Az. Agr. La #Colombera, ritorna il #timorasso #ilmontino

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Benvenuti!! Sono Elisa e ho il piacere di accogliervi alla Colombera… Siamo nel piccolo borgo di Vho a soli 5 chilometri da Tortona, i 20 ettari di vigneto si trovano quasi tutti accorpati alle cantine e sono il cuore pulsante della COLOMBERA.

La passione che abbiamo per il mestiere del viticoltore e del vignaiolo, ci porta a volere uve di massima qualità; le uve di ogni singola vigna vengono vinificate separatamente. Le nostre etichette rappresentano solo ed esclusivamente un vigneto particolarmente vocato e che ha un'età minima di venticinque anni. Le vigne giovani vengono dedicate alla produzione dei vini venduti sfusi direttamente in cantina ai privati.

Mio nonno Renato, era arrivato alla Cascina Colombera nel 1937, dopo che la sua cascina era andata distrutta. Decide, con il padre Pietro e la madre Maria, di condurre queste terre e, negli anni ’50, pianta i primi vigneti.
Piercarlo, suo figlio, ben presto si appassiona al lavoro del padre, lo affianca nel vigneto ma predilige il lavoro nei campi su trattori e mietitrebbia. Dagli anni ’70 la parte viticola dell’azienda assume più importanza, Piercarlo, mio papà, capisce che potrebbe esserci una svolta, decide di nonvendere più l’uva ai commercianti e alla cantina sociale e inizia a produrre lui stesso i primi vini. Negli anni affina la sua tecnica di cantina grazie all’esperienza ed a preziosi consigli.
Vende tutto il vino che produce sfuso direttamente ai privati, questi arrivano alla Colombera grazie al passaparola di amici e conoscenti. Nel 1997 inizia a pensare di ingrandire un pochino l’azienda, ormai ci sono 14 ettari di vigneto e un nuovo progetto…

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Nel 1998 inizia la grande svolta della Colombera.
Nasce la prima etichetta dell'azienda "Elisa" una barbera della Vigna Brusà, che il mio papà
dedica a me. Nel 98 iniziamo a piantare il Timorasso in diversi punti dei nostri terreni, fino ad arrivare a cinque vigneti di Timorasso.

Con la vendemmia 2000 prendono forma i nostri progetti, vinifichiamo per la prima volta il Timorasso e non solo... il cortese BRICCO BARTOLOMEO, la nostra barbera più conosciuta VEGIA RAMPANA, il nibiò SUCIAJA. Dal 2000, insieme a tutti i produttori di timorasso dei colli tortonesi, nasce il progetto DERTHONA, ogni azienda con le sue uve propone un proprio Derthona, è il vino che rappresenta il vitigno e il territorio dei colli tortonesi. Derthona è Timorasso, Timorasso è colli tortonesi.
Nel 2003 nasce ARCHE', la croatina.
Tra il 2000 e il 2005 ho seguito l'analisi sensoriale su tutte le uve timorasso a maturazione, tra i cinque vigneti ho scelto Il Montino perché nel periodo di studio ha sempre avuto le uve migliori. Nel 2006 per la prima volta vinifichiamo separatamente le uve del Montino e nasce così il timorasso che rappresenta la Colombera.


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Terreno: argilloso chiaro e scuro.

Vinificazione: dopo la selezione e la raccolta delle uve in cantina si procede con la diraspatura, il liquido insieme alle bucce viene riposto in vasche d’acciaio a 2 °C per 36/48 ore. In questo modo parte il procedimento della criomacerazione, dove le bucce rilasciano aromi e tannini che hanno accumulato durante la maturazione. Dopo 36/48 ore vengono tolte le bucce e pressate, si procede così alla decantazione statica, con il solo uso del freddo, si fanno precipitare sul fondo della vasca le particelle grossolane che sono causa di cattivi odori durante la fermentazione. Il precipitato viene tolto con un travaso in assenza di ossigeno. La cinetica di fermentazione del timorasso è sempre lunga, dura circa un mese, a fine fermentazione si fa un travaso e il vino rimane per i successivi nove mesi sulle fecce nobili che rimangono. Grazie ad un agitatore applicato alla vasca, settimanalmente viene eseguito il battonage, si mandano, così, in sospensione le fecce nobili rimaste nel vino. In questo modo il timorasso acquista morbidezza e complessità, che contraddistingue questo vino. A luglio si fa un travaso, una filtrazione e a fine agosto si procede con l’imbottigliamento.

Affinamento: nove mesi in vasca d’acciaio a temperatura controllata sulle fecce nobili.


DEGUSTAZIONE
Analisi visiva: limpido, di colore giallo dorato intenso, consistente.

Analisi olfattiva: nei primi anni di bottiglia si avvertono odori fruttati, come la pesca, e floreali come fiori di acacia e il biancospino. Le note di zucchero filato e di acacia sono ben definite. La nota caratteristica di miele emerge importante. In gioventù le note di idrocarburo e minerale si avvertono leggermente, più definite ed intense emergono dopo l’affinamento di tre/quattro anni in bottiglia. Al naso intenso e decisamente complesso.

Analisi gustativa: secco, caldo e morbido. Le sensazioni tattili in bocca sono dominate da un buon equilibrio, la sensazione di coinvolgimento di tutti gli apparati è notevole, la robusta struttura sostiene l’alcolicità, non presenta spigoli ma emerge il corpo del vino, equilibrato e molto persistente. Le sensazioni di morbidezza sono completate da quelle di durezza.

Abbinamenti: carne cruda, peperone ripieno con tonno e capperi, alcuni salumi non troppo stagionati, formaggi caprini freschi, montebore e, naturalmente, i ravioli alla Derthona (conditi con un ristretto d’arrosto).

CARATTERISTICHE DEL VINO: il timorasso dona un vino bianco assolutamente longevo, in gioventù risulta corposo e piacevole, con il tempo e l’affinamento in bottiglia emergono le note caratteristiche del vitigno, il minerale e l’idrocarburo. Potrebbe essere interessante conservare qualche bottiglia per osservarne l’invecchiamento.

INVECCHIAMENTO: il timorasso presenta le caratteristiche più intriganti dopo circa cinque anni di affinamento in bottiglia. L’azienda consiglia di dimenticare, senza paura, qualche bottiglia in cantina adeguatamente conservata, e assaggiarla dopo dieci anni. Se vi concederete l’assaggio una bottiglia ogni anno scoprirete il grande cammino evolutivo che compie questo grande bianco piemontese.


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