Ritornano i #Franciacorta di Barone Pizzini...
Architettura nel rispetto dell’ambiente al servizio del vino di qualità
La cantina rappresenta la volontà di ridurre l’impatto ambientale e massimizzare il risparmio energetico. Le scelte architettoniche sono funzionali a garantire un ambiente ideale per produrre vini nel rispetto dell’ambiente. Per questo la struttura, interrata per due terzi e su una superficie di circa 5.600 mq, adotta strategie e soluzioni bioclimatiche. Pannelli fotovoltaici, sistema naturale di raffrescamento, utilizzo di pietra, legno e fitodepurazione delle acque sono solo alcuni degli accorgimenti utilizzati.
“Una cantina è come un albero. Ne vediamo solo una parte, il resto è interno alla terra, radicato, d ove troviamo le ragioni del suo essere edificio, architettura. Da questa sua postura nascosta derivano la sua energia, la sua freschezza e la sua vivacità, catturate alla terra e donate al vino.”
Claudio Gasparotti, architetto autore del progetto della cantina e socio fondatore.
I Vigneti
Le 25 vigne, dislocate in diverse zone della Franciacorta, si estendono su una superficie totale di 47 ettari. L’altitudine è di 200/350 m s.l.m. e l’età media degli impianti è attorno ai quindici anni. Ogni vigneto possiede proprie caratteristiche per esposizione, altitudine, composizione del terreno che lo rendono diverso da tutti gli altri. Il suolo è di origine complessa, in parte morenico ma arricchito da deposizioni fluvioglaciali.
“Ulteriore potenzialità del substrato verso la produzione di vini di pregio è conferita dalla coltivazione bio che migliora la vitalità degli strati esplorati dalle radici estendendo nel tempo, in profondità, una fertilità equilibrata ed attiva.”
Pierluigi Donna, agronomo di Barone Pizzini e socio collaboratore.
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