” di Bomporto (Modena), specializzata e riconosciuta dai critici come un’autentica “perla” per la produzione di spumante metodo classico.

Metodo Classico di Lambrusco 2008 12%vol. - 14.00€
Metodo Classico di Lambrusco Magnum 2006 12%vol. - 30.00€
Metodo Classico Cuvée Speciale 2004 12%vol. - 32.00€
Metodo Classico Bland des Noirs 2004 12%vol. - 32.00€

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Marco de Bartoli, le nuove annate



MARCO DE BARTOLI

È in Sicilia, nella zona occidentale dell’isola, nel marsalese, che Marco De Bartoli, credendo fortemente nelle tradizioni della viticoltura del suo territorio, si avvia a riscoprire e coltivare uno stretto legame tra i metodi tradizionali e innovativi di lavorazione della terra e di produzione del vino. Ed è proprio la ricerca di un’eccellente qualità, coniugata al rispetto delle tradizioni vinicole siciliane che fanno prediligere a Marco De Bartoli l’utilizzo di vitigni autoctoni ed in particolare il Grillo, presente in Sicilia dall’epoca fenicia e base del classico Marsala, e lo Zibibbo, da cui si ricava il celebre moscato passito di Pantelleria. Nascono così i vini di Marco De Bartoli, il primo dei quali è il “Vecchio Samperi”, in onore alle terre che ospitano l’azienda, un vino ottenuto con l’antico metodo Soleras che, attraverso una sequenza di passaggi di piccole percentuali di vino più giovane in fusti che contengono vini più vecchi, permette di creare un’armoniosa mescolanza di annate diverse, dal gusto unico e inimitabile. Nel 1982 è imbottigliato il “Vigna La Miccia”, Marsala tipo Oro, più gentile perché vinificato a freddo, dagli intensi profumi primari delle uve Grillo e Inzolia. Sulla scia del “Vecchio Samperi” nel 1983 nasce il “Marsala Superiore”, un vino invecchiato nel rispetto dei tempi ciclici della natura in botti di rovere ma reso amabile dalla mistella, base alcolica d’antica ricetta, ottenuta dalla miscela del mosto d’uve Inzolia e acqua vite. L’appassionato lavoro di ricerca di Marco De Bartoli continua e negli ultimi anni si è determinata la produzione di vini d’annata, soprattutto monovarietali autoctoni e rossi di carattere internazionale.

GRAPPOLI DEL GRILLO - GRILLO 2009 - 13%vol. - 21.00€

PIETRA NERA - ZIBIBBO VINIFICATO IN SECCO 2010 - 11,5%vol. - 20.00€

METODO CLASSICO “TERZAVIA” 100% da Uve Grillo 2006 - 13%vol. - 21.00€

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Nuovi Brandy da Villa Zarri



Villa Zarri è un brandy di qualità superiore completamente naturale, frutto di un attento disciplinare produttivo ispirato rigorosamente a quello del Cognac, derivato dalla distillazione con metodo discontinuo in alambicco Charentais di vino Trebbiano romagnolo e toscano, successivamente invecchiato in botticelle di legno di rovere provenienti dalle foreste di querce dell'Allier e del Limousin.

Dai 1.000 ettolitri di vino Trebbiano distillato ogni anno Villa Zarri produce Brandy Assemblaggio Tradizionale (minimo 10 anni d’invecchiamento), Brandy Millesimato (Riserva 15 anni) e Acquavite di Vino Chardonnay, da poco l’azienda ha iniziato anche una piccola produzione artigianale - da ricetta familiare - di Nocino biologico e di Cherry Brandy. Attualmente il volume di vendite annuale è di 10.000 bottiglie di Brandy e di 2.500 bottiglie di Acquavite.




Brandy 10 Anni 50 cl. 44% vol. - 40.00€
Brandy 16 Anni 50 cl. 44% vol. - 54.00€
Brandy 21 Anni Millesimo 1987 50 cl. 44% vol. - 62.00€
Brandy 21 Anni “Tabacco” Millesimo 1987 50 cl. 44% vol. - 65.00€
Brandy Pieno Grado 21 Anni Millesimo 1987 50 cl. 55,4% vol. - 82.00€
Brandy Pieno Grado 20 Anni Millesimo 1988 50 cl. 59% vol. - 80.00€
Brandy Pieno Grado 19 Anni Millesimo 1989 50 cl. 59,2% vol. - 78.00€
Brandy 20 Anni Millesimo 1986 50 cl. 44% vol. - 110.00€
Nocino 2003 50 cl. 43% vol. - 26.00€

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i Vini del Monastero Sabiona...

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Alto Adige Valle Isarco Sylvaner Sabiona 2010 14%vol. - 22.00€
I vitigni Sylvaner vengono coltivati già da oltre un secolo in Valle Isarco e rappresentano la più caratteristica fra le varietà di uve di questa valle. Le condizioni climatiche ottimali, il terreno sciolto e ghiaioso e i vigneti ariosi e soleggiati rendono possibile la coltivazione di questa varietà di uve, che dà il meglio di sé proprio nel segmento qualitativo più alto.

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Alto Adige Valle Isarco Kerner Sabiona 2010 14,5%vol. - 22.00€
I vitigni Kerner trovano condizioni di sviluppo assolutamente ideali nelle aree prossime al limite delle colture. Il terreno magro e il clima più rigido, con notti fredde ma con abbondanza di sole durante il giorno, danno origine a un vino dal gusto intenso e speziato.

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Alto Adige Valle Isarco Kerner Nectaris Passito 2010 11,5%vol. - 35.00€
Le uve del Kerner presentano le caratteristiche ideali per ottenere un fantastico vino da dessert. Le uve mature vengono sottoposte ad appassimento per 5 mesi. Durante questa fase il peso dell'uva si riduce a meno della metà e nel contempo aumenta il tenore zuccherino che dopo la pressatura raggiunge circa il 38%. Dopo una lenta fermentazione in vasche di acciaio inox, il vino viene fatto maturare in barrique per circa cinque mesi con successivo travaso in bottiglia da 0,375 l.

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Alto Adige Valle Isarco Gewürztraminer Nectaris Passito 2010 11,5%vol. - 35.00€
Tra le uve bianche coltivate nella Valle Isarco, quella che più si addice ad un vino passito è sicuramente l'uva del Traminer Aromatico. Le uve raccolte a piena maturazione vengono sottoposte ad appasimento naturale per 5 mesi. Durante questa fase il peso dell'uva si riduce a meno della metà e nel contempo aumenta il tenore zuccherino che dopo la pressatura raggiunge circa il 38% conferendo al vino un piacevole grado alcolico e il gradevole sapore fruttato del residuo zuccherino.

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